Nightflyers1×01 All That We Left Behind

Series Premiere L'episodio parte molto bene, ma fatica a collegare l'inizio con l'avvio della storia. Tanti omaggi ai generi horror e fantascientifico, tanti cliché tirati subito in ballo, ma l'atmosfera creata e i tanti misteri introdotti invogliano a continuare la visione della serie.

6.8

Nei mesi passati si è creata una discreta dose di interesse per questa nuova serie fantascientifica, Nightflyers.
Del resto la trasposizione di un altro libro di George R. R. Martin non può lasciare indifferenti, visto l’enorme successo ottenuto con Game of Thrones dalla HBO.
Le differenze tra le due serie comunque sono enormi e ben chiare fin dal principio: questa serie infatti è di genere horror/fantascientifico, non vedrà la collaborazione dell’autore (legato da un contratto esclusivo con la HBO), è prodotta da SyFy in collaborazione con Netflix e, soprattutto, non prende origine da una serie di libri ben corposi ancora in corso d’opera ma da un’unica storia di neanche 300 pagine.

Proprio quest’ultimo punto è quello che ha generato le maggiori perplessità: quanto materiale si può tirare fuori da una storia di queste dimensioni, soprattutto considerando che non ci sarà l’autore a dare una mano? Viene in mente, per esempio, il piccolo libro de Lo Hobbit trasformato in una trilogia della durata paragonabile a quella del Signore degli Anelli, con il risultato che tutti conosciamo.

Ci si è avvicinati quindi a questa serie fiduciosi di trovarci di fronte una storia molto valida ma allo stesso tempo timorosi della sua riuscita, e con una domanda fissa in testa: quanti ne farà fuori questa volta Martin?

Dai primi, sconcertanti minuti di questo pilot, la risposta alla nostra domanda sembra essere chiara: tutti.
L’inizio della serie è claustrofobico e ad altissima tensione, ci mostra una donna malridotta e sporca di sangue – che scopriremo essere la dottoressa Agatha Mathesen – nascondersi sotto un bancone sperando di non essere vista dall’individuo armato di accetta che entra dopo di lei, e infine registrare il messaggio, un messaggio disperato che dichiara essere non una richiesta d’aiuto ma un avvertimento: la Nightflyers non deve assolutamente tornare sulla Terra, devono lasciarli dove sono.

Un ottimo inizio, pochi minuti di tensione mentre cerchiamo di capire cosa stia succedendo e ci nascondiamo insieme alla dottoressa dal folle armato di accetta che la sta cercando

Noi spettatori rimaniamo sorpresi da un inizio così horror (e così omaggiante Stephen King e Shining), incerti su cosa sia realmente successo o su cosa vedremo subito dopo, ma desiderosi di saperne di più su questa storia.

Ci sentiamo quindi un po’ disorientati, ritrovandoci catapultati sulla Terra, e impiegheremo diversi minuti a capire se ci si trovi nel passato o nel futuro. La storia narrerà come si sia giunti a quei minuti iniziali, o riguarderà eventuali soccorritori che dovranno capire cosa sia successo, magari cercando di sopravvivere a loro volta?

Poco a poco scopriamo la risposta anche a questa domanda: la serie sarà ambientata nel passato e probabilmente ci mostrerà come si sia giunti a quei primi, drammatici minuti.
Facciamo la conoscenza dei protagonisti: il dottor D’Branin, responsabile del progetto che ha reso possibile la missione; Mel, frutto di una ingegnerizzazione del dna umano che l’ha ottimizzata per la vita nello spazio; Lommie, con innesti cibernetici che la mettono in comunicazione con la nave; il misterioso capitano Roy Eris e il suo braccio destro Auggie, lo xenobiologo Rowan (che abbiamo già conosciuto nei panni del folle armato di accetta) e la psichiatra Agatha Matheson.

Purtroppo la transizione tra l’inizio e il resto dell’episodio non è fluida, con un po’ di lentezza sfruttata per mostrarci i veri membri della spedizione spaziale e il nostro sforzo di capire quando siamo rispetto all’incipit.
Scopriamo però di essere nel 2093, con la Terra ridotta male e sferzata da virus inarrestabili. L‘unica speranza di salvezza per il mondo e l’umanità potrebbe essere rappresentata dagli alieni Volcryn, che a quanto pare sono nei paraggi con la loro astronave e la loro tecnologia estremamente più avanzata di quella terrestre.
L’obbiettivo della missione è quello di effettuare il tanto agognato primo contatto con una razza aliena, e per fare ciò questo team scientifico è stato fatto salire a bordo dell’avanguardistica astronave Nightflyer.

La transizione tra l’inizio e il resto dell’episodio non è fluida

I misteri però cominciano ad accumularsi fin dalla partenza: per cominciare il capitano compare sempre e solo come un ologramma, rimanendosene chiuso nella propria cabina e non mostrandosi mai a nessuno (ma spiando tutti tramite delle telecamere che richiamano, a loro volta, Odissea nello spazio e fanno dubitare dell’umanità del capitano: e se Eris fosse semplicemente un’Intelligenza Artificiale?).

Poi abbiamo evidenti sabotaggi messi in atto da qualcuno che non vuole che gli alieni vengano raggiunti: i motori non funzionano all’avvio, Mel viene quasi soffocata mentre è intenta a fare chissà cosa nella sua vasca, delle telecamere smettono di funzionare. Sembrerebbe quasi un sabotaggio a opera di umani dotati di ottime conoscenze informatiche, o un virus che spinge la nave a rivoltarsi contro l’equipaggio. La seconda ipotesi, se il capitano non fosse umano, sarebbe letale, ma per ora non si può chiaramente escludere niente.
Abbiamo anche Rowan, che si è sempre detto contrario a questa missione e sicuro che gli alieni non siano benevoli verso di loro, visti come un virus che ha infettato la Terra e che ora vorrebbe propagarsi altrove. Dato il modo in cui l’abbiamo visto all’inizio, non sarebbe assurdo pensarlo coinvolto nei sabotaggi, anche se ci deve essere altro.

Ma c’è un altro elemento da tenere in considerazione, un elemento che pare uscito dai libri di Philip Dickil motivo per cui la dottoressa Matheson è a bordo.
La donna, psichiatra, è infatti sulla nave per occuparsi di Thale, un L1. Cioè, scopriremo, un telepate.
Pare che in questo futuro ci siano mutazioni che provocano lo sviluppo di poteri telepatici in alcuni individui, che sono temuti, rinchiusi e sedati. Si accenna a un qualche incidente avvenuto su Luna 71, probabilmente un massacro scatenato da un telepate fuori controllo.
Comunque, tutto il resto dell’equipaggio è nervoso alla notizia di dover viaggiare con Thale a bordo, l’odio, la paura e la diffidenza sono palpabili. E malgrado i sabotaggi siano fisici, la colpa viene addossata subito a lui, che dal canto suo attacca con feedback psichici chi gli si avvicina troppo.

Un pilot che gioca molto (forse anche troppo) sugli omaggi, ma che comunque riesce a creare una buona atmosfera e incuriosire con tanti misteri

Col manifestarsi di nuovi problemi (l’attacco a Mel, ma anche D’Branin che vede la figlia morta nei corridoi della nave, o Lommie che sembra posseduta mentre è immersa nei sistemi informatici della Nightflyer, tanto per non scordarci nessun cliché del genere) perfino i membri scientifici cominciano a incolpare l’L1.
E qui entra in gioco l’ottima prova di Sam Strike, in grado di sembrare sempre folle e allucinato, sempre in bilico tra colpevolezza e innocenza, tra l’essere un mostro in grado di distruggere tutti coloro che gli stanno intorno e l’essere un ragazzo indifeso vittima di paure e pregiudizi cui reagisce con la propria paura.

Thale è il responsabile degli incidenti che stanno capitando? O ne è vittima?
Quale segreto nasconde il capitano? Chi sta sabotando la missione, e perché?
Cosa si cela dietro il fantasma di D’Branin, la possessione di Lommie e i problemi informatici?
Un pilot che gioca molto (forse anche troppo) sugli omaggi e che si perde un po’ nel transitare dai primi minuti al resto della storia, ma che comunque riesce a creare una buona atmosfera e a incuriosire con i tanti misteri messi sul piatto.

  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 6/10
    Tecnica - 6/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
6.8/10

Summary

La nuova serie tratta da un libro di George Martin ci porta nello spazio, là dove nessuno può sentirti urlare.
Una serie horror fantascientifica che, conoscendo la fama nera di Martin, ci porta a chiederci quanti sopravviveranno a questo viaggio sulla Nightflyer…

Porcamiseria

6.8

La nuova serie tratta da un libro di George Martin ci porta nello spazio, là dove nessuno può sentirti urlare. Una serie horror fantascientifica che, conoscendo la fama nera di Martin, ci porta a chiederci quanti sopravviveranno a questo viaggio sulla Nightflyer...

Storia 7 Tecnica 6 Emozione 7.5
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