Questa Mid-Seson Premiere di Vikings è immediata e brutale, senza il secondo noi necessario riassuntino per riportarci a dove eravamo rimasti con Moments of Vision.

Se nella prima metà della quinta stagione, con la perdita di Travis Fimmel e del suo Ragnar Lothbrok, avevamo notato un calo di coinvolgimento ed equilibrio, The Revelation aggiusta decisamente il tiro, disegnando un episodio dove non accade poi molto, ma in cui quanto vediamo è intenso ed emozionante, soprattutto per i nostri protagonisti.

Ci troviamo immediatamente dopo la presa di Kattegat da parte di Ivar, riuscito con l’aiuto di Rollo a sconfiggere Lagertha (i cui capelli dallo stress sono diventati bianchi), Bjorn e il fratello Ubbe. Abbandonate le scene oniriche (un po’ da videogame) della battaglia di Moments of Vision, assistiamo ai bellissimi confronti dei personaggi più “antichi della serie”, soprattutto Lagertha e Rollo. Il Conte francese infatti, nonostante la spavalda richiesta di commercio con Ivar, di fronte alla donna che ama si trasforma in un fragile agnellino, lo stesso che rimaneva succube e invidioso del fratello ormai scomparso. Non solo ama ancora Lagertha, ma dichiara di essere il vero padre di Bjorn, riportandoci ai primissimi episodi di Vikings.

A Bjorn però non interessa: lui si sente figlio di Ragnar in tutto e per tutto, e dobbiamo fare un applauso al bravo Alexander Ludwig, che in poche battute riesce a a riportarcelo per un attimo in vita.
Lagertha volta le spalle all’antico amore, e rifiutando l’offerta di fuggire in Francia sotto la protezione di Rollo, se ne scappa in Inghilterra con Heahmund, il quale le racconta la grandissima fesseria di aver rispettato il celibato prima di incontrarla. Curiosità: fino al 1139 per i prelati non c’era l’obbligo di castità, ma anche se è su History Channel, non è che siano sempre storicamente accurati.

Heahmund porta i vichinghi in Inghilterra, dove il giovane Re Alfred (Ferdia Walsh-Peelo), che sta organizzando le difese proprio contro i vichinghi, li mette in gabbia. Oltre a difendere il Wessex il re litiga con il clero su educazione e messe in latino: questo è invece storicamente accaduto, in quanto Alfred introdusse nel suo regno una specie di rinascimento per il suo popolo.

All’ombra del Re, la regina madre Judith, che tolti di mezzo marito cornuto e amante ingombrante può gestire i propri figli come meglio crede. Ci aspettiamo grandi cose da questa donna, speriamo non ci deluda.

Rimane un po’ ai margini Ivar: se nella prima metà di questa stagione di Vikings aveva goduto di molta (meritata) esposizione, in questa mid-season premiere ha giusto il tempo di incazzarsi con Rollo per averlo distratto ed essersi fatto scappare Lagertha. Abbastanza inutile Harald Bellicapelli, che beve e si dispera per aver ucciso il fratello e perso la sposa. Anche Floki fa un collegamento dall’Islanda, dove non succede nulla di interessante: se lo avessero veramente messo a morte sarebbe stato molto più interessante, ma per adesso questo segmento narrativo si è arenato su uno scoglio di noia grosso come un vulcano.

La rivelazione di questo episodio di Vikings è stata la reale paternità di Bjorn, ma per il resto non è successo molto: forse non vedremo più Rollo, anche se le scenate isteriche di Gisla un po’ ci mancano; Ivar e le sue pazzie alla lunga possono stancare, un po’ come Floki che al momento regala solo mistici sbadigli; speriamo che Re Alfred ci regali nuove emozioni, e che non decida di mettere a morte la metà del cast che ancora ci mantiene fedeli a questa serie.

7/10

Storia - 7/10
7/10

Tecnica - 7/10
8/10

Emozione - 8/10

7.3/10

Summary

La mid-season premiere di Vikings non delude, nonostante non sia successo molto. Un episodio equilibrato e senza forzature narrative che fila liscio, come se non fossero mai passati mesi dall’ultima puntata.