Dopo l’episodio particolarmente action di settimana scorsa, The Flash si prende una dovuta pausa e ci concede una puntata più calma, dove ovviamente non manca il nemico da combattere ma dove finalmente riusciamo ad approfondire un po’ il personaggio di Caitlin e, udite udite, il padre di Dawson Barry.
Il meta-umano della settimana è Shawna – e quando hanno rivelato il suo nome non ho potuto non pensare a questo:
la quale ha il potere di teleportarsi, ma solo nei posti che può fisicamente vedere. Il che non significa solo che non può teleportarsi dalla sua cameretta alle Maldive, ma anche che non può spostarsi se non c’è luce. Se anche con il suo potere Shawna ha inizialmente messo in difficoltà Barry, con quest’ultima intuizione il Velocista Scarlatto riesce finalmente a catturarla.
La particolarità di Shawna è che, a differenza di altri villain, gli autori ce la presentano e ce la caratterizzano molto approfonditamente. Sappiamo che in fondo non è cattiva, visto che i suoi precedenti penali sono più che altro per disturbo della quiete pubblica, e che ama alla follia il suo ragazzo, tanto da farlo evadere di prigione, progettare un ultimo colpo con lui per poi fuggire insieme. Peccato che il colpo non vada a buon fine, e che il suo ragazzo la pianti in asso quando Flash la cattura, preferendo darsela a gambe. Alla fin fine, rispetto agli altri meta-umani, Shawna finisce inevitabilmente per suscitare compassione nello spettatore, che si dispiace per lei. Non male, per essere il nemico in un episodio filler.
L’amore – e in particolare l’amore tormentato e non corrisposto – è un po’ il motore centrale dell’episodio: se da una parte abbiamo visto Shawna – ogni volta che dico/scrivo il nome Shawna voi immaginatevi il sottoscritto fare il gesto di cui sopra – innamorata del suo bad boy che puntualmente la pianta lì come una pera cotta, dall’altra abbiamo Barry e Caitlin.
Per entrambi non sono propriamente rose e fiori. Lui ha da poco ricevuto picche dalla ragazza della sua vita Iris – che con un timing perfetto nel mentre è andata a convivere col suo ragazzo – mentre lei è passata dall’avere un fidanzato morto ad avere un ex-fidanzato con qualche rotella fuori posto che può diventare di fuoco e volare via. Sfido voi al suo posto.
Per Caitlin e Barry, però, è giunto il momento di voltare pagina, e decidono così di uscire insieme a rimorchiare indagare nel locale dove Shawna era solita uscire. Caitlin, vestita come un troione da combattimento ma ugualmente adorabile, si ubriaca in tempo zero e ci regala i momenti più belli dell’episodio: gli scambi tra lei e Barry sono divertentissimi e dolcissimi allo stesso tempo, soprattutto quando lui la riporta a casa e la aiuta a mettersi il pigiamone di flanella antisesso.
Barry, dal canto suo, riesce a rimorchiare una ragazza che l’aveva visto esibirsi durante il karaoke – sa pure cantare, questo. Come dice Caitlin, c’è qualcosa che non sa fare? – la quale gli lascia il numero. Barry finalmente decide di fare un passo avanti, e i due si danno un appuntamento.
Manco a dirlo, la ragazza in questione, tale Linda, fa la reporter allo stesso giornale dove Iris è appena stata assunta. E Barry la passa a prendere sotto gli occhi della stessa Iris. Un grande passo per Barry e un po’ di soddisfazione per noi, perché, diciamocelo, dopo avergli tirato un due di picche clamoroso, semplicemente non puoi fare quella faccia mezza sorpresa e mezza scazzata quando lui tenta di rifarsi una vita.
Come dicevo, l’amore è il perno su cui ruota l’episodio; ma non solo l’amore romantico, bensì anche quello padre-figlio.
L’indagine sull’evasione del fidanzato di Shawna – di nuovo, scusate – è l’occasione che Barry e suo padre Henry finalmente hanno per vedersi senza un vetro in mezzo e finalmente riabbracciarsi. Certo, il desiderio ammirevole di aiutare il proprio figlio anche da dietro le sbarre porta il signor Allen a prenderle di santa ragione da un altro detenuto; ma questo è quantomeno servito a regalarci la scena più toccante dell’episodio – a me la lacrimuccia è scesa, lo ammetto – in cui Henry fa intendere a Barry di aver capito che lui è Flash, e dopo avergli fatto le classiche raccomandazioni da padre (”Stai attento, è un mondo pericoloso, quello là fuori”) gli dice di essere fiero di avere un eroe come figlio. Sigh.
Last but not least, Cisco fa scappare Pied Piper. Sì, il cattivone dell’episodio scorso che ci era piaciuto tanto. Mentre inizialmente Cisco ha tutto sotto controllo e sfrutta Hartley per capire cos’è successo al fidanzato di Caitlin (regalandoci perle del tipo ”How can you speak six languages and sound like a dick in every one of them?”), la situazione si ribalta e Hartley riesce a fuggire. Se non altro, questa è l’occasione per Cisco di confessare a Caitlin i suoi sensi di colpa nei riguardi dell’ex fidanzato di lei, ma fortunatamente tutto si risolve a tarallucci e vino.
Insomma, una puntata decisamente meno d’azione e più concentrata sui personaggi (anche se è mancato quasi del tutto il dottor Wells e con lui ogni parvenza di trama orizzontale), ma che comunque mantiene molto alto il livello di questa serie che, finora, non ne ha sbagliata una. Quattro porcamiseria su cinque.
Bonus track: sì, il padre di Barry è anche il padre di Dawson Leery, ovvero il personaggio con all’attivo la morte più assurda della storia delle serie tv. Ma soprattutto, aveva interpretato proprio Flash nella serie televisiva del 1990.
Bonus track 2: la scena finale ci fa dare uno sguardo al nuovo cattivo che presto Barry si troverà ad affrontare. Si chiama Grodd, Gorilla Grodd. Perché Gorilla? Bè, perché è un gorilla.
Porcamiseria
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