“In principio era la morte di Nora Allen“. Per The Flash è sempre stato un po’ questo il leitmotiv: anche se con una storia piuttosto dinamica e diversissime sotto-trame che portavano verso lidi inesplorati, gli spettatori hanno sempre tenuto a mente questo evento come un punto di partenza, tanto che lo stesso show ha messo in scena quella notte decisamente tante volte (un po’ come il cinema con l’omicidio dei Wayne, se non fosse che qui si tratta sempre della stessa serie). Ciò è sicuramente comprensibile data la crucialità dell’evento stesso, ma è innegabile una punta di delusione nell’assistere all’ultima scena dello scorso finale di stagione, che ha rappresentato almeno un centinaio di passi indietro per il protagonista; tuttavia, se da una parte c’è il disappunto, dall’altra c’è sicuramente grande curiosità, soprattutto da parte degli appassionati dei fumetti, perché quella scena sembra urlare a voce altissima solo una parola: FLASHPOINT, ossia un particolare albo della DC Comics che riscrive a tutti gli effetti la storia di Barry Allen e del multiverso. Ebbene, proprio questo è ciò che è accaduto nella premiere di questa terza stagione, che sembra partire con una grande tabula rasa che non influenzerà solo il Velocista Scarlatto, ma anche tutti gli altri personaggi principali.
Alive and well
Eccoli qui, i signori Allen, finalmente insieme: in un modo o nell’altro, la loro riunione è una delle uniche due certezze di questa puntata, dal momento che, con Flashpoint, è come se i due coniugi si siano ritrovati da qualche parte dopo il trapasso. A dir la verità, non sono poi così presenti in questo episodio, ma dalle poche scene che occupano emerge il carattere idilliaco e spensierato che nella nuova realtà caratterizza casa Allen; infatti, le parole “vivi e vegeti“, che Barry riferisce ai genitori durante l’uscita con Iris, valgono in realtà anche per il protagonista stesso, il quale non esita ad affermare più volte durante l’episodio che i tre mesi appena trascorsi sono stati il periodo più bello della sua vita. Purtroppo però si tratta di qualcosa di fittizio ed effimero, dal momento che la tranquillità quasi placida e “gelatinosa” della sua nuova vita non tarda a rivelarsi una specie di gabbia nociva dalla quale il ragazzo deve, seppur con molta fatica e tristezza, tirare fuori tutti.
Inutile dire che queste scene stile famiglia-da-pubblicità-progresso sono in netta contrapposizione con ciò che Barry vive al di fuori di casa sua, ossia il dover assistere da lontano alla vita monotona e infelice di quelli che fino a pochi mesi prima costituivano la sua famiglia: questo tema potrebbe essere paragonato, con le dovute differenze, a quello della storia raccontata da Neil Gaiman nel romanzo “Coraline“, nel quale allo stesso modo la protagonista si trova a vivere in un mondo alternativo che solo all’apparenza mette le pezze a tutte le crepe che erano presenti nella sua vita vera. Oppure, se non si vuole scomodare la letteratura, ci si può appellare più semplicemente al caro vecchio proverbio che recita: “Chi lascia la via vecchia per la nuova sa ciò che lascia ma non ciò che trova“, il quale potrebbe quasi essere utilizzato come deterrente per tutti quei personaggi sprovveduti che si divertono ad incasinare la linea temporale.
Some people are just meant to be in your life
Ci sono tuttavia cose che neanche la Forza della Velocità e i viaggi nel tempo possono cambiare e, nonostante in senso lato si potrebbe citare nuovamente Henry e Nora, sicuramente l’esempio più emblematico sono i praticamente “promessi sposi” West-Allen. Di solito, una storia come la loro potrebbe risultare troppo sdolcinata e surreale per qualunque show che si voglia prendere sul serio, ma stranamente in questo caso lo spettatore stesso prova sentimenti di giustizia e appagamento in ogni scena che rappresenta il legame tra questi due personaggi così uniti e leali l’uno con l’altra.
Proprio per questo, ci sentiamo un po’ tutti vicini a Barry nei momenti in cui interagisce con l’Iris West di Flashpoint, poiché riusciamo a percepire una distanza enorme che sembra quasi sbagliata, per quanto scontato consideriamo il rapporto fraterno e sentimentale tra i due. Nonostante ciò, una vicinanza c’è, proprio per rendere omaggio a questa storia d’amore che va oltre i confini spazio-temporali: vivendo un déjà-vu della seconda stagione, assistiamo alla presa di coscienza da parte della donna di un qualcosa di inspiegabile e profondo che la lega indissolubilmente a quel ragazzo un po’ nerd e impacciato. Entrambi, nel momento in cui si incontrano e vengono scoperte le carte in tavola, riacquistano quella completezza che l’universo alternativo aveva negato loro e per l’ennesima volta saranno le parole dell’amata a fare di Barry l’eroe che è destinato ad essere.
Side effects
Al di là dei due macro-temi già affrontati, la più grande peculiarità di questo episodio rivoluzionario è sicuramente la stessa caratteristica che rese così popolare l’albo fumettistico, ossia la presenza di diversi effetti collaterali nel nuovo universo. Adesso, bisogna premettere che gli autori si sono forse concessi il lusso di giocare un po’ troppo di fantasia, regalando al loro pubblico delle scene sicuramente divertenti, ma allo stesso tempo piuttosto banali e incoerenti.
A partire dall’assurdità della nuova vita di Cisco, miliardario della città e nuovo presidente degli ex-Star Labs, per arrivare alla improbabile addiction da alcolici che caratterizza il sempre integro e onesto Joe West, con una menzione di disonore al fallimento di Caitlin, che si ritrova catapultata via dal ruolo di geniale scienziata per lavorare come oftalmologo per bambini. Onestamente, davvero i destini dei due cervelloni di Central City dipendevano così tanto dalla morte di Nora Allen e dalla vita travagliata di suo figlio? Vada per la storia di Joe, che comunque potrebbe aver risentito dell’assenza del figliastro, ma i cambiamenti della carriera dei due amici sembrano volti solo a rendere delle macchiette i due personaggi, che fortunatamente mantengono intatte le proprie inclinazioni caratteriali.
In questa improbabile realtà, la storyline di Wally West risulta, tra quelle minori, l’unica veramente degna di nota e di ammirazione: l’assaggio di Kid Flash che ci viene dato è molto allettante e ben contestualizzato, con l’ulteriore pregio di mettere in risalto un lato particolarmente infantile e immaturo del neo-velocista, che vuole fare tutto per conto suo senza dover competere con nessuno. A proposito di competizione, vediamo i due eroi alle prese con il villain della settimana, ossia l’ennesimo speedster megalomane che risulta però insipido e banale, con la sola utilità di far uscire il primo Flash allo scoperto… bah.
Date queste incongruenze non possiamo che accogliere con sollievo la scelta finale degli autori di concludere la trasferta nella realtà alternativa e risistemare la linea temporale attraverso la figura di Eobard Thawne, che svolge in questa puntata il ruolo di anti-mentore ma anche di vittima rispetto a Barry. Ciò ovviamente apre comunque mille orizzonti, sia perché il nemico storico di Flash si trova di nuovo in vita e a piede libero, sia perché gli effetti collaterali della realtà alternativa sembrano aver portato a dei risvolti anche nella linea del tempo “originale”, disgregando la famiglia West (non sarà mica per colpa dell’altro Thawne della serie?). Proprio per queste potenziali nuove trame, e per l’introduzione nella scena post-credits di un inquietante antagonista direttamente dalla carta stampata, è il caso di elogiare gli aspetti positivi e in un certo senso i progressi visibili in questa premiere di The Flash, chiudendo piuttosto un occhio sulle comunque presenti incongruenze e banalità e di fatto promuovendola con un voto di 3,5 porcamiseria.
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#TheFlash mi ero ripromessa di mollarlo, ma poi Cisco con gli occhiali e i capelli da damerino é apparso #SerialUpdate
— ⚪🖤 Chiara ⚪🖤 (@Chiara_Calime) October 7, 2016
E anche oggi Barry fa una cosa buona domani.#TheFlash 3×01
— 🌹 (@_inHogwarts_) October 7, 2016
"My money needs me"
Cisco AHAHAHAHAHAHAH e anche lui va aggiunto alla lista delle cose troppo strane #TheFlash— The impossible girl (@ilnasodiVoldy) October 6, 2016
Barry non ha ancora capito come funzionano le linee temporali mi sa #TheFlash
— Ειρήνη (@darrengoni) October 6, 2016
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