Big Little Lies2×05 Kill Me

“You’re drowning“. Stai affondando. Ci si riferisce a Bonnie, una frase che le viene detta dalla mamma nel precedente episodio e che le viene ripetuta dal papà in questo. È ovvio che sarà lei a rompere il cerchio magico della bugia che fino ad ora è rimasto integro come fosse fatto di marmo.

È questo un po’ il succo del quinto episodio di questa seconda stagione di Big Little Lies, rendendo Bonnie quasi l’ago della bilancia della salvezza delle Monterey Five. L’episodio si concentra molto su di lei, sulle sue debolezze e sul suo pentimento e sembra concludersi proprio con esso: la vediamo, quasi esausta, mentre è pronta ad entrare nella centrale di polizia sicuramente per rivelare la verità sulla morte di Perry.

Il personaggio di Bonnie sembra dover affrontare troppe cose

In tutto ciò, vi è però un problema: proprio il personaggio di Bonnie. Nella precedente stagione sembrava quasi una comprimaria rispetto alle vicende delle altre quattro protagoniste. Su di lei sapevamo veramente poco e solo questi episodi ci stanno rivelando qualcosa in più su di lei. Veloci flashback ci fanno capire che da piccola la mamma era violenta con lei e che il padre sembrava non starle accanto per difenderla. E adesso tutto il peso del suo passato sta venendo fuori, così all’improvviso: e può essere un problema. Il rischio è quello di esacerbare il personaggio di Bonnie, con un character development veloce e a tratti frustrante. Nella precedente stagione ci sembrava tutto sommato una donna tranquilla, con una vita senza troppi problemi e con dei mantra che la facevano andare avanti. Ma ora così, dal nulla, ce la ritroviamo con un passato tormentato e da affrontare. È evidente che sia stato scelto di fare ciò per avere una sorta di deus ex machina che la porti a rivelare il tutto.

Però questo non è l’unico elemento che sembra mancare. La precedente stagione è stata la voce del women’s empowerment, un gruppo di donne che sia singolarmente che in maniera unitaria riescono a farsi sentire. Ora tutto ciò sembra quasi non esserci o piuttosto sembra essere stato messo in secondo piano: le protagoniste ora risultano divise, ognuna a risolvere i propri problemi senza cercare aiuto. Una serie che è diventata per alcuni versi voce dei diritti della donna nella società moderna, ora sembra un po’ aver perso quello spirito per finire nei soliti cliché della donna che tradisce e deve inginocchiarsi per chiedere perdono, della donna tenuta all’oscuro dal marito di affari economici che riguardano la famiglia. Speriamo che tutto ciò cambi, altrimenti si dovrà discutere se una seconda stagione sia stata effettivamente necessaria o meno.

Interessante però il finale in cui vediamo Corey uscire dalla stazione di polizia: che sia un poliziotto sotto copertura o un informatore segreto? Lo scopriremo. Potrebbe essere un twist interessante, ma bisognerà vedere come verrà gestito.

Fra le varie protagoniste però colei che questa stagione sembra brillare è Renata. Laura Dern è fantastica nel portare in scena un personaggio ipocrita, scorbutico e comunque divertente: bella la scena in cui dice alla figlia che i soldi non sono importanti, per poi correggersi subito affermando che in parte lo sono.

Fortunatamente la qualità di Big Little Lies resta comunque ottima, grazie al cielo la HBO da questo punto di vista non delude mai. La sceneggiatura dell’episodio funziona, il cast è splendido: il vero problema è nel soggetto di serie, ma un giudizio più generale lo si potrà dare solo alla fine.

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