How to Get Away with Murder6×08 I Want to Be Free

How to Get Away with Murder insiste ancora una volta sul processo per l'omicidio di Lahey Sr. e sulle fragilità dei Keating 5, guardando a un passato che si fa sempre più pesante e pericoloso.

7.3

A un passo dal mid-season finale e dalle rivelazioni che questo promette, How to Get Away with Murder comincia a chiudere qualche capitolo aperto da fin troppo tempo, per poter proseguire con la trama orizzontale della stagione liberandosi di alcuni pesi e aggiungendo invece nuovi dettagli che la rendano più complessa e imprevedibile. Si dice che a volte per andare avanti è necessario tornare indietro e How to Get Away with Murder, da qualche episodio, dimostra di aver imparato bene questa lezione: i sensi di colpa dei ragazzi tornano a tormentarli sempre più frequentemente, mentre verità a lungo taciute premono con insistenza per rivelarsi.

Difatti, l’episodio si focalizza sulla risoluzione del caso dell’omicidio di Lahey Sr., dopo che Nate ha deciso di rischiare tutto e portare in aula la governatrice Birkhead. Che le ostinate e vane indagini dell’ex poliziotto fossero una delle debolezze costanti nella nuova stagione lo abbiamo ribadito più volte, e non possiamo quindi che apprezzare la loro conclusione; tuttavia, il processo in sé è piuttosto confuso, soprattutto dal momento che risulta difficile ricordare tutti i dettagli riguardo questo caso, mentre incuriosiscono i contorti tentativi da parte di Annalise e Frank di sabotare l’azione legale di Bonnie, che andrebbe a riaprire un capitolo che, per il suo stesso bene, sarebbe meglio lasciar chiuso.

Bonnie è infatti la vera protagonista del processo: prima compagna di Miller, adesso è pronta – o almeno così vorrebbe far credere a tutti – ad accusarlo pubblicamente per la complicità nell’omicidio di Lahey Sr. e dimostrare così l’implicazione della Governatrice, senza sapere che in realtà l’uomo aveva addirittura tentato di prevenire la morte del detenuto. A tenere alto il nostro coinvolgimento è quindi il rischio che la donna venga a sapere la verità e rimanga distrutta dalla disperazione e i sensi di colpa; alcuni colpi di scena, come l’incidente, renderanno ancora più intenso un climax che culminerà con l’improvvisa ma necessaria rivelazione della bugia di Annalise e Frank, abbattendo ogni certezza sul futuro della Winterbottom e del suo rapporto con i due.

L’implacabile grinta in tribunale di Tegan ci ricorda tanto quella di Annalise

Piacevole coprotagonista è invece Tegan, che subentra a Bonnie – esonerata per un conflitto d’interesse – in qualità di avvocato e si dimostra ancora una volta uno dei personaggi secondari costruiti meglio, con la sua implacabile grinta in tribunale, che tanto ci ricorda quella di Annalise e che Amirah Vann porta in scena egregiamente. Lo stesso non si può invece dire di Nate, il quale, nonostante sia il motore dell’intera storyline, rimane sullo sfondo a ripetere le solite tre battute che ormai fanno parte del suo copione: non che sia mai stato un personaggio particolarmente interessante, ma alla luce dell’importanza data a questa vicenda sarebbe stato opportuno quantomeno donargli un po’ di tridimensionalità.

Non meno importante del processo è, nonostante l’apparenza, l’ultima prova prima della laurea cui Annalise sottopone i propri studenti. Sentire la protagonista proporre un caso giudiziario che coinvolge Biancaneve e i Sette Nani ci lascia infatti alquanto increduli, sebbene consapevoli che ci debba essere qualcosa di più sotto: in questo How to Get Away with Murder non delude, approfittando di questo paradossale esame per istituire diversi parallelismi con il passato tramite le strategie difensive elaborate dai Keating 5. Sappiamo bene infatti come l’accusa di concorso in omicidio e la presenza di un informatore con accordo di immunità tocchino da vicino le loro coscienze; inoltre, la cinica proposta di Connor di difendere l’imputata sostenendo che i nani debbano prendersi le proprie responsabilità è chiaramente frutto dei suoi sensi di colpa in merito all’omicidio di Sam, dei quali non è mai riuscito a liberarsi.

Ancora una volta le fragilità degli studenti vengono messe a nudo e se da una parte ciò non è mai un male, dall’altra questi focus sono penalizzati da una certa ripetitività

A rivangare il passato pensa anche Oliver, ormai macchiettistico nel ruolo di supporto morale degli altri ragazzi, come dimostra la scena dei cuccioli di cane, alquanto fuori luogo. Michaela, dal canto suo, ripensa agli anni trascorsi per motivi diversi: non sono tanto i sensi di colpa a tormentarla, quanto la paura – insinuatasi in seguito a meschine osservazioni da parte di un rancoroso Gabriel – di essersi solo illusa di essere quella donna indipendente e avviata in un percorso verso il successo e l’autorealizzazione che credeva di incarnare. Ancora una volta le fragilità degli studenti vengono messe a nudo e se da una parte ciò non è mai un male, dall’altra questi focus sono penalizzati da una certa ripetitività. A proposito di Michaela, è interessante un dettaglio in una scena con Asher, in cui proprio mentre lei sta per menzionare l’omicidio di Sam, lui la interrompe con un bacio: il ragazzo nasconde forse qualcosa, dato che solitamente è il primo a fare battute in riferimento all’accaduto?

Infine, questa puntata segna anche un avanzamento significativo nei flashforward, anch’essi strettamente legati al caso di Biancaneve e della Matrigna, che Annalise rivela aver finto la propria morte, proprio come pensa di fare lei. Il montaggio finale sembra suggerirci che il grande interrogativo della stagione, ossia la verità dietro il cliffhanger della season première, sia in realtà basato su una messinscena e che la donna si sia finalmente concessa una fuga dall’FBI e dal groviglio di bugie e crimini attorcigliatosi negli anni: ma possiamo davvero credere che How to Get Away with Murder riveli una verità del genere così presto, senza nemmeno aspettare il mid-season finale?

Le risposte potrebbero non arrivare presto, ma intanto I Want to Be Free assolve in modo convincente il compito di traghettarci verso l’imminente finale di metà stagione. Speriamo che esso non vanifichi il discreto andamento della sesta stagione finora, che è comunque riuscita a rimediare a scelte opinabili con un buon ritmo e la buona costruzione di alcune storyline.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

La strada verso il mid-season finale viene preparata con un episodio in cui il passato riemerge in diverse forme per i diversi personaggi. Un interessante climax rimedia ad alcune debolezze nella trama verticale, in particolare riguardanti Nate.

Porcamiseria

7.3

La strada verso il mid-season finale viene preparata con un episodio in cui il passato riemerge in diverse forme per i diversi personaggi. Un interessante climax rimedia ad alcune debolezze nella trama verticale, in particolare riguardanti Nate.

Storia 7 Tecnica 7 Emozione 8
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