Cos’è successo davvero in Flashpoint? Ogni episodio che passa sembra confermare che Barry ha alterato gli eventi mischiando le trame di The O.C. con quelle del velocista scarlatto. Sì, perché da diverse puntate assistiamo ormai a uno tsunami di sentimenti a buon mercato che fa sembrare l’inondazione di melassa di Boston una pozzanghera.
La La Flash
C’è un esercito di scimmioni che sta per attaccare la città, il dilemma morale del protagonista riguardo all’uccidere o meno il loro comandante, il colpo di scena che mantiene in vita lo scimmione, la vittoria dei buoni con un florilegio di coppie, coppiette e pietismo verso l’amico sfigato che però ha una friendzone multidimensionale, il cliffhanger finale con ritorno del grande boss. No, non si tratta di un particolare dono della sintesi, ma semplicemente dell’esposizione della pochezza di una puntata come Attack on Central City, la quale si accontenta malamente di essere la trita riproposizione del “mostro della settimana” senza provare nemmeno a dare un tocco di originalità al tutto. Un episodio che tenta e paventa una guerra in soli 40 minuti potrebbe almeno sforzarsi di far percepire la minaccia degli scimmioni; invece The Flash accenna a questo incredibile scontro (risolto in non più di dieci minuti) come a una guerra estremamente distruttiva, uno snodo focale degli eventi: peccato che tutto sembri suggerire che l’allarmismo dei protagonisti sia sovrastimato. In aggiunta a ciò, immancabile, la conferma della svolta teen passa ancora una volta dall’esposizione eccessiva delle relazioni di coppia, con l’effetto di colpevolizzare Cisco che non è appaiato. Gli autori dovrebbero capire che parliamo di persone, non di calzini, per cui non c’è necessità di trovare un altro polo a tutti. Passi il protagonista, ma il resto?
Non si tratta di una scelta funzionale alla proposta di matrimonio di Barry sul finale, perché questo contesto da musical ce lo trasciniamo da diverso tempo, e si ripresenterà anche nell’episodio successivo. Il che non sarebbe necessariamente un problema, se adottato con una diversa modalità e, soprattutto, gestione del tempo narrativo. Quello che resta di 40 minuti di The Flash sono i discorsi multidimensionalmente noiosi tra Iris e Barry, il tira e molla continuo tra Caitlin (personaggio morto due stagioni fa, ma ancora non lo sa) e Julian, la forza della velocità dell’amore 2.0 di Wally e Jessie, Joe che frequenta ad episodi alterni una donna, Cisco che, ehi, è lo sfigato del gruppo perché non riesce a tenersene una. Tutto il resto è in ombra, e quando per pura combinazione interseca marginalmente la luce di una queste relazioni, la qualità è talmente misera da farti chiedere se puoi diventare the fastest man alive a cambiare canale.
The Wrath of Savitar
Savitar è nella mente di Wally, nel tentativo di manipolarlo per liberarsi dalla Forza della Velocità dove è imprigionato e torturato. Nel frattempo è scontro aperto tra Kid Flash e Barry, dato che quest’ultimo non si fida della nuova convivenza mentale di Wally e il giovane West scopre (e rivela) che la proposta di matrimonio ad Iris è stata formulata per modificare la profezia della sua morte. Ovviamente Savitar riesce nel suo piano, liberandosi e sostituendo il genio della famiglia West con se stesso all’interno della FdV. Tutti i pezzi sembrano dunque riallinearsi per portare alla morte di Iris, e il gruppo comincia ad accusarne i colpi. Meno annacquato del precedente, questo The Wrath of Savitar ci presenta la nemesi di Barry, suggerendo che possa trattarsi di qualcuno di conosciuto. L’autoproclamato dio della velocità si dimena infatti con facilità tra le paure dei componenti della Flash-gang, cercando di dividerli e spaventarli facendo leva su timori reconditi.
Certo, dà da riflettere il fatto che allo sparire di Julian riappaia Savitar… Il consulente scientifico ha l’occasione di rivelare i propri sentimenti a Caitlin, che intanto dimostra di non aver imparato nulla dalle passate stagioni e mente al gruppo riguardo alla Pietra Filosofale. Vorremmo poter dire che ci dispiace per il personaggio di Wally (di cui sicuramente non ci siamo liberati), ma ovviamente saremmo più falsi di Caitlin: Kid Flash ci è stato presentato come un irresponsabile imberbe, non particolarmente intelligente e nemmeno così simpatico. Ossessionato dall’avere i poteri, West jr ha messo più volte a repentaglio la vita di tutti, e lo fa, ancora una volta, sul finale di questo episodio, decidendo di affrontare da solo Savitar. Non è da meno Barry, che continua a scontare le colpe del suo colpo di genio di Flashpoint, apparentemente causa del risveglio del dio della velocità.Kid Flash ci è stato presentato come un irresponsabile imberbe, non particolarmente intelligente e nemmeno così simpatico
Una considerazione a parte merita il problema sentimentale: al di là delle critiche mosse nel precedente episodio, in questa puntata abbiamo la sublimazione del teen drama, creando un problema laddove non avrebbe motivo di esistere. Esattamente, perché l’aver accelerato la proposta di matrimonio rispetto ai tempi dovrebbe costituire motivo di dubbi sui reali sentimenti di Barry? È chiaro che Flash voglia sposare Iris, se anticipando la proposta può addirittura salvarle la vita, perché la giornalista se la prende? Va bene modificare gli eventi ma solo fin tanto che non toccano i sentimenti? C’è una contraddizione di fondo che fa apparire illogico il comportamento dei personaggi a questo riguardo per l’intero episodio. E ciò inevitabilmente distrae da quella che potrebbe essere una puntata sufficiente, ridimensionata di conseguenza a due porcamiseria.
Lotta tra titani
Non so dire se stia diventando più ridicolo #SleepyHollow o #TheFlash
— Luigi Scerre (@luigiscerre) March 10, 2017
Mandaci una cartolina
Wally talmente insulso che pure io sarei rimasta ferma e avrei aggiunto un Ciao Ciao con la manina 👋 #TheFlash
— Cumbermiri 🎐 (@MiriamPiton) March 10, 2017
Può sempre andare indietro nel tempo a modificare tut… oh wait!
Quando sono triste ripenso a come sia andata a rotoli la vita di Barry Allen nell'ultimo episodio di #TheFlash e ritorno ad essere ottimista
— A. Herondale (@ady_rules) March 9, 2017