La quarta stagione di Mr. Robot riparte focalizzando Elliot, il suo protagonista, interpretato dal solito strabiliante Rami Malek, sull’obiettivo finale della serie: prevenire e vanificare le mire egemoniche di Whiterose. Dopo il devastante finale di terza stagione, solo Elliot sembra aver accettato il suo ruolo nel Grande Gioco di potere tra la Dark Army e la E Corp, mentre tutti gli altri personaggi sono alla deriva. Elliot ha fatto pace con la sua Ombra, Mr. Robot, e ora lavorano insieme. Non più per depauperare l’oligarchia delle banche e delle multinazionali (Stagione 1), né per superare le difficoltà della vita e la fine di una rivoluzione fallita (Stagione 2).

Elliot ha, ora, come missione quella di premere control+Z sugli attacchi terroristici della fsociety e riportare indietro le lancette dell’orologio. Una necessità, prima ancora che una vendetta. La Dark Army sta, infatti, lentamente, ma inesorabilmente conquistando il mondo e il popolo sta dimenticando le sue battaglie e le sue ferite. Whiterose deve essere colpita al cuore perché altrimenti tutti i sacrifici che Elliot e i suoi amici e compagni hanno subito saranno stati vani.

Non c’è altra serie che unisca alta qualità tecnica e magistrale regia meglio di Mr. Robot – o meglio c’è ed è Homecoming, sempre diretta da Sam Esmail. Durante le ultime tre stagioni la narrazione è sempre stata organica ad una regia impeccabile e meravigliosa. Sempre in bilico tra virtuosismo tecnico e stile narrativo. La trama, in passato, ha sofferto di alcune cadute di stile per servire un intrattenimento ricco di colpi di scena, twist e cliffhanger. Ma anche quando cade nei cliché del racconto seriale, Sam Esmail lo fa con furbizia – come il cliffhanger di questo episodio, un passo avanti allo spettatore.

Il suo stile è quello di un giocatore di scacchi che muove davanti a noi le pedine in modo casuale, per poi all’improvviso darci scaccomatto. Le prime puntate di stagione di solito innescano, anche con una certa lentezza, archi narrativi che esplodono solo nei finali di stagione. L’emozione, insomma, per ora c’è, così come la curiosità di vedere come riuscirà – se ci riuscirà! – Elliot a raggiungere il suo scopo.

Siamo contenti che Sam Esmail abbia avuto il coraggio di concludere la serie con questa stagione. Non è mai facile per un autore staccarsi dai suoi personaggi né lo è ancora di più per noi spettatori. Dopo essersi emozionati per così tante ore, si vorrebbe che la storia non finisse mai e che ogni puntata fosse originale ed emozionante come le prime. Difficilmente è così e la terza stagione di Mr. Robot, seppur di alta qualità narrativa, sembrava mostrare i primi segni di una macchinosa ripetitività – non sappiamo cosa ci aspetta nelle prossime puntate, ma abbiamo il sospetto che Elliot dovrà hackerare l’E Corp a un certo punto…

Nonostante ciò sono stati 3 anni di episodi appassionanti, innovativi e travolgenti, anche perché sapevamo che prima o poi il viaggio di Elliot sarebbe arrivato alla fine. Ci aspettiamo, quindi, che lo faccia in grande stile con una stagione all’altezza delle precedenti e il primo episodio, per il momento, conferma le nostre aspettative. Non vediamo l’ora di vedere i restanti episodi e mai come per questa stagione avremmo voluto avere la possibilità di vederli uno dietro l’altro. Ah, non perdetevi il cameo di Sam Esmail nella scena finale!

7.5/10

Storia - 7.5/10
10/10

Tecnica - 10/10
7.5/10

Emozione - 7.5/10

8.3/10

Summary

È iniziata la stagione finale di Mr. Robot e questo primo episodio, anche se fa poco più che settare i personaggi e chiarirci l’obiettivo finale di Elliot, conferma la qualità tipica della serie.