Le Legends of Tomorrow sembrano non essere ancora pronte a fare squadra. Anche questa settimana gli attriti tra i personaggi costringono il team a dividersi per poi ricompattarsi solo di fronte ad un’emergenza.
Civil War
Per recuperare informazioni su Vandal Savage, le non-ancora leggende trafugano un file segretato dal Pentagono, ma, nel farlo, esplodono le prime incomprensioni tra i membri della squadra. Kendra rischia che la sacerdotessa Chay-Ara prenda il controllo del suo corpo trasformandola in una pazza assassina, ruolo che però è già occupato da Sara Lance, indisponibile a cederlo; contemporaneamente le due metà di Firestorm litigano per l’ennesima volta su chi debba avere il controllo. Mentre decide di far fuori due della sua squadra addestrare Kendra da Sara, Rip sposta tutti in Russia, dove, in piena Guerra Fredda, Savage sta progettando qualcosa che a che fare con la scienziata russa Valentina Vostok. A carpire informazione vengono inviati Snart e Palmer, i quali scoprono che la scienziata russa sta cercando di ricreare Firestorm per Savage. Rip intanto deve affrontare le conseguenze di quello che ha fatto: Zaman Druce, Signore del Tempo suo maestro, cerca di farlo fuori in combutta con Chronos, nel tentativo di eliminare anche la squadra. Grazie all’intervento di Rory e Firestorm, il capitano Hunter si salva, ma nello scontro Stein e Jax vengono separati. Cercando di sabotare i progetti di Savage, tre leggende (Stein, Palmer e Rory) vengono catturate, complice anche la decisione di Hunter di non intervenire per non compromettere il disegno più grande.
Basic Superheroes
Se foste alle prime armi e aveste voglia di cimentarvi nella scrittura di un fumetto, il primo consiglio che vi darei sarebbe di guardare Legends of Tomorrow, sia come esempio positivo – ha tutti gli elementi imprescindibili di un fumetto d’intrattenimento – sia come esempio negativo – ha tutti gli elementi imprescindibili di un fumetto d’intrattenimento. No, non avete letto male, semplicemente LoT non riesce a distaccarsi da una maniera piaciona e pigra (e quindi poco originale e spesso superficiale) di trattare il genere supereroistico. Questa serie fa il suo dovere, diverte per 40 minuti e stop, non c’è nient’altro. La psicologia dei personaggi è plasmata probabilmente facendo riferimento a Dora l’esploratrice o alla prima indimenticata serie di Pingu.
Un personaggio come Stein, ad esempio, solo poche puntate fa sembrava cresciuto dopo aver affrontato il sé stesso più giovane; lo ritroviamo in questa puntata, più noioso e petulante di prima, solo perché non vuole perdere Jax come ha perso Ronnie (non se lo ricordano nella serie titolare, figuriamoci nello spin-off…). E Carter? La sua morte ha avuto il merito di rinsaldare la squadra… per dieci minuti. Ora che tutti si sono dimenticati di lui (e della possibilità di andare a prendere la sua reincarnazione con la macchina del tempo) ci chiediamo quale sia stata l’utilità del personaggio a parte aver fatto riemergere Chay-Ara (siamo quasi a metà stagione).
Certo, le combinazioni tra i personaggi funzionano bene, il ritmo c’è, una bozza psicologica pure, ma non si va oltre l’ABC (davvero ogni volta che si parla di Russia bisogna tirare fuori il Bolshoi?). C’è il lavoro di squadra da fare, aiutarsi a vicenda a vincere le debolezze individuali e formare un unico imbattile team, ok. Il bene comune, più grande delle esigenze personali, tanto da portare all’essere sacrificabile chiunque, va bene. Ma c’è una struttura dietro a sostenere queste tematiche o si tratta di quinte sceniche? Le accoppiate, ogni volta diverse, ogni volta persino divertenti, sono costruite ad hoc per combaciare, ma con dettagli semplici, superficiali: è come il tavolo a incastro per bambini che devono apprendere le forme geometriche, quadrato nel quadrato, triangolo nel triangolo, ecc.
Tre porcamiseria dopo tutto questo lagnarsi? Come detto, Legends of Tomorrow la pagnotta se la guadagna, né più né meno. Si prende poco sul serio (e fa male perché un potenziale al di là di tutto ce l’ha, ma lo butta in caciara), e ha dalla sua 40 minuti di divertimento spensierato.
Note
- Viene introdotto in questa puntata il personaggio di Valentina Vostok, conosciuta nei fumetti come Negative Woman, non per la sua tendenza al pessimismo ma per le radiazioni che emana. Sempre nella versione cartacea la Vostok sostituisce Amanda Waller in una delle sue numerose task force. Possibile che ora che la Waller è uscita di scena in Arrow possa subentrare lei (con 30 anni di più e cambiando serie)?
- A seguito dell’incontro con Druce, Rory chiede a Hunter com’è andata col “timecop“, facendo riferimento a un (im)perdibile omonimo film con Jean-Claude Van Damme del 1994.
- Ray Palmer dichiara di “aver sempre voluto essere una spia”, sarcasticamente alludendo al suo ruolo nella spy-comedy Chuck (da recuperare se non l’avete vista!).
- Il nucleo atomico sovietico assorbito da Stein è chiaramente un palantir.
Vogliamo una serie dedicata (ma anche due!)
#LegendsOfTomorrow si può descrivere semplicemente così: LEONARD SNART.
— gee(useppe) (@daddyofdragon) February 15, 2016
Ti spiezzo in due:
"ti faro il culo alla rocky 4" DAJE MICK #LegendsOfTomorrow
— Moonie Min • LY 🌹☮️ (@Yoongi_Iero) February 14, 2016
Legends of Neverajoy
Sono un team incredibile ma c'hanno una sfiga, oh.
Ci fosse una volta in cui gli vada tutto liscio come l'olio. #LegendsOfTomorrow— Des ✨ (@faithandfuture) February 9, 2016
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