How to Get Away with Murder5×12 We Know Everything

Mentre Bonnie trova un modo per alleviare il senso di colpa, Annalise accetta di aiutare Gabriel con riluttanza, ignara della minaccia che incombe su tutti loro.

7.2

Se con Be The Martyr avevamo avuto la conferma dei sospetti di Nate sulle azioni del procuratore e assistito a un sempre maggiore coinvolgimento di Gabriel in questa storyline, il nuovo episodio di How to Get Away with Murder si pone in continuità con il precedente, approfondendo questi spunti e portandoli in una direzione sempre più oscura e ignota.

Riprendendo la conclusione dello scorso episodio, in We Know Everything scopriamo con stupore che il reato per cui è stato arrestato Gabriel risale a cinque anni fa e non ha alcun collegamento con quanto accaduto di recente nella serie; il passato burrascoso del ragazzo diventa quindi il pretesto per avvicinarlo ulteriormente alla Keating, che egli stesso sceglie come avvocato. Più che la parte legal della trama verticale, trattata in modo sbrigativo e con poca chiarezza, è proprio questa imprevista alleanza ad attirare l’attenzione; un Gabriel che, nonostante per il momento scelga di mettere da parte i sospetti in seguito alla scoperta delle videocamere con cui Frank lo teneva d’occhio e aiutare Annalise per ripagarla della vittoria in tribunale, rimane comunque una grande minaccia per la protagonista e il suo team.

Why don’t you get a knife? Cut me open, bleed me dry. That’s what you all want, right? ‘Cause I’m not the one killing people around here. I just clean up the mess.

Subito dopo aver scoperto che l’unica prova del legame tra il procuratore e la Governatrice Birkhead testimonierebbe anche il suo tentativo di adottare Wes, Annalise riassume con queste parole cinque stagioni e mezzo di How to Get Away with Murder, mentre Nate, Bonnie e Frank guardano ancora una volta a lei aspettandosi il suo aiuto. In realtà, si deve riconoscere a Nate di aver saputo gestire con intelligenza la situazione, perseguendo autonomamente e ostinatamente la propria pista: alla fine la determinazione paga, e il detective si ritaglia nell’episodio quel poco di spazio che gli basta per vedere confermati i suoi sospetti e manipolare le indagini a suo piacimento, facendo trovare il corpo di Miller.

Più minutaggio è quello dedicato a Bonnie che cerca, come Nate, di alleviare il proprio senso di colpa ma in modo diverso, ossia stando accanto alla madre del procuratore e offrendole il suo sostegno. Forte di una storyline che la tocca da vicino, il personaggio di Liza Weil è forse il più brillante di questi ultimi episodi, grazie a un’introspezione che si prende il suo tempo per scavare nel profondo e permette al pubblico di empatizzare con Bonnie, come probabilmente non aveva mai fatto prima.

Per una volta innocenti, i Keating 5 continuano a stare in disparte, vivendo la situazione dall’esterno e dedicandosi alla soluzione degli imprevisti minori, che sia rovistando nella casella di posta elettronica di Gabriel alla ricerca di qualcosa da insabbiare per far cadere le accuse o intimidendo Tegan per spingerla a troncare i suoi rapporti con l’FBI. Tuttavia, i giovani non avevano fatto i conti né con Emmett, che indispettito dalla mail anonima arrivata alla sua dipendente vuole andare più a fondo, né con la mamma di Connor, la quale – nel diventare il pretesto per il classico plot twist di fine episodio – ci strappa anche un sorriso. L’unica a distinguersi dagli altri ragazzi, non sappiamo ancora giudicare se nel bene o nel male, è Michaela che, sorpresa dalla serietà con cui Gabriel sembra aver preso la loro tresca, comincia a prendere di nuovo in considerazione i suoi sentimenti per il ragazzo.

C’è tuttavia un’altra minaccia che incombe sui personaggi principali e che tutti sembrano sottovalutare: l’agente Claire Telesco sta seguendo un’indagine che va ben oltre la scomparsa – anzi, a questo punto possiamo parlare di omicidio – del procuratore Miller e scava nel passato fino ad arrivare alle scene d’apertura della serie (appunto, al falò Bonfire – che ha fatto da alibi ai Keating 5 per l’omicidio di Sam nella prima stagione). Ancora una volta qualcuno non si lascia ingannare dal complicato puzzle messo su da Annalise e cerca un collegamento tra tutti i crimini che, in un modo o nell’altro, sembrano avere a che fare con lei o le persone che le gravitano intorno. Eppure, se finora tutto è filato liscio, di fronte a una tabella che mette nero su bianco questo intreccio di delitti e false piste e un’agente dell’FBI che sembra saperne una più del diavolo, anche noi spettatori siamo portati a temere che i personaggi si siano spinti troppo oltre e che questa volta non tutti riusciranno a farla franca.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7.2/10

Summary

Una trama verticale trattata con superficialità, ma dagli effetti interessanti, fa da colonna portante a un episodio che complica ulteriormente le carte in tavola introducendo un’altra minaccia per i personaggi principali, che stavolta rischiano di non riuscire a farla franca con i propri delitti.

Porcamiseria

7.2

Una trama verticale trattata con superficialità, ma dagli effetti interessanti, fa da colonna portante a un episodio che complica ulteriormente le carte in tavola introducendo un'altra minaccia per i personaggi principali, che stavolta rischiano di non riuscire a farla franca con i propri delitti.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 7.5
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