The Flash2×06 Enter Zoom – 2×07 Gorilla Warfare

Fiducia e solitudine sono i temi di queste due puntate di The Flash, che si focalizzano sulla caduta dell’eroe scarlatto e sull’inizio della sua ripresa, tra gorilla, donne alate e tanti velocisti colorati da fare invidia ai Power Rangers. I am the fastest man alive, ma anche no Nel suo sesto episodio la serie ci racconta […]

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Fiducia e solitudine sono i temi di queste due puntate di The Flash, che si focalizzano sulla caduta dell’eroe scarlatto e sull’inizio della sua ripresa, tra gorilla, donne alate e tanti velocisti colorati da fare invidia ai Power Rangers.

the flash 2x07 enter zoom 2x08 gorilla warfare recensione

I am the fastest man alive, ma anche no

Nel suo sesto episodio la serie ci racconta come sono andate veramente le cose su Terra-2, descrivendo le azioni che hanno portato Harrison Wells ad attraversare una delle lacerazioni per raggiungere Terra-1 nel tentativo di trovare qualcuno per fermare Zoom. Il nero velocista, come avevamo intuito nell’episodio precedente, ha rapito la figlia di Wells, Jesse Quick, dopo che padre e figlia avevano avuto un aspro diverbio sulla moralità del primo.

Sulla Terra originale Barry tenta di convincere Doctor Light ad ingannare Zoom così da portarlo nel loro universo, dove è convinto di poterlo sconfiggere; Light finge di accettare ma grazie al suo potere dell’invisibilità (che chiaramente non ha utilizzato nella puntata scorsa per sfuggire a Flash) riesce a scappare dalla sua cella in quella che è sicuramente una delle fughe più stupide mai viste (thanks, Cisco).

Il giovane Allen decide di portare comunque avanti il suo piano approfittando della sosia di Light della Terra-1, Linda Park; Joe e il gruppo dello Star Labs non sembrano approvare il piano di Barry, chiedendogli, invano, una maggiore prudenza, mentre dalla sua parte si schierano invece Iris e Wells, convinti che Flash ce la possa fare.

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Il piano però non va a buon fine: Zoom sa già cosa l’aspetta e affronta il velocista scarlatto dimostrandogli che tra i due c’è un universo di differenza (ok, questa era brutta). Barry viene conciato per le feste a una velocità incredibile, trascinato da un capo all’altro della città e mostrato a Central City in tutta la sua debolezza.

Quando Zoom sta per ucciderlo, Cisco riesce a iniettare al nemico un siero ideato da Wells che ne riduce la velocità, anche se non abbastanza da impedirgli di fuggire. Ripresosi dalla batosta grazie al suo fattore di guarigione accelerato, Barry avverte con terrore di non sentire più le gambe…

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Buona parte del voto di questa puntata la fanno i dieci minuti finali, con l’arrivo di Zoom che funge da sveglia. Succede ben poco prima, quasi nulla che possa catturare un interesse vigile: abbiamo degli accenni e dei piccoli stimoli quando vediamo ad esempio Jesse Quick, qui nella versione figlia di Wells e che nel DC Universe è un’altra velocista non convenzionale (i suoi poteri derivano da una formula matematica ed è meno veloce di Flash).

La sua presenza è appena accennata così da dare un’imbeccata allo spettatore, anche quello che conosce meno i fumetti, ciononostante non basta per qualificare positivamente il resto della puntata, che, in un probabile tentativo maldestro di bilanciare la tensione del finale, smorza continuamente i toni delle parti che lo precedono.

Le notizie della Terra-2 tradiscono una natura leggera, aneddotica, inseriti più per solleticare che per reali scopi narrativi (sì, sto ancora immaginando Robert Queen che si cala da una fune nei panni di Arrow). Così come leggera è anche la parte sull’addestramento di Linda, che riesce almeno a strappare qualche risata prima di perdersi nell’ennesima rivelazione della propria identità da parte di Flash, che lo fa per dimostrarle la sua fiducia.

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E proprio la fiducia è il cardine dell’episodio, sia declinata nei confronti delle proprie capacità, sia intesa nei rapporti con gli altri: Barry è sicuro di poter sconfiggere Zoom, fomentato dalla fiducia dimostrata da Iris e Wells. Non si fidano invece (e fanno bene) Cisco, Joe e Caitlin, né dell’attuale forza di Barry né dello scienziato di Terra-2.

Poi abbiamo tutto il corredo di fiducie secondarie: Patty che vuole dire a Joe della sua relazione con Barry, Linda che non crede di riuscire nel piano, Jesse che non si fida del padre.

Zoom è il collante di questi nodi, la presenza pericolosa che arriva a fine puntata a sconvolgere gli equilibri: egli spezza (o prova a spezzare) con la sua macabra esposizione del trofeo, uno dei legami di fiducia più importanti di questa seconda stagione, quello tra Flash e Central City, tra la sua figura e la sicurezza della città. Probabilmente paga adesso la scelta degli sceneggiatori di tenere la minaccia rappresentata dal supervillain in forma abbastanza blanda per farla esplodere in maniera dirompente in questi pochi minuti. Adesso Zoom c’è, la sua esistenza è un pericolo ed è evidente a tutti; resta debole solo il movente, ancora piuttosto infantile nel suo “voglio essere il più veloce dei mondi”.

3.5

 

Attenti al gorilla! (cit.)

Gorilla Warfare, il secondo episodio di cui ci occupiamo, ha il non facile compito di narrare le conseguenze dell’attacco di Zoom sull’intera gang. Per farlo si appoggia ad un intreccio non proprio brillante, che riprende il personaggio di Grodd dalla prima stagione. Sopravvissuto a quanto accaduto nel ventunesimo episodio, il gorilla senziente ha intenzione di creare altri come lui e nel farlo, oltre a massacrare scienziati lanciandoli in home run, rapisce la bella Caitlin, l’unica a essere stata gentile con lui e che potrebbe aiutarlo a non rimanere forever alone.

Nel frattempo Barry deve affrontare l’ennesima crisi d’identità, ma quantomeno può farlo sulle proprie gambe (la sua invalidità è durata meno di un tweet intelligente in TL): grazie al suo fattore rigenerante è fisicamente rimesso, ma la sconfitta di Zoom è un pesante macigno sulle sue sicurezze, soprattutto perché l’ha reso debole agli occhi della città. In un incredibile lampo di genialità, Iris capisce che l’unico a poter aiutare Barry è nientepopodimeno che mister “Padre dell’anno dei multiversi”, Henry Allen, il quale torna dal campeggio per rassicurare il figlio sulle sue capacità e, insieme a Joe, convincerlo che Flash non è solo gambe e velocità, ma anche cervello.

Recuperato l’eroe, l’intera squadra riesce nell’impresa di salvare Caitilin da Grodd, grazie anche al prezioso aiuto di Wells-2, calato in modo quasi inquietante nel ruolo dell’Anti-Flash di terra-1; il gorilla viene spedito dall’altra parte dei portali in una zona completamente in mano ad altri primati intelligenti come lui, dove non potrà più nuocere agli umani e potrà vivere in compagnia.

Decisosi a rimanere in questa dimensione, Wells propone di chiudere tutte le frontiere lacerazioni e di lasciare aperta solo quella dello Star Labs, in maniera da intrappolare Zoom alla sua prossima visita e preparare così un contrattacco efficace.

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La necessità dell’altro è il filo conduttore di questo episodio un po’ sottotono: Grodd si sente solo nel suo dolore e come lui Barry dopo la sconfitta per mano di Zoom.

Per il primo viene trovata la soluzione (che si riaggancia così ai fumetti) di Gorilla City, dove potrà scorrazzare come meglio gli aggrada; per il nostro eroe invece viene recuperato il padre, le cui apparizioni normalmente lasciano il tempo che trovano. In questo caso la comunanza dei destini tra i due (la perdita di fiducia da parte di chi gli sta intorno) fornisce un buono spunto perché il padre possa essere d’aiuto al figlio. Certo, il fatto che le sue opinioni abbiano ancora una influenza ancora così vasta su Barry contrasta con la volontà di dargli un pugno supersonico dopo il repentino abbandono una volta fuori dal carcere. Il ritorno (temporaneo, non sia mai) di Henry Allen serve inoltre a fornire un pretesto alla paternità nascosta di Joe, di cui ancora poco sappiamo (e, per come è strutturata, poco ci interessa).

Immancabile lo spottone anche in questo episodio dell’imminente Legends of tomorrow, che costringe Cisco a stare con la bocca aperta per quasi metà episodio a causa delle sue previsioni su Kendra/Hawkgirl (che si avvereranno nel prossimo episodio, quello del crossover con Arrow). Sulla pesantezza di questo product placement invasivo è stato già detto, sia nel caso di Arrow, sia nel caso di The Flash.

Una nota a parte merita l’ennesimo crollo di Barry, mai così insicuro come in questa stagione (e nella prima stava ancora apprendendo…). Il fastidio deriva non tanto dal crollo in sé, lecito dopo una batosta bruciante come quella che gli ha inferto Zoom, quanto dalla gestione della cosa, che lo porta a commettere un’altra volta gli errori dei primi episodi di questa stagione: piangersi addosso, isolarsi, credere che nessuno possa comprendere il suo dolore. Ripetere questi passaggi non aiuta la psicologia del personaggio, il quale, sarà anche un ragazzino, ma ha i processi neuronali accelerati dalla Forza della Velocità.

2.5

 

Note per Nerd

  • L’intera puntata Gorilla Warfare sembra voler essere un omaggio ai film di King Kong (davvero dovevo scriverlo?)

Falle abbastanza evidenti:

Loro sanno sempre tutto!

Déjà vu

A grande richiesta:

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