How to Get Away with Murder6×03 Do You Think I’m a Bad Man?

Nessuno in How to Get Away with Murder intende scendere a compromessi: da Vivian e i suoi sospetti su Annalise, passando per Michaela e le indagini sul padre biologico, fino a Frank e la ricerca di Laurel.

7.3

In How to Get Away with Murder la carne al fuoco è tanta, i segreti dissotterrati non abbastanza, e l’impegno ad affrontare i temi caldi dell’attualità americana è sempre più palese, dopo un secondo episodio di stagione dedicato al dramma dell’immigrazione e dei rastrellamenti dell’ICE. I piani narrativi che si intersecano a più riprese sono almeno due, in una matassa ancora sufficientemente chiara, ma in cui è facile imbrogliarsi.

Michaela ha gran parte dello screentime dell’episodio – finalmente tocca a lei, dopo lo spazio sottratto prima da Wes e poi da Laurel e il caso Antares – con il pensiero del padre scomparso che non smette di tormentarla, nonostante l’amara scoperta della sua morte. La sua storyline e quella di Vivian e Gabriel si intrecciano in un interessante meccanismo di causa-effetto: vedere prima Gabriel e poi la ragazza che lo frequenta così appassionati al caso di Brandi Green sono per Vivian motivo di orgoglio, laddove è il figlio in primo piano, o di sospetto, quando si tratta di Michaela.

I dubbi avanzati sul coinvolgimento di Michaela nella morte di Sam sono ovviamente fondati – ma questo lo sappiamo noi – mentre ad essere meno solida è la motivazione del sospetto. Vivian non è certamente un’esperta di diritto, e suona molto strano che lei abbia trovato un collegamento concettuale tra l’assassinio di Sam e l’opzione di wrongful death lawsuit avanzata da Michaela, quando persino la stessa studentessa ha dovuto chiedere lumi ad Annalise per giungere alla felice quanto intricata conclusione.

Nel trattare Gabriel, Vivian è ampiamente indulgente anche a fronte della confessione del figlio, anzi rincara la dose contro Annalise porgendogli le cassette delle sedute di coppia dei Keating – tassello fondamentale per il colpo di scena sul padre di Michaela. Non sappiamo dove le abbia trovate né come le abbia reperite, un piccolo – si spera temporaneo – buco di trama, necessario per far uscire la narrazione da un vicolo cieco. Forse i rapporti di fiducia tra madre e figlio si sono incrinati, visto come Gabriel preferisce contattare Michaela invece di mantenere segreta per sé questa violazione di privacy, ma soprattutto appare sempre più evidente come l’FBI stia annaspando nella Operazione Bonfire. Vivian sembra l’ultima risorsa, ma le sue mosse sono tanto pericolose quanto prevedibili.

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Altrove si cerca di dare un senso sia alla sparizione di Laurel che a Bonnie, con ulteriori strascichi del caso Miller / Lahey Senior. Più piani narrativi si intrecciano grazie all’ingresso in C&G di Bonnie, complice di Nate nel sospetto verso Tegan, con sviluppi su un fronte ancora inesplorato che attendiamo spasmodicamente. Frank fa passi avanti ritrovando il nascondiglio di Laurel e Christopher, ma anche qui la scrittura commette un passo falso rendendo piuttosto erratico l’atteggiamento del tassista corrotto.

How to Get Away with Murder tiene il piede sull’acceleratore senza ingolfare troppo il proprio motore narrativo. A tratti la sospensione dell’incredulità per quello che succede sullo schermo diventa insostenibile, ma la serie ci ha abituati a ben altro in momenti certamente peggiori. A coronare un’interessante – finora – nuova annata, i flashforward continuano a cullare le nostre aspettative, dosano i contenuti e puntano più sull’impatto emozionale dell’arresto degli studenti che sul mistero della futura morte di Annalise. E se le regole per un delitto perfetto non valessero più?

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

How to Get Away with Murder preme sull’acceleratore, sapendo comunque dosare la quantità di rivelazioni dispensate per ognuno dei propri misteri. Qualche falla nella narrazione rende l’episodio a tratti indigesto, ma la storia di Brandi Green riesce comunque a emozionarci.

Porcamiseria

7.3

How to Get Away with Murder preme sull'acceleratore, sapendo comunque dosare la quantità di rivelazioni dispensate per ognuno dei propri misteri. Qualche falla nella narrazione rende l'episodio a tratti indigesto, ma la storia di Brandi Green riesce comunque a emozionarci.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 8
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