How to Get Away with Murder6×02 Vivian’s Here

Un arrivo inaspettato rappresenta una minaccia per Annalise e il suo team. Mentre Michaela va alla ricerca delle proprie origini, Connor si scontra con una nuova sfida.

7.3

Il tempo stringe per How to Get Away with Murder e, nonostante l’ottimo risultato raggiunto dalla season première con il suo ritmo cauto e con un’attenzione rivolta più alla psicologia dei personaggi che agli intrecci della trama, non ci si può concedere di rimandare più di tanto la trattazione delle storyline rimaste in sospeso. Proprio per questo con Vivian’s Here la serie torna sui binari abituali, unendo alcuni focus introspettivi a una ben più evidente intenzione di ricordarci dove eravamo rimasti per poi portare avanti con decisione la trama orizzontale e i molteplici subplot che ne dipendono.

È emblematico, a questo proposito, il fatto che quasi tutti i personaggi si ritagliano il proprio spazio nel corso dell’episodio; certo, un senso di disorientamento per il condensato susseguirsi di scene e dinamiche diverse è inevitabile, ma per il momento non si fatica a comprenderne i motivi e accettarlo.

Il fulcro attorno al quale ruota l’episodio è, come chiarito dal titolo, l’arrivo in città di Vivian Maddox. Una minaccia da non sottovalutare per tutto il team della Keating, ovviamente, ma le cui intenzioni restano oscure: la sua caratterizzazione viene soltanto accennata, presentando una donna fiera e tormentata e una madre apprensiva quanto basta, ma la sua presenza è più che sufficiente ad avere un impatto significativo su almeno due personaggi, quelli a lei più collegati.

Da un lato, non ci sorprende di certo l’incontro-scontro con Annalise, la quale cerca da subito un pretesto qualunque per rispedire l’ex moglie del defunto marito da dove è venuta, eppure rimaniamo spiazzati e commossi quando vediamo le due donne ritrovarsi nello stesso triste racconto di una storia d’amore nata dalla debolezza e dal disperato desiderio di trovare in quella buon anima di Sam Keating una persona che desse loro l’importanza e la sicurezza che non sentivano di avere. Un confronto intenso e ben contestualizzato che ha il merito di mostrarci i parallelismi tra i due personaggi, ma che difficilmente andrà oltre il semplice momento di condivisione dando inizio a una tregua.

Avevo bisogno che lui mi vedesse per far sì che io contassi qualcosa. E ora guardaci… due sorelle nere a raccontare la stessa storia, a dare il meglio di sé a un uomo che ci vedeva in un mondo che non lo faceva.

Più inaspettate, invece, sono le scene tra Vivian e il figlio Gabriel: il ragazzo è infatti poco incline a convenevoli e abbracci materni e preferisce piuttosto prendersela con lei per delle colpe che non ha, in dialoghi un po’ forzati che rendono sempre più difficile inquadrare il nuovo studente e giudicarne l’utilità nell’economia della serie. Possiamo però giustificare questi attriti come presagio a quanto avverrà nei minuti finali dell’episodio, in cui la scoperta da parte di Vivian che Gabriel potrebbe essere responsabile dell’overdose dell’ex compagno lascia le porte aperte a qualunque svolta in questo complicato rapporto tra madre e figlio.

Nel frattempo, How to Get Away with Murder approfitta di questo episodio anche per rispolverare la parte legal, che vede Connor – e, in minima parte, Asher – alle prese con il caso di un bambino messicano fermato al confine dall’ICE e separato da sua madre. Ancora una volta le abilità forensi del giovane Walsh vengono messe alla prova e questo focus monopolizza gran parte della puntata fino all’udienza e all’amara vittoria che lo studente porta a casa. Tuttavia, questa trama verticale non appesantisce il ritmo e anzi, promette ulteriori sviluppi dal momento in cui Connor è determinato ad occuparsi del caso finché non riuscirà a ricongiungere il bambino con la madre.

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Altra protagonista di Vivian’s Here non può che essere, alla luce della conclusione dello scorso episodio, Michaela, la cui iniziale rabbia nei confronti di Annalise si trasforma, una volta scoperto che stranamente la donna non aveva nulla da nascondere e non conosceva davvero il suo padre biologico, in una ancora più ostinata determinazione a conoscere quest’uomo. La tensione che caratterizza il viaggio di prigione in prigione della giovane non può che far presa sugli spettatori, anch’essi curiosi di saperne di più su questa misteriosa figura e per questo delusi di fronte alla scoperta che l’uomo è morto due anni prima.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: a cosa è servito forzare il personaggio con questo desiderio improvviso di conoscere un padre che ha sempre considerato un assassino, se poi la questione è stata liquidata in un episodio? Probabilmente non è finita qui, come sembra suggerirci la scena finale, e noi speriamo vivamente che sia così, anche se resta il merito di aver dato a Michaela un po’ di spazio da non dover spartire con Gabriel e la loro evitabile frequentazione.

Con gran parte del minutaggio riservata a queste trame, alcuni personaggi restano necessariamente sullo sfondo: è il caso di Bonnie e Nate, o anche di Tegan che, nonostante l’importanza assunta negli ultimi tempi, si limita a fare da traduttrice a Connor, servendo marginalmente la sua causa proprio come Asher, che continua a ricoprire il ruolo di macchietta che ormai ha fatto proprio dalla scorsa stagione.

Non si può però dire lo stesso di Frank, l’unico a cui sembra importare qualcosa della scomparsa di Laurel. Grazie alle sue indagini sulla chiave trovata nel suo appartamento il cliffhanger con cui si era concluso lo scorso season finale assume maggiore rilevanza e solidità: che la ragazza sia diventata – o sia sempre stata – la vera minaccia da cui Annalise e il suo gruppo devono guardarsi? La serie stessa sembra ora puntare in questa direzione – d’altronde il cognome è sempre quello – stuzzicando la nostra curiosità, e noi non possiamo che metterci in attesa dei prossimi colpi di scena.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

Ritrovando un buon equilibrio tra introspezione dei personaggi e avanzamento della trama, How to Get Away with Murder offre un episodio che intrattiene e incuriosisce con nuove storie e nuove domande.

Porcamiseria

7.3

Ritrovando un buon equilibrio tra introspezione dei personaggi e avanzamento della trama, How to Get Away with Murder offre un episodio che intrattiene e incuriosisce con nuove storie e nuove domande.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 8
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