In puntualissimo ritardo arriva anche questa settimana la doppia dose di Legends of Tomorrow: scusateci, ma sono gli effetti del viaggiare con la Waverider. Negli episodi delle scorse settimane il gruppo ha subito un’altra perdita e nuove coppie si sono formate, mentre la minaccia di Savage si alterna a quella dei Time Master con la cadenza di un metronomo.
Marooned
Un ologramma della principessa Leia dall’Akeron, un’astronave in difficoltà dei Time Master, convince i nostri ad approntare una missione di salvataggio che li porterà invece dritti nella mani dei Pirati temporali che hanno sequestrato la navicella. Rip ha l’occasione di incontrare il capitano dell’Akeron, Eve Baxter, che lo ritiene un traditore del giuramento di non interferire con la linea temporale, ma che, piano piano, si accorgerà del valore del capitano Hunter e della sua squadra di non-ancora-Leggende. Mick Rory intanto non si è ancora ripreso dai festini con Sara Tommasi di Star City 2046, e, desideroso di tornare a casa nel proprio tempo, tradisce il team Leggende in favore dei pirati temporali, tentando un assalto a sorpresa sulla Waverider. Grazie all’intervento di Sara, ma soprattutto di Snart, la minaccia dell’ex amico viene sventata, così come quella dei pirati temporali sulla Akeron per merito di Stein, Jax e Rip; tornato tutto alla normalità (a parte il piccolissimo dettaglio della nuova storia d’amore tra la volubile Kendra e l‘ex-friendzonato Ray) resta da risolvere l’affaire Heat Wave e l’unico a potersene occupare, a malincuore, non può che essere il suo ex partner Captain Cold.
La dissoluzione del rapporto più solido del gruppo, quella tra Snart e Rory, cominciata qualche episodio fa paradossalmente con la sottolineatura del legame adamantino tra i due, e portata al punto di svolta nella scorsa puntata con il pugno assestato da Leonard a Mick, esplode in tutta la sua forza alla fine di questo Marooned, segnando l’ennesima sconfitta per questo team di supereroi decisamente sgangherato. La morte di Carter ha funto da collante solo per poco tempo, prima che venissero fuori tutte le contraddizioni all’interno della squadra: la mini Civil War in salsa DC era doverosa, soprattutto per smarcare il personaggio di Heat Wave, mai nettamente distinto dalla propria controparte, sfruttato solo in funzione di spalla (anche di Palmer quando non di Snart), né mai tratteggiato caratterialmente al di là di poche forti connotazioni caricaturali, le stesse che sottolinea Rip in questo episodio e che il pubblico pensa da almeno tre episodi. Il tradimento di Mick può essere letto come una svolta nel dare una dimensione in più a un personaggio altrimenti destinato a colpire/incassare in un loop infinito. Sempre ammesso che non faccia capolino ancora una volta il peggior difetto di questa serie: il colpo di spugna verso le evoluzioni dei personaggi.
In questo episodio l’oblio selettivo della propria identità colpisce Kendra, la quale, infischiandosene altamente 1) di quanto ha detto nel precedente episodio; 2) delle profezie spaccamaroni propugnateci negli spottoni invernali delle serie collegate; 3) di quanto ha detto al povero Cisco non più di sette episodi fa, decide che è arrivato il momento di rifarsi una vita sentimentale con Ray Palmer. Frattanto un’altra relazione ci viene presentata attraverso un flashback molto arrowiano, quella tra Rip e la sua per-ora-defunta moglie Miranda, ex Time Master molto dotata che decide di lasciare l’Ordine per poter avere una relazione con lui, cosa che porterà, come sappiamo, alla nascita del loro bambino e all’omicidio di entrambi da parte di Savage. Ma gli autori della serie hanno deciso che questa sarà la puntata che ogni shipper dovrà ricordare, così imbastiscono un dialogo tra Sara e Leonard che di algido ha solo il contesto ambientale.
L’atmosfera claustrofobica alla Alien, la mancanza di Vandal Savage come arcinemico odierno, la superficiale ma empatica trattazione del declino dei rapporti tra Scofield/Burrows Snart/Rory portano l’episodio a tre porcamiseria, ma restano intatti i difetti della serie, ormai più costanti dei caratteri dei personaggi.
Night Of The Hawk
La questione tra Rory e Snart sembrerebbe essersi conclusa con la morte del primo per mano del secondo: l’assassinio di Heat Wave viene dato per scontato, ma il nostro spirito temprato da pomeriggi santificati a Jessica Fletcher non sarà mai sicuro finché non vedremo il cadavere (se fossimo in Arrow non basterebbe neanche quello…). Il gruppo fa tappa nella graziosa provincia americana di fine anni ’50, dove un aggiornato Gideon ha individuato tracce di Savage. Il criminale immortale sta conducendo degli esperimenti utilizzando la kryptonite parti di un asteroide che si è schiantato sul luogo e che è simile a quello che ha trasformato Kendra e Carter nella brutta copia di Angelo degli X-Men. Le cose prendono una brutta piega quando Jax viene sottoposto al medesimo trattamento e assume le fattezze di un redattore di SerialFreaks il lunedì mattina. I nostri non demordono e riescono a riportare Jefferson alla normalità, tentando anche un maldestro attentato a Savage che si trasforma nell’ennesima occasione in cui Kendra rischia la vita. Nel frattempo un ritrovato Kronos attacca la Waverider dall’interno, costringendo coloro che sono sulla navicella a una partenza inaspettata, abbandonando nel 1958 Ray, Sara e Kendra.
Omaggio esplicito alle atmosfere del primo Ritorno al futuro, questo episodio di Legends of Tomorrow tratta l’argomento attualissimo dell’ipocrita e superficiale armonia della provincia americana che nasconde in realtà i peggiori mostri. Certo, il pericolo cliché è sempre dietro l’angolo, ma in questo caso è difficile distinguerlo dal mero gusto citazionistico. Il problema razziale, la questione di genere e orientamento sessuale sono argomenti che infiammano la campagna elettorale statunitense, qui ripresi con lo stratagemma di un passato mai del tutto superato. È la vittoria di un politically correct forse troppo esasperato e cieco, ma non ci si può aspettare di più da un prodotto televisivo di questo livello.
Quanto alla trama orizzontale, questa continua cadenza alternata della minaccia di Savage e dei Time Master piuttosto che stimolare l’interesse per la serialità, denota invece una mancanza di punti originali non indifferente. Così abbiamo da un parte l’ennesimo tentativo improvvisato di uccidere Vandal che rivela l’immaturità dei nostri dopo gli episodi precedenti, dall’altra non va meglio con Kronos, la cui unica funzione è apparire improvvisamente e sparare a caso alla Waverider o al team: in entrambe le situazioni ci troviamo in un ciclo continuo per cui il finale della seconda puntata potrebbe tranquillamente essere sostituito da quello della quarta. In pratica abbiamo una serie che non avanza, e se ciò poteva andare bene per gli episodi iniziali, dove c’era una necessità introduttiva, non si può dire lo stesso arrivati a questo punto, dove la parte narrativa dovrebbe prevalere sul resto. Lo stesso discorso sul fato/destino imbastito da Savage potrebbe avere il suo interesse qualora fosse contestualizzato al di fuori di questo uroboro, dove potrebbe districare tutte le sue diramazioni temporali (in una serie sui viaggi nel tempo come Legends of Tomorrow questa è una tematica centrale).
Vota l'episodio!
Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!
Hanno votato questo episodio 5 lettori, con una media di 3,40 porcamiseria su 5.
Loading...
Note
- Le intelligenze artificiali all’interno delle astronavi dei Time Master hanno nomi che iniziano tutti per “g”: Gideon, Gary, Gilbert.
- L’infermiera Carlisle dice a Sara che, dai suoi racconti, è come se avesse vissuto tre vite, cosa che è effettivamente avvenuta!
- Dottor Curtis Knox è l’alias che sceglie Savage nel 1958 e richiama l’omonimo personaggio interpretato da Dean Cain (il Superman di Lois&Clark) nell’episodio 7×04 della serie Smallville. Anche in quell’occasione Knox si occupava di esperimenti con i meteoriti.
E Carter ha più corna che ali:
Perché l'hawkgirl di legends of tomorrow ha più denti in bocca che piume nelle ali?
— Daniele Rainoldi (@Dany_McClane68) March 11, 2016
Ti è piaciuto l'episodio?
