Counterpart2×03 Something Borrowed

Torna la narrazione su entrambi i mondi e nuove risposte riescono, come sembra, a far nascere molte più domande. Nuove improbabili alleanze vanno formandosi, nuove frontiere del narcisismo vengono rivelate e buttiamo uno sguardo dietro le mura di Echo.

7.7

Una certezza da sempre, in Counterpart, è che la storia procede senza mai far attendere troppo lo spettatore per nuovi sviluppi, siano questi sotto forma di nuovi eventi o semplicemente rivelazioni, con la clausola di lasciare almeno tante domande generate quante risposte fornite.

Something Borrowedquindi, fa il proprio dovere e inizia a mostrare nuove sfaccettature relative a informazioni già in nostro possesso mentre, in un maestrale lavoro di cesello, aggiunge nuove curiosità anche dove non si pensava potessero essercene.

In qualche modo, uno dei punti cardine dell’episodio è Lambert, il cui ruolo si fa sempre più intrigante; se, infatti, avevamo sempre pensato che il diplomatico avesse una dosa sovrabbondante di narcisismo, in Something Borrowed tale caratteristica viene portata a nuovi livelli: il buon Lambert, infatti, ama se stesso in maniera letterale, come dimostra la dinamica sessuale e sentimentale tra le due versioni dell’uomo mostrata a inizio episodio. Una rivelazione che, oltre ad aggiungere pepe al personaggio, pone in luce diversa il suo ruolo in Indigo: siamo infatti ragionevolmente certi che l’organizzazione terroristica sia all’oscuro di questa verità e che, venutane a conoscenza, non ne sarebbe granché lieta. Tutto sta nel vedere se sarà Indigo il primo vero problema di Lambert, considerando la potenziale alleanza tra Prime, Quayle e Clare.

Quello che è certo è che Lambert si ama molto

Nel frattempo, Peter Quayle continua a impegnarsi per dimostrare di essere l’individuo più inetto e inadatto allo spionaggio dai tempi di Johnny English. Convinto di essere in grado di segnare un punto contro Clare, l’uomo riesce invece a confermare indirettamente a Lambert i suoi dubbi sulla donna, rischiando la propria vita, perdendo uno dei suoi uomini, ponendosi sotto i riflettori di Naya e mettendo a repentaglio la vita della moglie e, di conseguenza, della figlia: un talento notevole, c’è da riconoscerglielo.

È proprio Naya, investigando in autonomia e confrontandosi apertamente con Emily, a iniziare a rendersi conto che non tutto è come sembra: se Shadow è una donna, come ricorda Emily, allora la situazione è ben più grave del previsto e Aldrich, come sappiamo, è stato incastrato. La nuova arrivata si sta dimostrando motivata e in gamba e siamo certi che impiegherà poco, se non ostacolata, a scoprire la verità su Peter e Clare.

Emily, nel frattempo, si sta rivelando sempre più cruciale e diventerà verosimilmente una delle colonne portanti della stagione: le indagini retrospettive della sua controparte portano a confermare una verità che avevamo già sospettato con i suggerimenti dell’episodio precedente, vale a dirsi che l’influenza era stata realmente scatenata dall’universo Alpha in seguito a esperimenti scientifici. Indigo, quindi, aveva ragione ed è probabile che l’informazione scatenante definitiva sia arrivata proprio da Emily e sia capitata nelle mani di Mira, che già sappiamo essere stata in stretto contatto coi piani alti.

L’immagine che si sta andando formando è quella di un Management sempre più oscuro su entrambi i lati del confine e di motivazioni quanto meno poco chiare dietro ogni sua/loro azione. La scoperta della valigetta nascosta nel terreno dell’ormai ex-membro sarà di certo un elemento fondamentale delle evoluzioni future.

Assistiamo poi al gradito ritorno di Baldwin, il cui ruolo speriamo di vedere ampliarsi nel corso della stagione. Dopo un fallito e amaro tentativo di riavvicinamento della donna a Greta, Baldwin finisce per essere catturata da membri della Sezione 2 di Terra Prime, colleghi di Howard Prime terrorizzati dalla caccia all’uomo scatenatasi nel mondo Alfa. In mano loro, la donna si trova di nuovo nel proprio terreno e riesce a manipolare la situazione per ottenere una nuova, fragile, alleanza con lo stesso Prime: le interazioni tra J.K. Simmons Sara Serraiocco sono sempre degne di nota, ma in questo caso va sottolineato come l’attrice italiana sia ancora più a suo agio nelle vesti della killer e nel definirne le sfaccettature di insicurezza e fragilità (davanti a Greta) e di freddezza e professionalità (con Prime), riuscendo a rendere credibile un confronto tra personaggi agli antipodi eppure quasi alla pari.

Chi, al momento, sta subendo ben più di quanto meriti è Howard Alpha. Attraverso il suo trasferimento otteniamo l’ennesima rivelazione, nella forma della natura di Echo.
Lo spionaggio, per lo meno nel mondo Prime, ha raggiunto nuove vette di spregiudicatezza e freddezza: in Echo individui di Terra Prime le cui controparti sono centrali vengono tenuti prigionieri per essere usati come fonti di informazioni preziose relative ai doppioni. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che fino a un certo punto le vite Alfa e Prime sono corrispondenti, fornendo così una base di informazioni ineguagliabile per chi sia disposto a sfruttarla. Il Management di Prime, attraverso Echo e il suo responsabile Yanek, lo è senza dubbio.

L’immagine che si sta andando formando è quella di un Management sempre più oscuro su entrambi i lati del confine

È in Echo che incontriamo finalmente la controparte di Quayle, nelle vesti di un individuo di certo non particolarmente lucido: ottime le capacità Harry Lloyd nel rendere un personaggio che ha una base molto comune a quello visto finora, ma in cui i tratti di follia e di inettitudine non sono mitigati dal ruolo e da una parvenza di responsabilità. Interessante sarà capire la sua importanza nelle dinamiche future.

– Io non so se sono meglio o peggio. Però so di non essere lui.
– È perché non hai mai avuto bisogno di esserlo.

In soli tre episodi, Counterpart è riuscita a stuzzicare la curiosità dello spettatore proseguendo la narrazione a ritmi lenti ma costanti senza, però, dare mai l’impressione di allungare il brodo.

Le domande sono molte, a partire da identità e motivazioni dei Management e dal rapporto con Indigo, e le fazioni che si stanno formando sono ormai ben più di due: abbiamo Indigo, ovviamente, così come i due Uffici Governativi ufficiali, ma poi ci sono i cani sciolti di cui non sono ancora ben definite o chiare le lealtà.

Howard Prime a chi è fedele ora? In teoria il suo scopo è combattere Indigo, ma il desiderio di sostituire la sua controparte potrebbe cambiare le dinamiche.

Counterpart è riuscita a stuzzicare la curiosità dello spettatore proseguendo la narrazione a ritmi lenti ma costanti senza dare mai l’impressione di allungare il brodo

Lo stesso discorso vale per Clare, mai così composta di sfumature, e per Peter, incapace di prendere e mantenere una posizione, oltre che rendersi utile. Ma anche Emily Prime è sempre più un franco tiratore, più interessata alla verità che al ruolo assegnatole dal Management e la sua controparte potrebbe risultare l’elemento più distruttivo dell’intero cast.

Tante fazioni quanti personaggi, quindi, in cui l’unica vera vittima continua a sembrare Howard Alfa. Ma Counterpart ha già mostrato di sapere ribaltare ruoli e stereotipi, per cui siamo fiduciosi in un futuro riscatto o evoluzione imprevista.

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7.7/10

Summary

Counterpart conferma tutti i suoi punti di forza anche in questo terzo episodio: la scrittura si mantiene coerente, senza concessioni o forzature, mentre le interpretazioni degli attori restano ineccepibili.

Porcamiseria

7.7

Counterpart conferma tutti i suoi punti di forza anche in questo terzo episodio: la scrittura si mantiene coerente, senza concessioni o forzature, mentre le interpretazioni degli attori restano ineccepibili.

Storia 8 Tecnica 8 Emozione 7
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
1
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a Counterpart