Counterpart2×07 No Strings Attached

Un episodio di transizione, necessario a fare il punto della situazione per poi buttarsi sullo slancio finale. Clare e Peter, i due Howard e le due Emily, le macchinazioni di Mira. Tutto sta prendendo posto per il botto (letterale?) finale.

7.2

Dopo un episodio come Twin CitiesCounterpart doveva per forza di cose introdurne uno più di transizione, così da iniziare a disporre le pedine in vista degli ultimi tre appuntamenti della stagione e, per quanto possiamo saperne al momento, della serie.

Pur riprendendo in mano le vicende dal punto esatto in cui Twin Cities si era interrotto, il focus torna a spostarsi su buona parte del cast, così da fornire un avanzamento nella storia di ognuno o, quanto meno, dare uno sguardo alla situazione attuale.

Sicuramente i maggior stravolgimenti si hanno sul fronte della coppia Clare/Peter e nei loro rapporti col resto dei due mondi. La scena più coinvolgente dell’episodio ha loro come protagonisti insieme a un Richard Schiff in stato di grazia nel ruolo del padre di Clare: la rabbia dell’uomo, che ha sempre considerato (a ben donde) il genero come uno smidollato senza pregi e senza reali capacità, esplode nei suoi confronti e, di riflesso, in quelli di colei che ritiene essere sua figlia.

Pur partendo da presupposti comprensibili, però, Fancher dimostra la sua stessa mancanza di empatia e di comprensione quando sfoga la propria frustrazione non solo su Peter – colpevole di aver disonorato lui e sua figlia – ma sulla stessa Clare, accusandola di essere succube del marito e di non aver ben messo a frutto il modo in cui il padre l’ha cresciuta.

La reazione di Clare è indicativa del mutamento sostanziale nell’animo della donna: se fino a qualche tempo fa si fosse trovata nella stessa situazione, avrebbe recitato il ruolo della sua controparte rimanendo accondiscendente nei confronti del non-padre, ma ora molto si è rotto e quella frase “ti ho cresciuta meglio di così” diventa la fatidica goccia; Clare non è stata allevata da quell’uomo, suo padre è stato ucciso perché lei potesse essere arruolata e la rabbia che la donna sputa addosso a Roland è figlia di tutto ciò ma anche dell’orgoglio di essere se stessa: non c’è nulla nelle sue parole che sia falso, il che già di per sé è un evento, e pur non svelando la sua vera identità rivela il suo reale stato d’animo. Una reazione che, per una volta, non è sfuggita a Peter.

Per una volta non c’è nulla di falso nelle parole di Clare e proprio questo dona loro una forza mai vista prima

La vera sorpresa, però, la riserba proprio Quayle. Vedendolo comportarsi come nulla fosse si è tentati di pensare che la sua volontà sia di tornare per l’ennesima volta allo status quo minacciato regolarmente dagli eventi fino al suicidio della sua segretaria: i discorsi di Fancher, però, così tragicamente pieni di una sicurezza basata su un’enorme menzogna, la reazione di Clare e – non ultime – le parole di Naya lo spingono per la seconda volta dall’inizio della serie (la prima fu il cercato incidente automobilistico) ad agire prendendo in mano le redini della sua vita. Le dimissioni dal suo posto sono un alzarsi in piedi che non ci si aspettava dal personaggio ma che, comunque, sono in linea con le vicende e il suo sviluppo: non è una contraddizione di ciò che è sempre stato, bensì una reazione alla corda tirata oltre il limite accettabile.

Parallelamente, Clare deve fare i conti – probabilmente finali – con la dicotomia tra il suo ruolo come Shadow e la sua nuova realtà. Se il rapporto sessuale con Spencer era nato dal desiderio di riagganciarsi a un passato ormai morto, il suo incontro con lui e gli altri della cellula finisce per evidenziare esclusivamente ciò che ormai l’ha resa una mosca bianca. Quella cieca fedeltà che l’aveva contraddistinta è stata sempre più attaccata prima dall’amore per la figlia, poi dalla scoperta della verità sui suoi genitori e, infine, dal rendersi conto di quanto Peter la ami veramente: il risultato è un mettere in discussione la causa di Indigo che è impensabile e inaccettabile per Spencer e gli altri, a segnare la netta separazione tra loro e lei e la sua scelta di fuggire con marito e figlia.

– Mira ha fatto uccidere i miei genitori
– Non lo farebbe mai
– L’ho sentito con le mie orecchie
– Va bene, e quindi? Sono morti milioni di genitori. Era necessario diventasse personale

Sganciandoci dalla famiglia Quayle, le vicende degli altri personaggi sono più osservate a volo di uccello che approfondite. Un – non indispensabile – flashback legato a Ian ci fornisce alcuni indizi in più sul suo passato, sulle sue motivazioni e anche sulla mancanza di scrupoli del Management, ma niente di particolarmente interessante ai fini della vicenda principale. Anche lo scontro con Emily PrimeHoward risulta alla fine una scusa per muovere in avanti lo status quo dei due dopo le brillanti deduzioni della donna riguardo il Management. Ora Howard è libero ma ferito, entrambi sono soli contro – letteralmente – un mondo e non è ben chiaro quali saranno le loro prossime mosse.

Così come non è chiaro come potrà muoversi Howard Prime. Con il progressivo recupero della memoria, Emily Alpha è sempre meno sotto il suo controllo e sempre più al contempo vittima designata e parafulmine di nuovi pericoli (come lo stesso teaser del prossimo episodio suggerisce): soprattutto, una Emily senza memoria era un individuo controllabile e in qualche modo manipolabile, una sorta di bambola emotiva a sua disposizione, ma il progressivo ritorno alle piene funzionalità mentali della donna mette il suo non-marito in una condizione scomoda, accentuata dall’ormai spezzata alleanza con Peter e Clare. Stranamente, infatti, Quayle non ha molto apprezzato il suggerimento di suicidarsi datogli da Prime due episodi fa e non è particolarmente propenso a una nuova collaborazione con l’uomo.

La stessa Naya, poi, è una nuova potenziale spina nel fianco di Prime. L’ex-agente sta dimostrando un notevole fiuto nello smascherare falsità e doppiogiochismo e ha ben compreso che questo Howard nasconde ben più di ciò che dice. Non ci è dato sapere, anche se non ci stupirebbe, se stia già sospettando che l’uomo sia in realtà proveniente dall’universo Prime, ma di sicuro gli è alle calcagna e non fa nulla per nasconderlo.

Non è nascosto allo spettatore, infine, neanche il fatto che il piano di Mira sia ben più pericoloso di quanto abbia promesso a Yanek. La donna non è evidentemente intenzionata solo a fare chiudere il passaggio, altrimenti non si spiegherebbero le casse spostate dalla cellula di Spencer. Che ci sia l’intenzione di un ultimo attacco al mondo Alpha come risposta all’influenza originale o qualcosa di ancora peggio non è ancora dato sapere, ma che non sia nulla di meno che devastante possiamo avere una ragionevole certezza.

Eppure, oltre a questa, ci sono ancora parecchie domande. La prima, banale: il Management dei due mondi è davvero così ingenuo da accettare la proposta di Mira? E ancora, qual era il vero ruolo di Emily Alpha e a chi rispondeva? Al momento sappiamo solo dei contatti con Lambert e dei tentativi di ucciderla (passati e, vedi teaser, futuri) da parte di Indigo: ma perché accanirsi tanto con lei se non per un ruolo che ancora non sappiamo? E ancora: perché, davvero, è così importante Peter? Era per il suo impiego, come lui e Clare pensano? O c’è qualche altro motivo ancora non detto?

E ovviamente ultima, ma non per importanza, cosa avverrà ora ai due Howard? Se c’è qualcosa di cui si sente la mancanza in questo episodio è un focus maggiore su una o entrambe le incarnazioni: la storia lo permette, ma si sente la mancanza di una maggiore incisività di Simmons.

Mancano tre episodi, i pezzi stanno venendo disposti, a breve la partita (finale?) tra gli ormai ben più di due schieramenti.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7.2/10

Summary

Una normale fase interlocutoria tra un episodio fondamentale come Twin Cities e la corsa verso il finale di stagione. I preparativi per gli ultimi eventi sono in atto, tutto con lo stile che contraddistingue la serie.

Porcamiseria

7.2

Una normale fase interlocutoria tra un episodio fondamentale come Twin Cities e la corsa verso il finale di stagione. I preparativi per gli ultimi eventi sono in atto, tutto con lo stile che contraddistingue la serie.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 7
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