His Dark Materials1×01 Lyra’s Jordan – 1×02 The Idea of North

Series Premiere La giovane Lyra e il suo daimon Pantalaimon iniziano il loro lungo viaggio alla scoperta di un mondo in cui anche lo spettatore, pian piano, viene introdotto: è l'inizio di un fantasy che promette bene anche in TV.

7.8

Lo scorso 3 novembre ha finalmente debuttato, dopo una spasmodica attesa che ha fomentato l’hype dei numerosi fan, la serie TV tratta dall’omonima trilogia best-seller fantasy His Dark Materials. Forte del successo dell’opera letteraria firmata da Philip Pullman, lo show fin dai primi trailer ha acceso il desiderio tanto dei conoscitori quanto dei neofiti e non poteva essere diversamente considerando l’imponente mole di forze (produttive) che si sono mosse per realizzarlo.

A partire dal cast, che vede tra i protagonisti James McAvoyJames Cosmo, Ruth Wilson e, su tutti, Dafne Keen, già interprete della giovane X-23 nel fortunato Logan e qui impegnata nei panni del personaggio principale, a fianco del vero padre dell’attrice, Will Keen, nei panni di Padre MacPhail. Ancora più impressionante la portata degli studios coinvolti: se a trasmettere la serie per gli Stati Uniti è l’ormai garanzia di qualità HBO, la produzione è stata invece affidata agli studi della BBC, che non sono da meno in quanto a pregevolezza della fattura, alla Bad Wolf (che dovrebbe far suonare ben più di un campanello ai lettori whovian), alla New Line Cinema, il cui successo principale è sicuramente la trilogia de Il Signore degli Anelli, e infine alla Scholastic, casa editrice statunitense che ha portato negli States la saga di Harry Potter.

Si parla insomma di gente abituata a far colazione con orchi, elfi e maghi e il risultato, almeno dai primi due episodi, sembra dar credito e merito a questa scelta. Fin da subito, infatti, veniamo trasportati in questo mondo, simile al nostro ma di cui impariamo le regole in maniera sapientemente centellinata. La prima e più importante ci viene anticipata didascalicamente: in questo universo, l’anima di ogni essere umano si presenta con le fattezze fisiche di un animale, che accompagna costantemente il proprio “corrispettivo”. Con filosofiche rimembranze greche questi animali vengono chiamati daimon, e sono destinati a mutare continuamente forma fino a quando il proprio umano non ha raggiunto la maturità: solo allora assumeranno una forma animale definitiva.

Impariamo a conoscere così i vari personaggi e scorgiamo letteralmente le loro anime, con cui interagiscono. Scopriamo che non sono animali da compagnia, ma veri e propri consiglieri, in un continuo confronto con sé stessi che però si svolge all’esterno del proprio corpo. Lyra è la protagonista di questa storia, al centro di un destino profetico che la porterà lontana dal Jordan College in cui la storia prende avvio. Proprio la vita della ragazzina all’interno dell’oxfordiana struttura è il focus del pilot, che, nella più tradizionale delle impostazioni, funge da pretesto per introdurre i personaggi e l’universo in cui si muovono.

L’atmosfera è smaccatamente fantasy fin dalle prime inquadrature, lontana però dalla bucolica bellezza delle storie tolkeniane, e più vicina a tinte steampunk, creando un sottile ma piacevole ossimoro in cui la natura dei daimon fa da contraltare alla tecnica vaporosa dell’uomo. Già dal secondo episodio, però, scopriamo che in realtà questo è solo uno dei vari universi e che l’attività di censura e controllo del Magisterium ha molti lati oscuri. Proprio questa puntata spinge pesantemente sull’acceleratore, condensando nell’ora di minutaggio diverse rivelazioni essenziali, tra cui la paternità di Lord Asriel, i progetti e la gerarchia degli Ingoiatori e la natura del rapporto tra daimon e umani. Si tratta di rivelazioni che, ovviamente, non lasciano un secondo alla distrazione, ma che avvengono principalmente in assenza di azione.

Finora infatti la serie si è riservata, nelle due ore di messa in onda, pochi spazi per scene più movimentate, preferendo sbilanciare il tutto sul versante narrativo e limitando a qualche momento la parte action. È una scelta precisa e portata avanti con buona fattura, ma è giusto che chi si aspettasse un esordio ben più dinamico sia cosciente che dovrà aspettare. Quanto ai personaggi, al di là del casting che, in maniera non scontata, risulta comunque azzeccato, essi vengono tratteggiati tridimensionalmente, anche quando lo spazio da dedicargli è poco: se infatti Lyra e Pantalaimon (il suo tenerissimo daimon) sono quasi onnipresenti all’interno delle scene, i diversi protagonisti dell’opera vengono adeguatamente introdotti (da Asriel, di cui si perdono velocemente le tracce, al Maestro, diviso tra dovere morale e desiderio intellettuale).

Così avviene anche per i gyziani, la cui storia è destinata ad incrociarsi con quella di Lyra, e con Marisa Coulter, i cui preziosi dettagli della caratterizzazione vengono snocciolati attraverso il suo ambiguo e inquietante rapporto col proprio daimon, cui usa violenza, rivelando anche una tendenza all’autolesionismo. Per il resto, pur adagiandosi su una struttura narrativa classica e per la televisione e per il fantasyHis Dark Materials riesce comunque a coinvolgere in queste prime puntate l’attenzione dello spettatore, dosando mistero, fantasy e fisiologica introduzione alla mitologia, iniziando a dipingere a pennellate nette i primi livelli di un affresco tanto enorme quanto affascinante.

Ah, tema e titoli di testa, neanche a dirlo, epici.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.8/10

Summary

Al netto delle fisiologiche lungaggini da pilot e introduzione di un universo complesso, His Dark Materials riesce a coinvolgere lo spettatore con una narrazione efficace a livello sia visivo che contenutistico. Personaggi ben interpretati e caratterizzati aprono le porte di un mondo in cui viene la tentazione di perdersi nei prossimi episodi.

Porcamiseria

7.8

Al netto delle fisiologiche lungaggini da pilot e introduzione di un universo complesso, His Dark Materials riesce a coinvolgere lo spettatore con una narrazione efficace a livello sia visivo che contenutistico. Personaggi ben interpretati e caratterizzati aprono le porte di un mondo in cui viene la tentazione di perdersi nei prossimi episodi.

Storia 7.5 Tecnica 8 Emozione 8
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