Doctor WhoChristmas Special 2015: The Husbands of River Song

A qualche settimana dalla fine della nona stagione, Doctor Who torna per il consueto special natalizio, stavolta più corposo che mai. Vediamo infatti la dodicesima incarnazione del Dottore nel suo incontro con l’intrepida moglie River Song, in una puntata che parte all’insegna delle risate ma si chiude con una nota di malinconia. È Natale sulla colonia umana di Mendorax Dellora, […]

0.0

A qualche settimana dalla fine della nona stagione, Doctor Who torna per il consueto special natalizio, stavolta più corposo che mai. Vediamo infatti la dodicesima incarnazione del Dottore nel suo incontro con l’intrepida moglie River Song, in una puntata che parte all’insegna delle risate ma si chiude con una nota di malinconia.

doctor who the husbands of river song recensione

È Natale sulla colonia umana di Mendorax Dellora, il Dottore è appena arrivato col suo TARDIS quando subito viene coinvolto nella guarigione di Baymax Hydroflax, un dittatore sul punto di morte. A richiedere i suoi servigi è la moglie del tiranno, che non è altri che River Song, incapace di riconoscere la nuova reincarnazione del Dottore. Lo scopo della donna è in realtà uccidere il marito e impadronirsi del diamante più prezioso dell’universo, incastonato nella testa di lui. Comincia così una serie di equivoci che porta il Dottore a scoprire che River ha più fedi al dito di Elizabeth Taylor, che il suo TARDIS non è poi così inespugnabile ma soprattutto vengono a galla le complicazioni di essere sposati con un Time Lord vagabondo. Sconfitto il cattivo di turno, è tempo di chiudere il cerchio e indirizzare la professoressa Song al finale che tutti conosciamo da Forest of the Dead: le Torri Cantanti di Darillium fanno da sfondo a un epilogo inevitabile ma non per questo meno drammatico.

doctor who the husbands of river song recensione2

Tramonti

River Song è una creatura di Steven Moffat, nata (?) al tramonto dell’era di Russell T. Davies, sviluppata (più o meno sapientemente) nella quinta e sesta stagione con la crescita parallela del Dottore di Matt Smith, e salutata sui campi di Trenzalore nel finale di stagione della settima. La sua storyline e la sua linea temporale, inversa rispetto agli incontri che ha col Dottore, ne hanno sempre fatto croce e delizia di ogni whovianQuesta sua ultima apparizione avviene quando sembrava che sul personaggio fosse già stato detto abbastanza tra episodi tradizionali e mini-episodi; eppure Moffat riesce a tirare fuori dal cilindro una puntata veramente bella e inaspettata, chiudendo il cerchio riguardo ai dettagli che mancavano nella storia di River (ad esempio il suo possesso di un cacciavite sonico), e tracciando altre coordinate fondamentali non solo nella psicologia della professoressa Song, ma anche in quella del Dottore.

doctor who the husbands of river song recensione3

Da un lato abbiamo buona parte dell’episodio caratterizzata da un tono leggero, impreziosito sia dai soliti scambi al vetriolo tra i due protagonisti, resi ancora più divertenti dall’identità ignota di Twelve, sia dalla presenza di un caratterista comico della fattura di Matt Lucas, già autore e protagonista di Little Britain. Dall’altro, l’ultima parte della puntata, dall’arrivo sull’astronave da crociera in poi, cede sempre maggiore spazio all’alone di malinconia e tristezza che esplode nel finale alle Singing Towers. The Husbands of River Song, così come la nona stagione appena conclusa, è l’ennesimo disperato, drammatico ritratto della solitudine del Dottore ma soprattutto dei “danni collaterali” che questa crea intorno a sé, lasciando sul campo cuori spezzati e memorie cancellate. Non è facile stare accanto al Dottore, lo abbiamo visto con i companion e adesso ce lo urla in faccia River nel suo straziante monologo prima di riconoscere il suo consorte. È qui che trova però spazio l’inaspettato, la speranza che strisciante si insinua in due semplici parole: Hello sweetie!

doctor who the husbands of river song recensione5

Paralleli e inversi

Paralleli, come le Torri Cantanti, e inversi, come le loro linee temporali, River e il Dottore sono una coppia atipica, non per le storie che li vedono protagonisti quanto per quel sentimento che li lega anche quando un universo intero li separa: sebbene River non sia del tutto convinta, il Dottore è comunque lì al suo fianco, prima ancora che lei possa rendersene conto; al contempo, anche Twelve ‘scopre’ l’identità della donna accanto a sé, riconoscendo che il momento di condurla alle Torri di Darillium per la sua ultima notte è giunto, ma soprattutto ammettendo  a se stesso che, comunque vadano le cose,

… always… when you need it the most, there is a Song.

Paralleli e inversi: River è il diamante che il Dottore ha sposato; Twelve è il tramonto che, inaspettatamente per l’archeologa del futuro, ricambia lo sguardo, adesso che il tramonto è giunto per lei. Due monoliti che attraversano e sfidano il tempo e ogni tanto, per una combinazione inspiegabile, cantano all’unisono. Che i 24 anni della notte di Darillium porteranno alla fine di River nella biblioteca è ormai scritto, ma il diario della professoressa Song ha molte pagine che ancora con conosciamo, e se il buon senso suggerisce che questa sia l’ultima sua apparizione nello show, tuttavia possiamo ricordare che anche quando il suo ‘fantasma’ apparve in The Name of the Doctor una considerazione del genere era stata fatta e oggi puntualmente smentita.

doctor who the husbands of river song recensione4

Peter Capaldi padroneggia ormai perfettamente gli aspetti del suo personaggio: libera dalla presenza di Clara la sua interpretazione conferma la qualità raggiunta con la nona stagione; Alex Kingston ancora una volta dipinge l’archeologa del futuro in maniera eccellente, trovando in Capaldi un ottimo compagno e facendo sognare le shipper più ostiche. Moffat dal canto suo orchestra tutto in maniera armoniosa con un equilibrio perfetto tra leggerezza e drammaticità (aiutato in questo anche da un Murray Gold rinvigorito), incastrando sapientemente i pezzi e ricomponendo gli indizi che erano stati lanciati dalla quarta stagione in poi. Uno special natalizio imperdibile quindi, che, se da un lato ha poco Natale, dall’altro regala ai fan tasselli di una mitologia estremamente affascinante.

5

 

Note

  • Tantissimi sono i riferimenti alle precedenti apparizioni di River Song e agli indizi sulla sua linea temporale: dalla lettura del diario anzitutto veniamo a sapere che questo episodio si situa dopo The Angels take Manhattan, vengono poi citate incidentalmente lo schianto della Bisanzio (The Time of Angels – Flesh and Stone), il picnic ad Asgard (Silence in the Library) e Jim The Fish (The Impossible Astronaut).
  • I dettagli dell’incontro a Dorillium tra Twelve e River vengono fatti coincidere con quanto raccontato da River stessa a Ten nel finale di Forest of the Dead: Capaldi si presenta a River dicendo di avere un vestito nuovo e un nuovo taglio di capelli, piange dinanzi alle Torri Cantanti, si rifiuta di dirle che è la loro ultima notte insieme. Un riferimento viene fatto anche al mini-episodio Last Night in cui sembrava che fosse Eleven ad aver accompagnato River al ristorante sulle Torri Cantanti, facendo intendere che abbia disdetto alla fine per rimandare il momento dei saluti finali.
  • Quando il Dottore dice “every Christmas is last Christmas” cita il Danny Pink apparso in sogno a Clara nello scorso speciale natalizio. L’ambientazione sulla nave da crociera sembrerebbe richiamare in parte quella dello speciale natalizio Voyage of The Damned.
  • Ci vengono ricordati tutti i matrimoni del Dottore: Elisabetta I (The Day of the Doctor), Marilyn Monroe (A Christmas Carol) e Cleopatra. Contemporaneamente veniamo a sapere che River ha sposato anche l’attore Stephen Fry (??? Tra l’altro dichiaratamente gay!).
  • Il titolo dell’episodio potrebbe riferirsi sia ai numerosi sposi di River rivelatici durante la puntata, sia al fatto che River sia sposata con il Dottore (e dunque le sue rigenerazioni). Nel suo tentativo di fungere da esca, il titolo sembrerebbe richiamare anche The Doctor’s Wife, episodio che sembrava riferito a River ma che invece trattava del TARDIS.
  • Il tramonto è un tema ricorrente in questo episodio, sia in senso figurato che in senso reale.
  • Non è macabro costruire un ristorante sopra il luogo di uno schianto?

E nessuno si farà male:

Ora aspettiamo che gli spunti l’altro:

Il momento che tutti aspettiamo:

https://twitter.com/RacheleDouglas/status/680824907542958084

 

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
2
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo