The OA non è una serie facilmente collocabile in uno specifico genere, alternando costantemente il registro sci-fi con quello più squisitamente psicologico e tanto rimane ancora da spiegare dopo la prima stagione, tenendo così altissima la curiosità. Consigliata agli amanti delle serie intricate.
Prairie Johnson, cieca sin da bambina e scomparsa nel nulla, ritorna dopo sette anni nella comunità in cui è cresciuta e capace di vedere. Alcuni gridano al miracolo, altri temono si celi un pericoloso mistero dietro la sua ricomparsa, ma Prairie non parlerà né con l’FBI né con i suoi genitori dei sette anni precedenti.
The OA ci trasporta in un multiverso di emozioni e bizzarrie, che acquistano un senso unico in una storia che, in quanto a originalità, ha pochi eguali.
Brit Marling e Zal Batmanglij vanno di nuovo a segno con una première che spariglia le carte e moltiplica i già numerosi interrogativi intorno alla serie con un'unica possibile opzione per lo spettatore: premere play per vedere l'episodio successivo.
Dopo due anni di attesa finalmente Netflix ha rilasciato un trailer che annuncia la data della seconda stagione di The OA.
Una serie fuori dagli schemi che unisce il fantastico al poetico, un atto di fede verso un racconto dalla credibilità costantemente in bilico. Una serie che mette alla prova la nostra capacità di immaginare e interpretare la realtà.
The OA è un altro prodotto di casa Netflix che promette di far parlare di sé grazie ad un pilot a metà tra il crime, il drama e lo sci-fi, che richiama alla mente gli altri grandi successi televisivi degli ultimi anni.
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