Tappa nel caro vecchio Far West per le nostre Leggende, in fuga dagli Hunters inviati dai Signori del Tempo. Una premessa potenzialmente interessante per questo undicesimo episodio che però, a fine visione, si qualifica come il peggior episodio di Legends of Tomorrow di tutta la stagione.
Già in partenza la puntata fa presagire male: veniamo catapultati nel West con una serie di cliché come la rissa nel saloon – sì, la rissa nel saloon – e subito si fa largo l’idea che il concetto di filler possa non rendere abbastanza l’inutilità di quanto stiamo guardando. Purtroppo, anche il resto dell’episodio non riesce minimamente a smentirci.
Dopo la rissa di cui sopra, durante la quale Snart spara a sangue freddo a un membro di una gang locale che detiene il controllo de facto della città, Ray Palmer si immedesima fin troppo nel ruolo dell’eroe a tutti i costi: forse a causa del difetto di Legends of Tomorrow, già più volte sottolineato, secondo cui in ogni episodio si resettano tutti i progressi di evoluzione dei personaggi fatti nel precedente, né Palmer né nessun altro membro del team – Rip Hunter escluso – sembra ricordarsi gli enormi disastri creati nelle scorse puntate ad ogni tentativo di modifica della timeline. Ray diventa così il nuovo sceriffo della città – così, a casaccio – aiutato dal resto delle Leggende e da una vecchia conoscenza di Rip e dei lettori della DC Comics, Jonah Hex. Mai guest star fu più inutile: un personaggio caratterizzato male e non adeguatamente sfruttato nell’economia dell’episodio, che fallisce nel dare corpo al passato di Rip e sembra non fare altro che seguire bofonchiando gli altri personaggi ovunque vadano. Non basta avere la faccia sfregiata per essere interessante agli occhi del pubblico, e infatti l’intera comparsata si rivela un buco nell’acqua. A questo punto siamo un po’ spaventati: se le voci relative a Patrick J. Adams nel ruolo di Lanterna Verde dovessero rivelarsi fondate, la paura che possa ricevere un trattamento come quello di Jonah Hex ci fa un po’ passare l’hype.
L’altra storyline dell’episodio, peraltro, non è minimamente interessante come quella principale (il che la dice lunga…). Dopo una serie di flashback sul suo passato, Kendra decide di indagare più a fondo, finendo per imbattersi in un’attempata signora che sembra sapere qualcosa su di lei. Inaspettatamente, l’anziana signora in questione si rivela essere proprio Kendra in una delle sue precedenti vite: anche in questa vita, la nostra amica pennuta ha perso Carter, autocondannandosi a una vita in solitudine nella convinzione che qualunque altra relazione amorosa, in quanto non predestinata, sia destinata a finire in tragedia. Il riferimento all’attuale relazione di Kendra con Ray è palese, ma la preoccupazione di noi spettatori nei riguardi della coppia rasenta il nulla cosmico: una storyline, la loro, nata male e proseguita peggio, come se gli autori avessero voluto a tutti i costi inserire una sottotrama amorosa senza avere davvero la volontà di portarla avanti. Il rapporto di Ray e Kendra è nato morto nel giro di un episodio e ora continua a trascinarsi svogliatamente da una puntata all’altra finendo per annoiare terribilmente. La stessa Kendra, a fine episodio, decide di ignorare gli avvertimenti della vecchia sé stessa e di proseguire la “relazione” con Ray: a cosa è servito tutto ciò, allora, se non a sprecare minuti preziosi?
La terribile minaccia degli Hunters da cui le Legends of Tomorrow devono guardarsi, peraltro, dura come un gatto in tangenziale: in una battaglia a suon di superpoteri, unico momento divertente dell’episodio in barba a qualsiasi regola sui paradossi temporali, questi super-spaventosissimi nemici vengono sconfitti in tempo zero. Ben più interessante, tuttavia, sembra essere la minaccia che fa capolino negli ultimi secondi e che ci accompagnerà nel prossimo episodio: The Pilgrim, ovvero l’ennesima cacciatrice al soldo dei Signori del Tempo, ha iniziato a dare la caccia alle Leggende, o meglio alle loro versioni giovani e indifese. Si preannuncia l’ennesimo pugno in faccia alla coerenza dei paradossi temporali, ma almeno si preannuncia interessante. Del resto, ormai:
In conclusione, Legends of Tomorrow questa volta toppa di brutto, e in questo episodio, al contrario del maiale, non si salva nulla. Non c’è nemmeno il divertimento spensierato degli scorsi episodi, che quantomeno faceva dimenticare le brutture della sceneggiatura. Qui c’è solo noia, e ci chiediamo: non sarebbe stato il caso magari di ridurre il numero di episodi – in fondo avrebbe dovuto essere una miniserie – per evitare di allungare indebitamente il brodo? Speriamo nel rush finale: Legends of Tomorrow ha ancora speranze per farci dimenticare i passi falsi e farsi ricordare come un guilty pleasure supereroistico.
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Kendra rimani zitella, fai prima #LegendsOfTomorrow
— FedeWho 💤 (@nessuno_93) April 16, 2016
Sta puntata è una noia mortale #LegendsOfTomorrow
— 🎃spooky season 👻 Nicoletta Senpai ~ (@TooMuchNiki) April 15, 2016
Episodio stupendo come sempre ma ancora una volta: cosa ci fa Kendra ancora viva? #LegendsOfTomorrow
— Miss Peanutbutter (@blaadyhell) April 15, 2016
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