The Flash1×13 The Nuclear Man

Da Starling City ci spostiamo a Central City, per un episodio di The Flash tutto incentrato su Firestorm (o F.I.R.E.S.T.O.R.M. che dir si voglia) decisamente più action del precedente ma non del tutto soddisfacente. Quando Firestorm – che abbiamo scoperto nello scorso episodio essere la fusione  (ok, scusate.) tra l’ex di Caitlin e il professor Martin Stein – uccide un ex-collega del professore stesso, l’uomo […]

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Da Starling City ci spostiamo a Central City, per un episodio di The Flash tutto incentrato su Firestorm (o F.I.R.E.S.T.O.R.M. che dir si voglia) decisamente più action del precedente ma non del tutto soddisfacente.

Quando Firestorm – che abbiamo scoperto nello scorso episodio essere la fusione 

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(ok, scusate.) tra l’ex di Caitlin e il professor Martin Stein – uccide un ex-collega del professore stesso, l’uomo nucleare diventa improvvisamente di primaria importanza per tutto il team agli Star Labs.

Veniamo a conoscenza del fatto che la mente del metaumano è quella – geniale – del professor Stein, mentre il corpo è quello di Ronnie, ovviamente ben potenziato dalla materia oscura sprigionatasi dopo il famigerato incidente e ora molto simile alla Torcia Umana dei Fantastici 4, tant’è che mi aspetto di sentirlo urlare “FIAMMA!” da un momento all’altro.

Dopo un iniziale momento di riluttanza, e di conseguente scontro infiammato con Flash, Firestorm accetta di collaborare con Wells e i ragazzi per trovare una soluzione e riuscire a sdoppiare di nuovo i due personaggi. La cosa peraltro inizia a essere abbastanza urgente, perché lo scontro con Barry ha accelerato il processo di fusione, che ora è diventato parecchio instabile e minaccia di deflagrare provocando un’esplosione atomica che raderebbe al suolo Central City. Boom.

Mentre la soluzione prospettata dal dottor Wells è giusto un tantino estrema – ucciderli entrambi per mettere fine al processo di fusione -, Caitlin si impunta, arrivando a fare la voce grossa con Wells e optando per sfruttare il poco tempo rimasto e trovare una cura.

Firestorm sente tutto, e decide di fuggire lontano dalla civiltà (50 km da Central City, capirai) per limitare i danni dell’esplosione. Quando finalmente agli Star Labs mettono insieme un possibile rimedio, Barry e Caitlin si recano velocissimamente sul posto: la cura però non funziona e la puntata si chiude con Firestorm che esplode in un fungo atomico. Niente lieto fine quindi per questa puntata, anche se sappiamo che la storia proseguirà direttamente nel prossimo episodio.

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Vi avevo però anticipato che l’episodio non era stato del tutto soddisfacente, e la spiegazione va ricercata nella sottotrama dedicata alle avventure amorose di Barry.

Tutta quella parte è un concentrato di cliché che mai mi sarei aspettato da una serie come The Flash, che finora difficilmente aveva sbagliato approccio. Si va dal triangolo amoroso Barry-Linda-Iris, con quest’ultima che si rende inconsapevolmente – ma per favore! – causa della rottura temporanea tra gli altri due, a Linda che inizia a mal sopportare le scuse e gli improvvisi dileguamenti di Barry, fino – udite udite – alla sconvolgente rivelazione che Barry potrebbe essere non del tutto in grado di controllare i propri poteri durante un rapporto sessuale. Avete presente quando – lo so, lo so, ma non è colpa mia se mi viene da citare Smallville ogni qual volta si parla di brutture cosmiche – Clark finalmente si mette con Lana ma non possono trombare perché lui, causa superforza, la trapanerebbe e ridurrebbe in pezzettini? Ecco, una cosa così, solo un po’ più fine.

Fortuna che l’altra sottotrama dell’episodio è enormemente più interessante: Joe non riesce a togliersi dalla testa che il professor Wells nasconda qualcosa, e chiede l’aiuto di un ignaro Cisco per tornare nella vecchia casa degli Allen e trovare qualche indizio sulla morte della madre di Barry. Tralasciando la milfona assatanata che apre loro la porta, i due riescono, dopo innumerevoli pipponi fantascientifici, a scoprire qualcosa, ossia tracce di sangue del secondo velocista presente quella notte in casa Allen, oltre ovviamente all’Anti-Flash.

Mentre Cisco, una volta scoperto che i sospetti di Joe riguardano Wells, difende quest’ultimo a spada tratta – anche arrampicandosi sugli specchi, del tipo: “Visto? Ho i risultati di un campione di sangue su due, e non è di Wells, che quindi è innocente”… e l’altro campione?! – la scoperta che i due fanno è ancora più sconvolgente, anche se per noi non del tutto inaspettata: l’altro velocista presente quella notte è proprio Barry, ma non il bambino che ha assistito alla scena, bensì la sua versione adulta e già dotata di superpoteri.

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Questo ovviamente, ma ne avevamo già avuto il sospetto vedendo Wells leggere articoli provenienti dal futuro, significa paradossi temporali in arrivo, e io che ne sono grandissimo fan dai tempi di Lost francamente non potrei essere più contento.

Riassumendo, un episodio riuscito a metà, e al quale darò 3 porcamiseria su 5. Sono fiducioso verso gli episodi che ci aspettano (sicuramente molto di più ora rispetto a quando ci hanno mostrato Grodd), ma la gestione della sottotrama amorosa è veramente imperdonabile, specie se arriva dopo le scene a dir poco perfette tra Barry e Caitlin nell’episodio scorso.

voto-3

Porcamiseria

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