Russian DollRussian Doll Season 1: Rompere il Ciclo

Russian Doll è la storia di Nadia, costretta da circostanze misteriose a morire e ripetere la stessa sera e la stessa notte in continuazione. La protagonista cercherà di rompere il loop, e sarà questa anche l'occasione per lei per riflettere sulla sua esistenza.

8.8

Gotta get up, gotta get out, gotta get home before the morning comes

La vita è routine, ne siamo tutti consapevoli, e quello che fa Russian Doll è semplicemente estendere il concetto della ripetitività anche post mortem. Nadia Vulvokov (Natasha Lyonne, protagonista e ideatrice della serie assieme a Amy Poehler e Leslye Headland) è alla sua festa di compleanno, e tutto procede senza intoppi tra flirt occasionali, alcol e altre sostanze. Tornando a casa, nell’ebbrezza del momento attraversa la strada senza guardare, finendo travolta da un taxi e morendo sul colpo, ma ritrovandosi subito dopo nello stesso bagno da dove è partito tutto, innescando così un perverso loop di morte improvvisa e continua senza capirne il motivo.

Concettualmente, la serie non è nulla che non sia già stato visto – Before I Fall – Prima di Domani, Lola Corre e persino un episodio di Xena raccontano di loop temporali – ma Russian Doll veicola il tema in maniera fresca e interessante.  Lo stile è in quella ormai nota via di mezzo tra comedy e drama, con una leggera prevalenza della prima componente, date le assurde morti che capitano alla protagonista. Ogni volta qualche dettaglio cambia, l’indagine si fa più fitta e circospetta per cercare di rompere il ciclo. Ben presto si intuisce il tipo di personalità di Nadia: autodistruttiva, che non disdegna l’uso di droga – su cui non si fa peraltro del moralismo, ma lo si tratta solo come parte di un problema più grande – poco incline a legami in una New York affollata e in cui gli affetti veri si contano sulle dita di una mano, nonostante una festa di compleanno piena di gente.

Il resto dei personaggi, compresa una persona molto importante che verrà introdotta dopo qualche episodio (e su cui non sveleremo nulla), è parimenti ben caratterizzato in ognuna delle diverse repliche di quella fatidica sera. Ci si affeziona a Maxine e Lizzy, coppia affiatata ma con qualche non-detto di troppo, come anche alla psicologa Ruth – le morti di Nadia che la coinvolgono direttamente sono tra quelle più assurde e grottesche. Russian Doll è sì una storia di un ricorso temporale da rompere, ma è anche una storia da scoprire a strati, paragonabile a una cipolla o, come suggerisce il titolo, a una matriosca. Ogni loop diventa uno strato, con elementi via via più intimi riguardanti Nadia e chi la circonda.

Più si avvicina il finale di stagione, più le cose inizieranno a farsi strane, rompendo in un certo senso la ciclicità degli episodi e facendoci smarrire il sorriso, sostituito da espressioni di vera preoccupazione per i protagonisti. Si scava a fondo, si raggiunge un aspetto esistenziale che fino a metà della stagione non era nemmeno stato accennato, diversificando di fatto l’intrattenimento e rendendoci più partecipi nella storia di Nadia.

Il bello di Russian Doll è quindi presente sotto più aspetti, dalle venature comedy all’approfondimento dei personaggi, passando per quel brusco cambio di atmosfera che vi impedirà di staccare gli occhi dallo schermo, obbligandovi al binge-watching fino all’ultimo degli otto – pochi e brevi – episodi di questa stagione. La nostra speranza, in questo come in pochi altri casi, è un rinnovo di stampo antologico: il finale è sufficientemente chiuso da non farci desiderare altro, se non un’altra storia sapientemente raccontata con quegli elementi di stranezza utili a rinfrescarne la narrazione.

Cosa rimane allo spettatore, oltre ad una storia ben raccontata? Forse lo spunto per fare un po’ di autoanalisi, sul valore dell’unica possibilità che abbiamo in vita e su come la routine che creiamo a nostra misura possa annebbiare traguardi e precluderci mille possibilità per maturare.

  • 9/10
    Storia - 9/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
8.8/10

Summary

Russian Doll non è la classica e banale storia di un loop temporale da rompere. A cavallo tra comedy e drama introspettivo, la storia di Nadia coinvolge e stupisce lungo tutti i  – brevi – otto episodi della stagione, lasciando parecchi spunti di riflessione.

Porcamiseria

8.8

Russian Doll non è la classica e banale storia di un loop temporale da rompere. A cavallo tra comedy e drama introspettivo, la storia di Nadia coinvolge e stupisce lungo tutti i  - brevi - otto episodi della stagione, lasciando parecchi spunti di riflessione.

Storia 9 Tecnica 8.5 Emozione 9
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