Se vi piacciono le serie che giocano con le linee temporali, questa è stata sicuramente la vostra settimana tra Agents of S.H.I.E.L.D. e la vecchia di The Flash. A queste si aggiunge Legends of Tomorrow che affronta uno dei più classici dilemmi morali legati ai viaggi nel tempo: potendo tornare indietro uccidereste Hitler da bambino? Quando ci si avventura nella linea temporale incappare in questo genere di situazioni è all’ordine del giorno, e lo dimostrano le puntate dedicate da diversi show televisivi alle variazioni sul tema (Lost e Doctor Who, per citarne solo due).
Hail, Degaton!
Non è però il Füher ad essere oggetto delle attenzioni del team Legends, e nemmeno il caro vecchio (letteralmente) Vandal Savage, bensì Per Degaton, un bambino il cui mentore è proprio Savage e che, da adulto, darà il via agli eventi che porteranno l’immortale sacerdote a dominare la Terra. Arrivati nel 2147 i nostri riducono le alternative a rapire il giovane Degaton e/o farlo fuori per evitare che consegni il pianeta alle avide mani dell’egiziano folle, ma all’interno del gruppo la maggioranza non se la sente di uccidere un ragazzino ancora innocente, perché verrebbe meno il presupposto che tiene salda la squadra: la salvezza dell’umanità (intesa come specie e come sentimento). Rip si trova così a far fronte ai limiti della sua missione quando non riesce a premere il grilletto puntato alla tempia di Per, scoprendo di non essere pronto a tutto per riavere indietro la sua famiglia.
La famiglia è proprio il fulcro dell’episodio (come da titolo), sia nella declinazione positiva che emerge dalla lotta di Rip e dagli smielati flashback di Kendra, sia nell’accezione negativa di cui si tinge quando Per parla del suo padre biologico o quando asseconda i suggerimenti mortali del suo “padre adottivo” Savage. Ce n’è abbastanza per fare il paio con i recenti episodi di Arrow, anch’essi incentrati sul valore della famiglia e dei rapporti tra genitori e figli. Un problema familiare, anche se decisamente meno interessante, è anche quello legato alla progenie di Ray Palmer, afflitto dal pensiero di aver abbandonato nel 2016 una donna incinta di un futuro mostro, ma che invece si rivelerà essere la cognata. La pesantezza dello sviluppo di questa sottotrama, legata invece a uno scioglimento morale e narrativo troppo repentino, evidenzia la tediosità della storyline, a tratti disturbante e inserita per dare a Palmer un motivo di preoccupazione per la sua storia con Kendra.
La relazione con l’alata (e dentuta) donna non procede benissimo, e dopo i problemi emersi dallo scorso episodio, torna a farsi vivo, almeno nei pensieri, anche Carter (chi???), che gode dell’amore della ragazza in maniera più altalenante della porta di un saloon. Questo continuo andare e ritrarsi di Kendra, che la rendono più simile a una lumaca che a un uccello, non permettono di affezionarsi al personaggio, la cui identità a metà anziché essere letta come uno stare qui e lì risulta piuttosto come un non essere né qua né là. Un’eccessiva fretta emerge anche nella parziale redenzione di Mick Rory sul finire dell’episodio, ma a favore del personaggio va il lavoro fatto da Sara prima e Snart poi, che rendono il ripensamento di Heat Wave un filo più credibile.
Nel delinearsi di queste vicende trova spazio anche una velata critica politica con la presentazione del Conglomerato di Kasnia, l’unione commerciale-statale di Croazia, Grecia e Turchia. L’idea che al di fuori dei confini del Conglomerato viga il caos (come viene sottolineato diverse volte) non può che rimandare all’attuale situazione migratoria europea, e più che un caso sembrerebbe una scelta ben mirata degli autori, soprattutto al netto delle prese di posizione emerse dagli episodi precedenti (la forte critica alla Russia emersa in White Knights e quella alla provincia americana del recente Night of The Hawk). Non sappiamo dove voglia andare a parare esattamente Legends of Tomorrow cimentandosi in considerazioni che trascendono il tono canzonatorio che caratterizza la serie.
Una puntata che scorre troppo lentamente, con una trama principale interessante appesantita da sottotrame eccessivamente sviluppate e di poca presa, con poca azione a bilanciare il tutto.
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Note
- Per Degaton era già stato nominato nel primo episodio insieme a Cesare e Hitler. Il personaggio è stato preso direttamente dalla sconfinata lista di villain della DC Comics, dove ha una storia differente ma sempre legata ai viaggi nel tempo.
- Si fa accenno a Sidney Palmer, il fratello di Ray di cui finora ignoravamo l’esistenza. Avrà un peso nel futuro della serie?
- Nell’atmosfera robocopiana della puntata vengono citati il dr. Hannibal Lecter e Lord Fauntleroy, il Piccolo Lord per cui versate lacrime ogni volta che lo passano in TV.
- Nel 2015 il New York Time Magazine ha lanciato un sondaggio su Twitter riguardo a quanti avrebbero ucciso Hitler se ne avessero avuto la possibilità: qui il risultato.
- Se avreste risposto sì al sondaggio (ma anche in caso di no) vi segnaliamo l’interessante articolo di Dylan Matthews sull’inutilità di assassinare il baby-Füher.
- E voi che avreste fatto del giovane Per Degaton?
Sono alate pure quelle:
https://twitter.com/God_Wears_Gucci/status/718795210638102528
Lavori fatti bene:
Dovevano salvare il mondo da una fine certa, l'hanno anticipata di 5 anni.
WTF? 😂#LegendsOfTomorrow— Skeggia (@Skeggia91) April 9, 2016
C’è qualquadra che non cosa
– Presto! Il treno sta per partire!
– Mi raccontate come mai Savage ci dà la caccia?
-Ok, nell'Antico Egitto… LOL #LegendsOfTomorrow— ℛoвєятah ah ah no. (@ranyuu) April 8, 2016
#TeamALettoSenzaCena
Rip mi dispiace ma il bambino mi sembra già abbastanza deviato ti prego prendilo almeno a schiaffi#LegendsOfTomorrow
— Ale (@Ales94a) April 8, 2016
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