How to Get Away with Murder ha nascosto il colpo gobbo di metà stagione fino all’ultimo secondo, e se nell’episodio scorso gli autori ci avevano prospettato il reale destino di Annalise, in Are You The Mole? ribaltano la narrazione con il più grande twist della serie, ma non solo: l’informatore viene svelato, e con esso la sua morte.

Il winter finale ci dà quindi poche soddisfazioni, aprendo tutta una serie di interrogativi a valle della chiusura del caso Lahey Senior – con buona pace di Nate e Bonnie, finalmente consapevoli dell’errore e orrore commesso – e fa uscire allo scoperto l’Operazione Bonfire, fulcro degli ultimi momenti di vita della serie. Saremmo sciocchi a negare che quanto avvenuto sullo schermo ci abbia soggiogati, ma a mente fredda è necessario esaminare alcuni punti spinosi del character development di un paio di protagonisti.

La pietra dello scandalo è infatti Asher: protagonista del twist più corposo dell’episodio, è sempre stato sulla soglia dei Keating 5. Non ha partecipato alla genesi di How to Get Away with Murder, ma gradualmente ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre meno circostanziale all’interno del gruppo. Vederlo liquidato in questo modo stona con la narrazione finora perseguita col suo personaggio. Da una parte è pur vero che il senso di colpa è sempre stato il motore di diverse sue scelte importanti, dall’altra è comunque assurdo pensare che la sua famiglia abbia un ascendente così forte su di lui.

Le tinte trash abbondano, tra chi finge la sua morte e chi torna tra i vivi dopo tanto tempo

La nuova famiglia, il gruppo di Annalise, in teoria dovrebbe avere un peso specifico maggiore rispetto a una madre e una sorella che non hanno fatto molto per lui, se non gettarlo in preda al caos, ma ci tocca assistere a un Asher che finisce per voltare le spalle a chi tiene realmente a lui. La cosa peggiore è che non gli sarà possibile riflettere sulle sue scelte, né fare ammenda, visto come è andato tutto a finire.

Secondariamente, abbiamo Annalise. Se da una parte siamo sollevati da come è stata inscenata la sua morte – vanificando tutti quei flashforward ingannevoli – dall’altra orchestrare qualcosa di così massiccio va oltre il confine della credibilità, tanto quanto la ricomparsa di chi credevamo (e vedevamo!) morto tempo fa. È davvero possibile cambiare vita tramite telefono, con una persona che ti viene a prendere in auto e ti fa andare chissà dove? Le tinte trash abbondano, tra chi finge la sua morte e chi torna tra i vivi dopo tanto tempo.

Emozionalmente, How to Get Away with Murder è ancora efficace, soprattutto nella sovrapposizione tra due delle scene più intense della stagione. Il binomio Annalise vs Nate / Frank vs Gabriel ci lascia col fiato sospeso per tutta la sua durata, e temiamo danni e morti collaterali da questi due confronti. La sensazione è che ora Nate sia definitivamente contro Annalise – laddove Bonnie è più incerta – e che da qui in avanti potrà muoversi per ostacolare la sua fuga.

Gli interrogativi ci investono, terminata la visione di questo assurdo winter finale. Non sappiamo come e se rivedremo Laurel al di là dello schermo di un telefono, o se Xavier verrà arrestato, né sappiamo chi ha ucciso Asher – ammesso non si tratti di un incidente successivo alla ferita infertagli da Oliver.

Soprattutto, non sappiamo come ha fatto Wes a inscenare la sua morte, o se vi è un collegamento tra lui, il visitatore di Gabriel e quella strana interruzione in corso d’opera nello spostamento di Annalise. Come da copione in How to Get Away with Murder, troppe le domande, troppo il tempo da attendere per vederle chiarite.

5.5/10

Storia - 5.5/10
7/10

Tecnica - 7/10
8/10

Emozione - 8/10

6.8/10

Summary

How to Get Away with Murder ci sorprende con i suoi ultimi twist, che tuttavia puzzano gravemente di salto dello squalo. La morte di un personaggio importante, ben confezionata per shock value, ci priva di un componente dei Keatings che aveva iniziato a mostrare tridimensionalità. Globalmente, un winter finale molto shock, ma anche molto, troppo trash.