Vikings5×17 The Most Terrible Thing

Cosa può esserci di più terribile dell’uccidere il proprio figlio, se non rivelare il proprio delitto al di lui fratello? Ebbene, The Most Terrible Thing si palesa come uno degli episodi più turpi e impressionanti di Vikings, che già ci ha mostrato più volte fratricidi, stupri e aquile di sangue.

Dopo aver avvelenato Aethelred, Judith è costretta a rivelare l’assassinio del proprio figlio ad Alfred, risvegliatosi dalla malattia convenientemente durante il funerale del fratello. Mentre Alfred si abbandona alla rabbia cieca e inizia a buttare all’aria tavoli e altri arredi, la Regina Madre lo richiama ai suoi doveri, ricordandogli che forse mentre dormiva si è dimenticato di essere un Re, non come una persona comune.

You are behaving as if you are an ordinary person. You grieve as if you were an ordinary person. You show your feelings as if you are an ORDINARY person. But all of that must stop. A king cannot BE like an ordinary person. You must not BEHAVE or have feelings like an ordinary person. A king must be prepared to do the terrible things, things against all conscience, IF he wants to survive.

Applausi per la scena, Jennie Jacques e Ferdia Walsh-Peelo sono entrambi bravissimi, e constatiamo soddisfatti che la dipartita di Heahmund (e di Jonathan Rhys-Meyers) ha ridato luce a questi due personaggi. Mentre da un lato piange, dall’altro Judith trova il tempo di sbarazzarsi rapidamente della nuora ormai vedova, che non ha più motivo di restare a corte, a meno che non sia incinta: ciao ciao Ethelfled.

A proposito di madri matte, Freydis continua a manipolare Ivar, cercando di fargli capire che si può anche essere amati dal proprio popolo, e non solo temuti. Tutto questo per introdurre una scena dove Ivar prima cerca di convincere il Hvitserk ad andarsene con le buone da Kattegat (viaggio diplomatico, come lo definisce lui), ma al primo rifiuto minaccia di uccidere la nuova fidanzatina del fratello. Facciamoci sempre voler bene, insomma.

(c) History Channel

Strano a dirsi, ma la scena più interessante di questo episodio di Vikings ce la regala l’Islanda, dove non accadeva praticamente nulla da settimane. Convinto di poter realizzare il suo sogno di pace e armonia nella terra degli dei, Floki porta Kjetill da Eyvind, convinto di poter riappacificare le due famiglie. Niente da fare: Kjetill massacra tutta la famiglia esiliata, compreso il figlio promesso sposo di Aud, figlia di Kjetill. Nota di merito per l’interpretazione di Adam Copeland, per la fredda e bestiale determinazione nello sterminare la famiglia rivale, compreso spuntino e intermezzo musicale mentre decapita il capofamiglia avversario. Distrutta dal dolore causato dal delitto del padre, Aud si suicida, mentre Floki resta impotente, mentre assiste allo sgretolarsi della sua utopia.

(c) History Channel

La stessa canzone la ritroviamo intonata nell’accampamento militare di Harald Bellicapelli a York, dove Bjorn è andato ad unirsi per muovere guerra a Kattegat e al fratellastro Ivar. Rubacuori come sempre, il bersaglio dei suoi ormai celeberrimi “sguardi che ti mettono incinta” è la forte vichinga Gunnhild (Ragga Ragnars), che ricorda vagamente Lagertha, tutt’ora scomparsa. Piccolo problema, Gunnhild se la fa già con Harald, anche se ormai insieme alla sua rinomata chioma sono diventate famose anche le corna.

(c) History Channel

Sul finire di questa quinta stagione Vikings si risolleva e torna ad essere interessante, sia per l’essersi sbarazzata di Heahmund (e forse Lagertha), sia perché adesso i vari intrecci di trama si stanno via via dissipando, portandoci in una direzione corale per tutto il cast. Tre episodi al termine della stagione, e con la sesta stagione annunciata come l’ultima, il vento torna finalmente a gonfiare le vele del nostro amato Drakkar.

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