The Flash1×11 The Sound and the Fury

Quando l’anno scorso hanno annunciato lo spin-off di Arrow, incentrato sul Velocista Scarlatto, ammetto di aver un po’ arricciato il naso. Tendenzialmente la qualità di queste serie derivate è inferiore – e spesso di molto – alla serie originale: lo spin-off nasce appositamente per sfruttare la scia di ascolti positivi della sorella maggiore, non riuscendo mai ad acquisire […]

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Quando l’anno scorso hanno annunciato lo spin-off di Arrow, incentrato sul Velocista Scarlatto, ammetto di aver un po’ arricciato il naso. Tendenzialmente la qualità di queste serie derivate è inferiore – e spesso di molto – alla serie originale: lo spin-off nasce appositamente per sfruttare la scia di ascolti positivi della sorella maggiore, non riuscendo mai ad acquisire un’identità propria ma vivendo sempre all’ombra della serie principale.

È con questo scetticismo che ho iniziato a guardare The Flash, a ottobre, ma mi sono rapidamente ricreduto. Non solo questo show è davvero ben fatto, ma ha saputo inanellare una serie di episodi a dir poco sensazionali uno dopo l’altro. E questo The Sound and the Fury ne è l’ennesimo esempio.

Non raggiungerà i livelli del crossover con Arrow, o del winter finale in cui abbiamo assistito al primo scontro con il Reverse-Flash, ma questo episodio ha tre caratteristiche fondamentali che lo rendono davvero riuscito.

Innanzitutto, prende un villain del cazzo dall’universo fumettistico e lo fa diventare una minaccia reale. In questo caso si tratta di Hartley Rathaway, meglio conosciuto agli amanti dei comics come Pied Piper. Per intenderci, insomma, è lui.

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Capite bene che un cattivo del genere farebbe quantomeno sorridere lo spettatore smaliziato del giorno d’oggi, ma la squadra di sceneggiatori di The Flash è riuscita a dargli spessore e renderlo credibile: un ragazzo evidentemente disturbato, con qualche problemino nelle relazioni interpersonali, ma intelligentissimo e con una passione sfrenata per far esplodere le cose attraverso le onde soniche. Aggiungete al cocktail un forte desiderio di vendetta nei confronti del nostro misterioso Dr. Wells, e avrete il villain perfetto.

Proprio quest’ultima cosa ci porta al secondo aspetto che rende questo episodio veramente valido. The Sound and the Fury è l’esempio perfetto di come anche un episodio puramente riempitivo possa ricollegarsi alla trama orizzontale. Il desiderio di rivalsa di Hartley su Harrison Wells ci dà finalmente la possibilità di vederlo di nuovo davanti al suo costume da Anti-Flash, addirittura ce l’hanno mostrato usare la sua supervelocità per sfuggire agli attacchi di Pied Piper, ma probabilmente ci hanno anche messo al corrente di un suo punto debole. Senza contare che il suo segretuccio è stato a rischio durante tutta la puntata.

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Terzo ed ultimo aspetto: i personaggi. Si sa, la costruzione dei personaggi in una serie tv è tutto, e quando gli eventi concorrono a far maturare il protagonista (o i suoi comprimari) o a fargli compiere un viaggio – qualunque esso sia – allora si può dire che la trama ha servito il suo scopo. E questo episodio fa proprio questo.

Conosciamo meglio il carattere e il passato di Cisco, che finalmente si stacca dal ruolo quasi macchiettistico del nerd per acquistare un’identità e delle motivazioni forti per le sue azioni. Vediamo Iris che spronata dal nuovo collega stronzo riesce a muovere i suoi primi passi nel mondo del giornalismo staccandosi dallo stereotipo della donzella che sbava dietro al supereroe. Vediamo Barry confrontarsi per la prima volta con Wells, anche se la sua capacità di vedere del buono in chiunque gli offusca un po’ la mente riguardo a certi comportamenti del suo mentore; comportamenti che invece sono stati notati fin troppo bene da Joe e Eddie i quali continuano a investigare su di lui.

Insomma, un episodio a cui è difficile trovare un punto debole. Forse la parte action un po’ sottodimensionata rispetto ai fasti del crossover con Arrow; o forse il modo, decisamente poco realistico, con cui Pied Piper viene sconfitto. Ma del resto è proprio Barry nel pilot a dirci che dobbiamo credere nell’impossibile, e io sono a favore della sospensione dell’incredulità quando il resto della trama è così ben costruito.

All’episodio dò 5 porcamiseria su 5. Se questa serie si mantiene su questi livelli – anche se sospetto che possa addirittura crescere in vista del finale di stagione – ha tutte le potenzialità per sorpassarein termini di qualità la serie principale, Arrow, da cui tutto ha preso il via.

voto-5

Porcamiseria

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