Dopo mesi di attesa e curiosità, Titans – prima serie del servizio streaming DC Universe – debutta finalmente con un pilot che se da un lato colpisce per le distanze prese dall’altro universo televisivo DC – il famigerato Arrowverse – dall’altro delude per un generale senso di asetticità che lo pervade.
Questo primo episodio per forza di cose fungerà da introduzione ai personaggi principali: Dick Grayson aka Robin, Rachel Roth aka Raven, Koriand’r aka Starfire e, negli ultimi minuti, Beast Boy.
Sebbene l’opening sequence sembrerebbe collocarlo in continuity con l’universo narrativo degli ultimi prodotti cinematografici DC – da Wonder Woman all’ultimo Justice League – gli eventi sono però furbamente collocati in un ipotetico momento storico in cui Robin prende le distanze dal suo mentore e decide di portare avanti la battaglia contro il crimine individualmente, alla sua maniera, in una nuova città, Detroit, e con un nuovo lavoro, quello di ispettore di polizia. Siamo dunque nelle primissime fasi che porteranno alla nascita dell’alter ego più maturo di Dick Grayson, ovvero Nightwing.
La strada di Dick si incrocerà in maniera piuttosto repentina con quella della giovanissima Rachel Roth, in fuga dall’assassino di sua madre e dotata di inquietanti poteri. Poteri che sono probabilmente responsabili di quella che sembra essere una connessione psichica con Robin, come palesato subito dalla visione onirica di Rachel nella prima sequenza dell’episodio, incentrata sul celebre incidente dei genitori di Dick Grayson, uno dei capisaldi della storia di Batman e che definisce in maniera totalizzante la figura del primo Robin, in tutte le numerose rappresentazioni, siano esse cartacee, cinematografiche o televisive.
Apparentemente sconnesse dai fatti di Detroit, le peripezie di Kory Anders (Starfire), che si ritrova senza memoria in quel di Vienna e che si mette dunque alla ricerca di risposte. Per farlo dovrà affrontare i soliti brutti ceffi, manifestando degli incredibili poteri quando ormai tutto sembra perduto.
Da un punto di vista narrativo gli eventi possono essere condensati in queste poche righe perché sembra quasi che il pilot sia stato più incentrato sull’evidenziare una certa vicinanza con la serialità Marvel targata Netflix – o leggasi anche lontananza dall’Arrowverse – che nell’impegnarsi a catturare l’attenzione dello spettatore. Non bastano le tinte cupi o il carattere taciturno di Robin – o il fanservice della scena con gli addominali – a definire la complessità di un personaggio e stabilire un’empatia con lo spettatore: Brenton Thwaites non è Charlie Cox e di certo i – pochi – dialoghi non sono paragonabili a quelli di Daredevil. Così come non sono paragonabili le scene di lotta: i pugni di Daredevil sono sonori e pesanti mentre la scena di lotta di Robin contro un manipolo di criminali ha un non so che di finto che la rende a tratti amatoriale. Probabilmente un miglior uso delle luci avrebbe rimosso quell’effetto da “ehi, certo che non siamo in una vera strada di Detroit”.
Questa sensazione di “finzione” e asetticità riemerge a tratti in altre scene, vanificando un po’ la resa dell’intero episodio, ma dal punto di vista tecnico non ci sono solo aspetti negativi. La già citata sequenza onirica in apertura è sicuramente di grande impatto, anche perché strizza l’occhio, come già detto, a tutta la tradizione dell’uomo pipistrello; vanno citate poi alcune apprezzabili scelte a livello di regia e un uso intelligente della colonna sonora.
Purtroppo, Marvel’s Defenders ha già dimostrato come sia difficile mettere in scena le dinamiche di un gruppo di supereroi mantenendo tridimensionalità dei personaggi, dinamiche interessanti e non pretestuose; Titans ambisce a fare tutto ciò in larga scala, in un’ottica di serialità più ampia del prodotto di casa Marvel, puntando anche su personaggi che, se guardiamo alle rappresentazione televisive, non hanno goduto di vita propria, fatto salvo per Robin, la cui storia è universalmente conosciuta.
Le potenzialità ci sono tutte e abbiamo fiducia nella squadra dietro la macchina da presa, mentre abbiamo qualche riserva sul casting: in particolare il protagonista per adesso ci è parso piuttosto piatto e inespressivo, ma siamo pronti a ricrederci.
-
Storia - 6/106/10
-
Tecnica - 7/107/10
-
Emozione - 6/106/10
Summary
Il pilot di Titans da un lato si occupa forse troppo di prendere le distanze dal famigerato Arrowverse ma, nonostante diverse cose positive, dall’altro delude per un generale senso di asetticità che lo pervade.
Porcamiseria
Il pilot di Titans da un lato si occupa forse troppo di prendere le distanze dal famigerato Arrowverse ma, nonostante diverse cose positive, dall'altro delude per un generale senso di asetticità che lo pervade.
Storia 6 Tecnica 7 Emozione 6Ti è piaciuto l'episodio?
