Anche the fastest man alive fa il suo debutto sulle pagine di SerialFreaks e torna in onda dopo la pausa natalizia, con un episodio filler – era lecito aspettarselo dopo il winter finale che ci ha rivelato l’identità dell’Uomo in Giallo – che però ci regala diverse chicche meritevoli.
Il nostro amato Barry è rimasto molto scosso dallo scontro con quello che ormai tutti chiamano Reverse-Flash (o Anti-Flash che dir si voglia), e si sta allenando duramente sotto la supervisione dei suoi compagni agli Star Labs. Vuole essere più veloce, sempre più veloce, per riuscire a battere il nemico che si è rivelato davvero temibile.
Ma capiamo subito, come del resto fa Joe alla prima chiacchierata con lui, che non è tutta farina del sacco di Barry: il subdolo professor Wells ci sta mettendo del suo, indirizzandolo ad avere delle priorità, perchè per quanto veloce possa essere, non potrà mai salvare tutti.
Il che sarebbe anche un discorso sensato, se a) questo non andasse contro la natura e il carattere di Barry, da sempre incline ad aiutare chiunque abbia bisogno, ma soprattutto b) se noi spettatori già non sapessimo che dietro il Reverse-Flash si nasconde proprio lui. Ancora non è chiaro a che gioco stia giocando, anche se un po’ tutti da questa parte dello schermo stiamo iniziando a pensare che stia preparando Flash per qualcosa di grosso che dovrà avvenire in futuro, per compiere il suo destino. Insomma, quei piani machiavellici un po’ da psicopatico. Non so perchè ma ho la netta sensazione che ben poco di questo piano verrà rivelato prima del finale di stagione.
Ma veniamo alle chicche dell’episodio.
Innanzitutto, vediamo il ritorno di Captain Cold (solo io amo alla follia il fatto che il personaggio di Cisco venga usato per chiamare i personaggi con i nomi che hanno nei fumetti?), e se già la volta scorsa era stata una piacevole sorpresa vedere Wentworth Miller fare il cattivone come guest star, questa volta il casting è andato anche oltre: a spalleggiarlo, nel ruolo di Heat Wave, nientemeno che Dominic Purcell, aka quel Lincoln Burrows che nella mai dimenticata Prison Break era il fratello del Michael Scofield interpretato proprio da Miller.
Che teneri i fratellini!
Una reunion davvero ben riuscita, che ha allo stesso tempo accontentato sia i fan dei fumetti che quelli che anni fa seguivano le rocambolesche fughe dei due fratelli in Prison Break (spoiler: io sono tra questi). A Captain Cold stavolta diamo anche il merito di aver portato allo scoperto Flash, e ora tutta Central City sa di avere un proprio supereroe più veloce della luce – spero che i cittadini di questa città siano più fortunati di quelli di quell’altra, che in due anni di operatività di una certa Freccia Verde hanno visto ben due attentati terroristici di proporzioni epiche.
Altra chicca dell’episodio, vediamo proseguire (anche un po’ inaspettatamente, devo dire) la sottotrama di Caitlin e del suo dead ex-boyfriend who flies. La nostra intelligentissima amica, con l’aiuto di Barry, scopre che Firestorm è un acronimo per un progetto scientifico tanto segreto quanto pericoloso, e si mette sulle tracce di uno degli scienziati che vi hanno lavorato. Questa nuova storyline aggiunge un pizzico di complotti e segreti in una serie altrimenti fin troppo lineare, per quanto ben fatta e divertente, e pertanto è la benvenuta. Speriamo che non rimanga del tutto scollegata dalla trama principale (la quale, by the way, sarebbe meglio che proseguisse).
Sullo sfondo di tutto ciò, Iris va a vivere con il suo fidanzato per l’immensa gioia di Barry, il quale alla fine si rassegna alla friendzone e torna a vivere da Joe; ma questa parte è rimasta talmente sullo sfondo che non ha dato praticamente nessun valore aggiunto all’episodio.
In conclusione, dò 4 porcamiseria alla puntata. Un episodio riempitivo ma ben costruito. E poi, dai. Cioè, Michael Scofield e Lincoln Burrows di nuovo insieme. Cioè, awwwww.
Porcamiseria
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