The Flash2×10 Potential Energy

The Flash riprende dopo la pausa natalizia e lo fa con una puntata all’insegna dell’inverosimile che depaupera i pochi spunti narrativi decenti, rendendo così l’episodio un Seriously?!  lungo 40 minuti. Cowabunga! Avevamo lasciato i nostri beniamini a festeggiare il Natale in casa Cupiello West con il nuovo acquisto Wally, il figlio illegittimo di Dumbo e […]

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The Flash riprende dopo la pausa natalizia e lo fa con una puntata all’insegna dell’inverosimile che depaupera i pochi spunti narrativi decenti, rendendo così l’episodio un Seriously?!  lungo 40 minuti.

the flash 2x10 potential energy recensione

Cowabunga!

Avevamo lasciato i nostri beniamini a festeggiare il Natale in casa Cupiello West con il nuovo acquisto Wally, il figlio illegittimo di Dumbo e Adam Driver. Wells-2, ancora una volta minacciato da Zoom, promette al cattivo la velocità di Flash e si applica quindi affinché il velocista scarlatto riesca a superare i suoi attuali limiti. Cisco in un improvviso scatto di lucidità ricorda l’esistenza di un villain capace di rallentare ciò che vuole e propone al team di catturarlo e usarlo contro Zoom. Tartaruga, questo il fantasioso nickname del criminale, cerca però di far fuori Patty per catturare Flash, di cui ha notato le attenzioni particolari per la ragazza. Il piano viene sventato, Tartaruga catturato ma ucciso in segreto da Wells-2. Contemporaneamente assistiamo, nell’ordine: alla rapida fine della relazione tra Patty e Barry a seguito del continuo atteggiamento schivo di lui; alla ricomposizione complessa della famiglia West, che vede Wally impegnato a far pesare al padre la sua assenza mentre copia spudoratamente e in maniera ridicola Fast&Furious  si dà alle corse d’auto clandestine; alla scoperta della malattia di Jay, impossibilitato a curarsi se non verrà recuperata la sua velocità; al ritorno inatteso dell’Anti-Flash (probabilmente da Terra-2).

the flash 2x10 potential energy recensione

Il paradosso di Zenone

Tentare una sinossi esaustiva ma concisa di questa puntata non è stato facile, e questo è uno dei primi punti a sfavore della stessa: succedono troppe cose in troppo poco tempo. The Flash ripete l’errore grossolano della prima puntata di questa stagione, per cui, cercando di chiudere qualche storyline e provando a costruirne di nuove contemporaneamente, crea una confusione di eventi e personaggi in cui tutto si risolve troppo velocemente (omen nomen) e in maniera affatto risibile. Non si tratta solo di una questione formale – per cui la trama è schiacciata all’interno di un segmento temporale troppo breve – ma anche, e soprattutto, di un deficit contenutistico che non fa che evidenziare la pochezza di questa scelta da parte degli autori. Davvero un nemico con poteri essenziali come Tartaruga è stato tenuto nascosto fino ad ora? Perché diavolo non stordisce Wells-2 quando va ad ucciderlo? Sorvoliamo poi sul primo approccio di Barry contro questo nemico, di cui conosce i poteri ma sul quale ciononostante si avventa senza pensarci due volte, facendo la figura dello stupido per permettere agli autori semplicemente di mostrare come funzionano le abilità del Tartaruga: esistono numerose soluzioni narrative alternative e valide che non avrebbero compromesso la maturità del personaggio, costruita sapientemente fino a qualche episodio fa.

Ciò che fa ancora più rabbia è che gli autori, consapevoli dell’assurdità dell’improvvisa apparizione del Tartaruga (che con un assurdo tempismo passa dal furto di piccoli oggetti a rapine magistrali), cercando di rendere il tutto più digeribile, inseriscono diversi riferimenti metatestuali (Cisco della Mancha?!?) che però sortiscono l’effetto opposto, generando il fastidio di chi si trova di fronte a qualcuno che sa di essere in torto ma non ammette le proprie responsabilità. Questo per ciò che riguarda la trama principale dell’episodio. Quanto alle sottotrame, di sicuro non va meglio alla narrazione della relazione tra Patty e Barry, costruita puntata dopo puntata sull’affiatamento e l’intesa tra i due e che naufraga in 20 minuti scarsi, a una velocità tale che Zoom al confronto è il vecchio col cappello che non riesci a superare con la macchina. L’unica spiegazione per una tale repentinità nel cambiare vita è che la detective in pratica avesse già la busta in mano da inizio stagione (o abbia Amazon Prime). Questa non è la posta del cuore di Gente né l’angolo dei consigli amorosi, ma di certo non si chiude così una relazione al primo scoglio reale (e parlo agli autori, non alla Spivot).

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Va un po’ meglio alla parte sulla famiglia West che, pur impregnata dei soliti luoghi comuni sul rapporto mancato tra padre e figlio, riesce comunque a sembrare la meno assurda tra le storyline. Quanto a Jay e alla sua malattia non si riesce ancora a capire quale sia il ruolo di questo personaggio a parte essere il love interest di Caitlin, in quanto viene barcamenato tra la figura di mentore (subito rinnegata) e quella di versione più matura di Barry (ruolo in cui finora però ha mostrato ben poco). Forse la sua presenza potrà acquisire maggiore spessore in relazione all’unica vera nota positiva di questa puntata, il ritorno inaspettato di Eobard Thawne nei panni dell’Anti-Flash, nel cliffhanger di fine episodio che speriamo non venga sciupato malamente da questa serie che ha dimostrato di avere tanta potential energy. Per stavolta due porcamiseria più veloci della luce perché tra impossibile e illogico c’è un abisso di capacità narrative.

2

 

Note

  • Il personaggio di Wally West nei fumetti è anch’egli un velocista, facile richiamo alla sua passione per le corse clandestine. Lo aspetta un futuro seriale partecipe della Forza della Velocità?
  • “Dal cuore dell’inferno, io ti trafiggo!” è una citazione al romanzo Moby Dick, che viene per l’appunto nominato in questa puntata.
  • Una volta tratta in salvo, Patty abbraccia, sostanzialmente, il culo di Flash, cosa che dovrebbe renderle immediatamente evidente la vera identità del supereroe, dato che il lato B di Grant Gustin è più piatto della carriera di Iris.
  • Sentire Caitlin che parla di “quanto è stato duro voltare pagina” dopo la morte di Ronnie è decisamente la cosa più assurda della puntata.

Non c’è neanche bisogno del test di paternità:

Indici di una puntata che proprio non va:

Vabbè, tanto per quello che conta…

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