Cobra Kai.

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Non è facile trovare dei punti deboli in questa operazione nostalgica di recupero di un franchising anni ’80. Cobra Kai è un teen che riesce a ribaltare gli stereotipi del genere, anche se la trama a volte risulta macchinosa e, in qualche occasione, ripetitiva. Il tono è il mix giusto di comicità, malinconia e combattimenti di arti marziali. Il formato è perfetto per un bingewatching ossessivo-compulsivo.

Di che cosa parla

Cobra Kai si svolge 34 anni dopo gli eventi narrati in Karate Kid e segue la vita del “cattivo” Johnny Lawrence. Da pupillo dell’upper class di All Valley, Lawrence si è trasformato in un fallito di mezza età che vive alla giornata. La strada verso la redenzione lo porterà a riaprire il famigerato dojo di karate Cobra Kai, riaccendendo in tal modo la sua rivalità con Daniel LaRusso, divenuto nel frattempo un facoltoso venditore di auto di lusso.

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Per Johnny Lawrence i ragazzi hanno bisogno di valori sani e americani - come il karate! Riuscirà la sua filosofia di vita - Strike First, Strike Hard, No Mercy - ad aiutare adolescenti senza modelli di riferimento? O li rovinerà definitivamente?