EliteElite Season 2: niente più segreti

Season Recap Il mistero sulla morte di Marina viene sostituito da quello sulla scomparsa di uno studente. Qualcuno l'ha rapito, sequestrato o, addirittura, ucciso. La domanda non è perché, ma chi sarà stato.

7.2

Nella prima stagione di Elite la morte di Marina ha sconvolto tutti gli equilibri all’interno della scuola, Las Encinas, la più esclusiva della Spagna, ma subito nella seconda stagione questi vengono di nuovo ribaltati con alleanze che si rompono e nuove che si formano. Non si sa quando, né come, ma Samu s’è ficcato nei guai. Samu non si è mai convinto della colpevolezza di Nano ed è deciso a portare avanti una personale e pericolosa indagine per scoprire i reali colpevoli. Questa determinazione potrebbe aver firmato la sua condanna a morte, perché nella elitaria scuola spagnola i rampolli della buona società sono disposti a tutto per ottenere ciò che vogliono e mantenere il loro status quo. Persino uccidere.

L’assenza di Marina è riempita da ben tre nuovi personaggi. Rebeca, che viene da una famiglia povera che ha fatto i soldi col traffico di droga. Cayetana, la figlia della donna delle pulizie della scuola che finge però di essere ricca perché vuole disperatamente far parte dell’elite. Valerio, il fratellastro di Lu, con cui ha anche una pseudo-relazione (complicata), che va a sostituire il ruolo del bello e spensierato – lasciato vacante da Christian, spedito in un ospedale in Svizzera per farsi un’operazione con la speranza che ritorni a camminare.

Elite è la perfetta telenovela per teenagers

Tutti i personaggi – vecchi e nuovi – non solo hanno un terribile segreto per il quale a un certo punto verranno ricattati, ma sono anche coinvolti in un triangolo sentimentale. Elite preferisce i colpi di scena e i conflitti personali giocati all’estremo all’approfondimento dei suoi personaggi. Non c’è quindi introspezione, ma confessione – i personaggi sono spesso costretti a raccontarsi nei loro dialoghi piuttosto che essere raccontati. Le battute sono talmente on the nose che la serie può essere ascoltata piuttosto che vista senza problemi. I flashforward ambientati nella sala interrogatori – come nella prima stagione – non mettono in scena un’indagine, ma servono piuttosto da confessionale per mettere in campo le emozioni. È questa la cifra stilistica di Elite. Ed è anche il segreto del suo successo.

Elite è la perfetta telenovelas per teenagers e gli showrunners, Carlos Montero e Dario Madrone, lo sanno benissimo – hanno persino chiamato uno dei personaggi la “marchesina”. Elite non è un coming of age perché i personaggi non cercano una crescita interiore, ma lottano contro quello che la collettività pensa di loro. La serie continua, inoltre, a trattare la sessualità – in tutte le sue forme – in modo libero e spensierato. E non è cosa da poco. Gli autori sono partiti da personaggi stereotipati (tipici del genere teen) e li hanno inseriti in una scuola dove il conflitto di classe è evidente e schiacciante. E con questo li hanno stravolti in modo (non sempre) imprevedibile. Nella seconda stagione le divisioni di classe resistono, ma sono meno nette e più facilmente superabili, perché tutto, ora, ruota intorno alla verità sulla morte di Marina.

In onore di un pathos che deve essere sempre al massimo, la storia impone alcune forzature ai suoi personaggi. Un esempio è lo schizofrenico rapporto tra i due fratelli, Nano e Samu. Un tira-e-molla poco credibile ed esasperato – si passa da un pestaggio brutale a momenti di intimità fraterni con troppa facilità. Anche Omar convince poco. All’inizio della stagione è costretto dal padre a fare il fruttivendolo. Arrivato al massimo della sopportazione prende coraggio e lascia la famiglia per convivere con Ander. E qui fa poco o niente. Ora che potrebbe fare di tutto, non pensa a niente di meglio che a diventare una casalinga disperata. Inoltre la sua evoluzione da tenebroso e represso a solare ed estroverso è fin troppo repentina… Insomma per godersi a pieno Elite non bisogna badare troppo alla coerenza psicologica dei personaggi.

Nonostante ciò Elite è come un treno ad alta velocità che procede rapido e senza fermate fintanto che un pathos massimalista sia presente in ogni episodio. Man mano che ci si avvicina al finale è impossibile smettere di guardarla. L’ultima scena – dal risvolto prevedibile – rilancia su una terza stagione dai conflitti ancora più accesi, specie ora che il colpevole è uscito allo scoperto. Il motore di tutta la storia sono i segreti, i ricatti, le differenze di classe e soprattutto gli amori impossibili. Finché saranno presenti Elite continuerà ad appassionare, anche se questo meccanismo alla lunga può risultare artificioso e ripetitivo. Al momento, però, non è così, e speriamo che lo sia anche la terza stagione.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7.2/10

Summary

La seconda stagione di Elite continua ad essere piena di segreti, ricatti, differenze di classe (meno incisive rispetto alla prima) e amori impossibili. Man mano che ci si avvicina al finale è impossibile smettere di guardarla. Si conferma la perfetta telenovelas per teenagers.

Porcamiseria

7.2

La seconda stagione di Elite continua ad essere piena di segreti, ricatti, differenze di classe (meno incisive rispetto alla prima) e amori impossibili. Man mano che ci si avvicina al finale è impossibile smettere di guardarla. Si conferma la perfetta telenovelas per teenagers.

Storia 6 Tecnica 8 Emozione 7.5
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