Questa settimana The Flash torna alle origini, letteralmente, chiarendo ulteriormente gli eventi che hanno portato Eobard Thawne a uccidere la madre di Barry, e giocando ancora una volta con le linee temporali a discapito stavolta del povero Cisco.
Wibbily wobbly timey wimey…stuff
Alla fine dello scorso episodio un confuso Reverse-Flash era arrivato nella linea temporale di Terra-1. Non si trattava di un doppelgänger di un’altra dimensione ma dell’originale Thawne, proveniente da un punto della linea temporale in cui non è ancora stato eliminato dall’esistenza (ehi, nell’episodio c’è la spiegazione alla lavagna Doc Brown-style per chi vuole dettagli!). Il velocista giallo è alla ricerca della timeline corretta in cui trovare la sua nemesi, così da poterlo colpire nel passato ed eliminarlo una volta per tutte. In realtà ci troviamo all’interno di un grossissimo paradosso della predestinazione, per cui tutti gli sforzi del team Flash di alterare il futuro per modificare il passato sono inutili, giacché tutto va come deve andare (come dice il saggio Max Pezzali, oggi co-autore della sceneggiatura). Cisco grazie all’aiuto di Wells è riuscito a potenziare i suoi poteri tanto da riuscire a determinare cosa vedere nel futuro.
La famiglia West dal canto suo non se la passa meglio, con Francine sul letto di morte che spera di poter vedere, almeno per una prima e ultima volta, il suo ex marito e i suoi noiosi figli riuniti al suo capezzale. Stranamente sarà una sempre meno inutile Iris a dare il suo contributo perché ciò accada.
Ma, si sa, l’amore a Central City dura meno di un rosso pedonale, quindi grandi problemi in arrivo per (l’ormai ex) coppia Patty-Barry, che naufraga definitivamente(?) al rifiuto di lui di ammettere la propria doppia identità. Anche per Caitlin e Jay le cose non vanno meglio, tra la malattia dell’ex-velocista sempre più impellente e la ricerca del suo corrispettivo di Terra-1 che, in maniera inquietante, porta alla scoperta di Hunter Zolomon (si vedano le Note per l’approfondimento).
Colpa/o di fulmine
The Flash ha recepito l’espediente narrativo di centellinare le presenze dell’antagonista per rendere ancora più minacciosa la sua figura, ma purtroppo sembra avere portato all’estremo questa idea, chiarendo che Zoom ha questo nome perché per vederlo bisogna sforzarsi un bel po’. Enter the Zoom ha mostrato le capacità e le potenzialità di questo pericoloso villain; purtroppo, al di là di quell’unica apparizione, abbiamo ancora poco per valutare quello che, nei fatti, è il boss di fine livello di questa stagione. Insufficienti i suoi scambi con Wells, quasi scemata la sua minaccia ai protagonisti, ancora impegnati a capire come chiudere le lacerazioni dimensionali: è il riflesso di un elefante nel salotto di cui tutti parlano ma che in realtà è fuori in giardino.
Per compensare questa mancanza almeno questa volta si è puntato su un pezzo da novanta come Reverse-Flash, che fa sempre la sua degna figura anche a distanza di una stagione. L’uomo che parla con Federica-la-mano-amica-assassina Gideon mette un po’ di sale alla puntata, portandoci all’origine dei fatti per come la conosciamo: un inizio inevitabile, pena la dissoluzione temporale di Phoebe Cisco (un po’ raffazzonato come causa degli avvenimenti, ma tant’è). In tutto questo, a fare una figura barbina, ancora una volta perché tutti i pezzi del puzzle combacino, sono i protagonisti, nella fattispecie Barry e Cisco, i quali, una volta catturato Thawne, vanno praticamente a dargli il copione delle cose da fare in futuro. Come per l’episodio precedente, sarebbero stati apprezzati altri espedienti narrativi che non ledessero l’evoluzione dei personaggi, che stanno cominciando a sembrare più stupidi di Iris (ok, forse non lo penso davvero).
Il personaggio che in questa stagione sta però accusando più di tutti il colpo, e che in questa puntata è esploso in unico fragoroso grido “DELUSIONE”, è sicuramente Caitlin. La morte di Ronnie ha gettato il personaggio in un limbo di inutilità che ha cominciato ad assumere le fattezze del fastidio tanto che in questa puntata, in piena ricerca della prof.ssa McGee che rischia la vita, arriva a distrarre Barry per parlare della malattia di Jay. Stiamo assistendo a una vera e propria involuzione del personaggio, in un contesto in cui, bene o male, tutti gli altri protagonisti, anche secondari, vanno avanti (Cisco coi poteri, Wells con sua figlia, persino Iris con la sua famiglia). La scorsa volta ci ponevamo il dubbio sul ruolo di Jay negli eventi che si stanno delineando: ora che anche la sua storyline sta ri-assumendo una patina di interesse è lecito contro-domandarsi quale sia lo spazio di Caitlin al di là della funzione di love-interest del velocista di Terra-2.
La gestione delle coppie evidentemente non è la punta di diamante dello show CW, che fallisce miseramente anche nel tentativo di recuperare la raffazzonata fine del rapporto tra Barry e Patty. L’incredibile velocità con cui la Spivot aveva assunto la decisione di mollare Allen viene bilanciata da una gestione eccessivamente lenta in questo episodio. Barry, come accade sempre più spesso, fa la figura dell’imbecille: anzitutto perché è più bravo a tenersi stretto le persone piuttosto che la propria identità segreta, e poi perché accetta di perdere la donna che ama per un malfondato senso di protezione mentre è evidente a tutti che, tra coloro che conoscono l’identità di Flash, Patty è sicuramente quella che saprebbe cavarsela meglio in situazioni di pericolo.
Per fortuna c’è l’accoppiata Wells-Cisco a tenere su il morale: i loro scambi sono decisamente la cosa più azzeccata della puntata.
Tre porcamiseria per la presenza del Reverse-Flash e per la storyline principale che sottolinea dignitosamente il tema del sacrificio, declinato poi malamente nelle sottotrame secondarie. C’è bisogno di dare uno scossone a questa stagione che ha avuto più bassi che alti e che dovrebbe cominciare a riassestarsi prima degli eventi di chiusura.
Note
- L’interfaccia di Gideon è la stessa assunta dal suo omonimo in Legends of Tomorrow, per cui è lecito pensare che si tratti della medesima intelligenza artificiale.
- Nei fumetti, come l’omofonia suggerisce, Hunter Zolomon è l’alter ego di Zoom. Quanto sta accadendo ai protagonisti potrebbe quindi rientrare in una macchinazione ordita dal Jay Garrick di Terra-1 o si tratta semplicemente di un tentativo di distrazione da parte degli autori?
Per una fenomenologia:
Barry praticamente ha detto a tutti che è flash, mentre si ostina a non dirlo a Patty.
Barry fattelo dire: sei un minchione.#TheFlash— queen of thorns (@msbrows) January 28, 2016
Che giorno è oggi?
Io con questa storia delle linee temporali non sto capendo più una minchia ma okay. #TheFlash
— spacewalker. (@michela_1864) January 27, 2016
My name is Barry Allen and I am:
Barry Allen: scienziato forense, speedster, scansafiga. #TheFlash #SerialUpdate
— νιλα 🐞 (@La_Pampe) January 27, 2016
Se sono normali non le vogliamo:
Personaggio femminile intelligente e possibilmente interessante? Cacciamolo! #TheFlash #SerialUpdate
— Cadav_Erica🌙 (@Cadav_Erica) January 27, 2016
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