DC's Legends of Tomorrow1×05 Fail-Safe – 1×06 Star City 2046

Rocambolesche fughe da gulag sovietici e battaglie per le strade della Star City del 2046: in Legends of Tomorrow l'azione spettacolare non manca mai, ma restano anche i problemi con la scrittura dei personaggi, sempre troppo fossilizzati su loro stessi.

0.0

(Sono in un ritardo spropositato, lo so. Avessi io la guida della Waverider non ve ne sareste nemmeno accorti. Ma tant’è.)

In questi due episodi, Legends of Tomorrow si mostra in tutta la sua potenza per quello che è veramente: una serie che è in grado di divertire proprio perché non si prende sul serio. Eredita, ahinoi, un difetto da The Flash, ovvero l’azzeramento totale dell’evoluzione dei personaggi di episodio in episodio; al contempo, però, eredita da Arrow la capacità di creare maestose scene d’azione corali, il vero punto di forza delle nostre Leggende. Ma andiamo ad approfondire.

legends of tomorrow 1x05 fail safe 1x06 star city 2046 recensione

Gulag, gente che esplode e arcieri di smeraldo

Fail-Safe prosegue la tecnica dei micro-archi narrativi composti da due episodi, e conclude la storyline sovietica introdotta nell’episodio precedente. Mick e Ray sono tenuti prigionieri nel gulag di Vandal Savage e vengono brutalmente torturati per indurre il professor Stein a cedere la formula di Firestorm alla perfida Valentina Vostok. Martin acconsente a condividerla per salvare i compagni di squadra, ma quando uno stratagemma di Jax si ritorce contro il professore, Valentina capisce che proprio lui è la chiave della creazione di Firestorm e dà vita alla distruttiva versione sovietica del supereroe.

Nel frattempo, il resto del team si attrezza per liberare i compagni prigionieri, stringendo accordi con la Bratva – che belli questi collegamenti per aficionados delle serie madri – e facendo irruzione nel gulag. Dopo la proiezione di Gideon secondo la quale, mantenendo l’attuale corso degli eventi, un esercito di Firestorm russi avrebbe messo a ferro e fuoco il pianeta, Rip decide di dare a Sara l’incarico più difficile: uccidere Martin Stein qualora le cose si dovessero mettere male. Per fortuna, non si dovrà arrivare a tanto, e proprio mentre Soviet Firestorm esplode in un fungo atomico, la squadra fugge dalla Russia del 1985… salvo incappare in Chronos durante il salto temporale e precipitare a Star City, nel 2046.

legends of tomorrow 1x05 fail safe 1x06 star city 2046 recensione

La città natale di Oliver Queen è però parecchio diversa dalla sua versione di trent’anni prima. Sconvolta da un clima da guerra civile e anarchia che sembra durare da anni, Star City è pattugliata dalla versione di colore di Green Arrow – impotente nel gestire la situazione da solo, senza un team alle spalle – mentre del titolare non v’è traccia da anni. Anche il più svezzato degli spettatori sarà poi saltato sul divano alla vista di colui che ha messo Star City in questa situazione: Deathstroke è tornato, impersonato questa volta dal figlio di Slade Wilson, Grant. Ci vorrà l’intervento delle Leggende di nuovo unite e di un redivivo Oliver Queen senza un braccio, per sconfiggere Deathstroke e riportare Star City alla normalità.

Reiterazioni

Abbiamo già elogiato in passato Legends of Tomorrow per essersi rivelata decisamente meglio di ogni più rosea aspettativa: il team funziona e i personaggi sono ben assortiti tra loro, creando quell’alchimia che permette la sospensione dell’incredulità necessaria – e ce ne vuole tanta per accettare certi risvolti della trama – per godersi i 40 minuti di intrattenimento gradevole e di caciara settimanale. Il nostro guilty pleasure, se vogliamo.

legends of tomorrow 1x05 fail safe 1x06 star city 2046 recensione

Il problema sta nel fatto che quegli stessi personaggi sono anche il grosso punto debole della serie. Come dicevamo in apertura, si tratta dello stesso difetto riscontrato in The Flash quest’anno, ovvero la continua reiterazione delle stesse dinamiche. I personaggi ci sono e funzionano, ma non viene loro permesso di evolvere. I protagonisti sono costantemente bloccati nel loro involucro monodimensionale iniziale – Snart ladro, Ray ingenuo, Stein arrogante, e così via – e ogni piccolo passo avanti viene immediatamente bloccato e resettato nell’episodio successivo. Ci sono diversi esempi lampanti in questi due episodi: Mick Rory su tutti, che laddove in Fail-Safe impara a fidarsi di altri e inizia a scoprire il proprio lato umano, in Star City 2046 torna ad abbandonare il team per un momento di “gloria” nelle gang cittadine. Oppure, di nuovo, il rapporto tra Stein e Jax, che abbiamo già visto più e più volte scontrarsi sempre sugli stessi argomenti, arrivando infine a scoprirsi meglio l’un con l’altro per poi apparentemente dimenticare tutto e tornare a litigare.

Se l’idea di creare abbinamenti tra i protagonisti ogni volta diversi – non facendo mistero di piegare anche gli eventi a favore di questa tecnica narrativa, ma nel complesso ci sta – si rivela essere la strada corretta per una serie corale di questo tipo, tutti i vantaggi che dà vengono annullati da questa gestione dei personaggi poco attenta e decisamente deleteria nell’economia della serie.

legends of tomorrow 1x05 fail safe 1x06 star city 2046 recensione

Per contro, se il lasciare da parte l’evoluzione dei personaggi serve agli autori per concentrarsi di più sulle scene d’azione, senza dubbio la mossa è riuscita. In particolare Star City 2046 ricorda alcuni dei migliori episodi di Arrow, con lotte per le strade ben coreografate, combattimenti corali orchestrati alla perfezione e un certo grado di epicità che ne rende la visione davvero appagante. È questa componente a rendere gli episodi di Legends of Tomorrow tutto sommato piacevoli, ma quando la visione termina resta quella sensazione amara sapendo che, con quel materiale di partenza, si sarebbe potuto fare molto, molto di più.

Due porcamiseria e mezzo per Fail-Safe, che nonostante tutto non riesce mai a decollare del tutto nemmeno nelle scene più concitate all’esterno del gulag

2.5

 

mentre Star City 2046 sale a tre e mezzo, guadagnando un porcamiseria per averci catapultato – è il caso di dirlo – indietro nel tempo, nelle atmosfere della seconda stagione di Arrow. Rimane però quell’amarezza di fondo: avremmo voluto dare un voto più alto, ma con una gestione dei personaggi così abbozzata e ferma su se stessa, è proprio impossibile.

3.5

 

Note sparse

  • Il prode Green Arrow del 2046 altri non è che John Diggle Jr., il quale però si fa chiamare con un diverso nome, ovvero Connor Hawke. Nei fumetti, udite udite, Connor Hawke non è figlio di Diggle, bensì proprio di Oliver Queen, del quale prenderà il posto quando Freccia Verde verrà dato per morto.
  • L’Oliver Queen del futuro, con la barba piena, assomiglia molto di più alla sua controparte fumettistica.
  • Snart, al momento di architettare il piano per salvare i compagni dal gulag sovietico, dice: “This isn’t my first prison break”. Chevvelodicoaffà.

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a DC's Legends of Tomorrow