Devo ammettere di aver fatto un grave errore nelle ultime recensioni di Agents of S.H.I.E.L.D. Credevo che il crossover con Avengers: Age of Ultron avrebbe dato lo scossone finale alla seconda stagione, ma avevo sottovalutato la portata delle trame finora imbastite dalla serie: in questo episodio tutte le storyline vengono a incrociarsi, preparandoci al season […]

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Devo ammettere di aver fatto un grave errore nelle ultime recensioni di Agents of S.H.I.E.L.D. Credevo che il crossover con Avengers: Age of Ultron avrebbe dato lo scossone finale alla seconda stagione, ma avevo sottovalutato la portata delle trame finora imbastite dalla serie: in questo episodio tutte le storyline vengono a incrociarsi, preparandoci al season finale e regalandoci colpi di scena davvero WTF, oltre a uno degli episodi più belli della stagione.

Attenzione: l’episodio è ambientato dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron. Se non avete ancora visto il film (seriously, why?) siete a forte rischio spoiler.

Protocollo Theta

L’episodio si apre con un flashback a un anno fa, quando Coulson, appena diventato direttore, cercava agenti in tutto il mondo per ricostruire lo S.H.I.E.L.D. contro l’incombente minaccia dell’HYDRA. O almeno, questo è quello che abbiamo creduto finora (e insieme a noi anche Melinda May e tutto il resto della squadra). In realtà, infatti, Phil era impegnato in un progetto totalmente diverso: il famoso Protocollo Theta di cui tanto si è parlato negli ultimi episodi. Un piano di emergenza, quindi, che prevedeva il recupero di un helicarrier e il coinvolgimento degli Avengers.

Inutile dire che, tornando ai giorni nostri, il protocollo Theta è dovuto diventare operativo a causa della minaccia portata da Ultron. Scopriamo quindi che, oltre ad aver dato il via alla spedizione degli Avengers a Sokovia per recuperare lo scettro di Loki, Coulson ha anche fornito mezzi e uomini a Nick Fury per aiutare i Vendicatori nella battaglia finale contro Ultron (vi dirò, vedendo la scena al cinema un po’ mi immaginavo che ci fosse lo zampino di Coulson dietro il ritorno dell’helicarrier), il tutto muovendosi dietro le quinte e tessendo nel tempo la sua fitta rete di contatti e di segreti. Se questo gli ha ridato credibilità agli occhi di Gonzales e del suo real S.H.I.E.L.D., gli si è anche rivoltato contro andando a minare i rapporti con alcuni membri della sua stessa squadra.

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Il rapporto con May, in particolare, sembra irrimediabilmente compromesso. La nostra cazzutissima agente preferita fa fatica a fidarsi e affronta Coulson in un dialogo “a cuore aperto”, in cui tira fuori tutto ciò che nell’ultimo periodo non ha funzionato a dovere – l’eccessivo attaccamento di Phil a Skye, i suoi segreti e le sue bugie, il suo coinvolgimento con l’ex marito di lei – arrivando addirittura a colpevolizzare sé stessa per non aver fermato Coulson quando ancora faceva le sue misteriose incisioni rupestri aliene.

Il crossover con il filmone Marvel si chiude praticamente qui (a parte Gonzales che non perde occasione per sparare a zero su Tony Stark e sul suo aver creato Ultron), non portando particolari scossoni alla trama ma rivelando un segreto – quello appunto del protocollo Theta – sepolto ormai da troppi episodi e facendo pericolosamente tremare un rapporto che credevamo tra i più incrollabili. Non possiamo certo biasimare May per il suo successivo appoggio a Gonzales ma, come accaduto per Fitz e Simmons, io sono sempre qui a sperare che le divergenze con Coulson possano essere ricucite.

Missione diplomatica

Archiviata la minaccia di Ultron, per Agents of S.H.I.E.L.D. è il momento di far convergere tutte le diverse trame messe in piedi nei mesi scorsi, tra cui in primis quella degli Inumani di Afterlife e quella dello S.H.I.E.L.D. parallelo di Gonzales, verso il finale di settimana prossima.

Da una parte abbiamo il vero S.H.I.E.L.D., che dopo gli eventi di settimana scorsa (e del film) ha in custodia ben due Inumani, Skye e Lincoln. Mentre Coulson cerca sempre di tenere al sicuro la sua protetta Skye – anche ora che è combattuta su quale sia il suo posto, se tra quelli come lei o tra gli amici di sempre – abbiamo imparato a conoscere l’avversione di Gonzales per tutto ciò che è superumano, e sappiamo essere solo questione di tempo prima che avvenga uno scontro di proporzioni epiche tra le due parti.

Alla fine, i due direttori arrivano a un compromesso: lo S.H.I.E.L.D. andrà in missione diplomatica ad Afterlife, cercando un accordo con Jiaying che consenta agli uni di mantenere la sicurezza globale e agli altri di continuare a vivere in pace.

Gonzales manovra le decisioni del consiglio in modo da andare in prima persona a colloquio col capo degli Inumani al posto di Coulson, ed è qui che iniziamo a temere il peggio: che sia tutto un piano diabolico per attaccare Afterlife ed eliminarne tutti gli abitanti? Come vedremo in seguito, però, la realtà è un po’ diversa da come sembra.

Dall’altra parte della barricata, invece, gli Inumani tengono alla loro indipendenza e alla loro vita pacifica più che ad ogni altra cosa, ed è solo grazie alla mediazione di Skye che Jiaying acconsente all’incontro con lo S.H.I.E.L.D. Nel frattempo, però, c’è qualcun’altra che, silenziosamente, manipola il corso degli eventi.

Agents of SHIELD - Episode 2.20 - Scars - Promotional Photos (2)_FULL

Si tratta di Raina, che da quando ha scoperto il suo vero dono – oltre agli aculei, s’intende – di avere visioni del futuro (nell’episodio scorso aveva visto l’attacco di Ultron a Sokovia. Pora stella, si è spoilerata tutto il film), elargisce consigli sul futuro a tutta la comunità. Manco a dirlo, la scaltra puntaspilli ne approfitta giusto un pochino cercando di manipolare le persone e spingendole ad agire a suo vantaggio. Per quasi tutto l’episodio, ci viene fatto credere che abbia abbindolato anche Gordon, spingendolo ad andare contro Jiaying per la sicurezza di Afterlife. Ma è difficile prendere per il culo un tizio senz’occhi che si teletrasporta, e il piano di Raina va in fumo. Però – c’è un però – le ultime scene ci fanno effettivamente riflettere: che Raina stesse sì cercando di volgere tutto a suo vantaggio, ma allo stesso tempo anche di proteggere realmente la popolazione di Afterlife? Il colloquio di pace con lo S.H.I.E.L.D. sarà davvero pericoloso come dice?

La maggior parte dell’episodio è incentrata su questa missione diplomatica e lo fa egregiamente, ogni parte in gioco ha i suoi dilemmi e dissidi interni, con voci a favore e altre voci fuori dal coro che tentano di minare il colloquio di pace, e il tutto ci viene raccontato tenendoci sulle spine fino all’ultimo minuto. Il punto è che, in una serie ambientata – bene o male – in un’agenzia di spionaggio, la cosa più difficile è capire chi sta con chi, e anche qui Scars fa un lavoro egregio ribaltando più volte le carte in tavola fino a quando, finalmente, Gonzales arriva ad Afterlife e il colloquio ha inizio.

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The New Bitch in Town

C’è una cosa che Agents of S.H.I.E.L.D. ha sempre fatto benissimo: farti affezionare a dei personaggi, presentandoteli in un certo modo per una discreta quantità di episodi, per poi prenderti il cuore e tritartelo a pezzettini rivelandoti che in realtà quei personaggi sono i peggio stronzi in circolazione. L’anno scorso era successo con Ward, facendocelo amare e facendoci fare il tifo per la sua storia con Skye fin quando si è scoperto essere al soldo dell’HYDRA fin dall’inizio. Lo shock fu davvero tanto – nemmeno gli altri personaggi se ne sono ancora fatta una ragione, come abbiamo appreso nello scorso episodio – e così gli autori avranno pensato: “Wow, perchè non lo facciamo anche quest’anno? Chi è il personaggio da cui non te lo aspetteresti mai?”

E la risposta arriva, prontissima, durante il colloquio tra Gonzales e Jiaying, che inizialmente sembra procedere bene. Persino Gonzales, contrariamente alle aspettative, sembra davvero interessato a mantenere la pace tra le due fazioni, proponendo agli Inumani di registrarsi e, in cambio, promettendo loro di essere lasciati in pace ad Afterlife. Ma ecco che inaspettatamente – no davvero, ci sono rimasto di merda – Jiaying si rivela per ciò che è davvero, ossia una stronza persona incazzata con gli esseri umani per ciò che le hanno fatto, e hanno fatto alla sua gente, in tutta la sua lunghissima vita. È lei, alla fine, a minare il colloquio di pace, liberando le Nebbie Terrigene nel suo ufficio – e uccidendo perciò Gonzales, non essendo lui un Inumano – e inscenando un attentato a sé stessa, mettendo così S.H.I.E.L.D. e Inumani in inevitabile rotta di collisione.

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Uno sviluppo davvero imprevedibile: un personaggio da sempre mostratoci sì carismatico e diffidente verso gli umani, ma anche caritatevole nell’aiutare i bisognosi, protettivo verso i propri cari e giusto nell’amministrare Afterlife, ci viene ora rivelato come il vero cattivo, riabilitando ai nostri occhi – anche se troppo tardi – il povero Gonzales. Chissà ora a cosa porterà, nel finale di stagione, il suo folle piano.

Scars è una puntata densissima di avvenimenti, ma non per questo caotica: la sceneggiatura bilancia perfettamente i momenti più intimi e personali – su tutti il dialogo tra Coulson, May e Skye sulla lealtà di quest’ultima – con quelli più corali e macroscopici, e fa un lavoro ottimo nel prendere tutte le storyline tracciate in questa stagione e farle convergere verso un finale, settimana prossima, che si preannuncia catastrofico. Gli ultimi minuti, poi, ci hanno regalato un plot twist tra i meno prevedibili di sempre ma, se si va a ripensare agli avvenimenti, perfettamente coerente con il personaggio in questione. Cinque porcamiseria, senza ombra di dubbio.

5

Note sparse

  • Anche la sottotrama di Ward e dell’Agente 33 prosegue, anche qui con un plot twist di tutto rispetto. Spero solo che non abbiano davvero ucciso Bobbi, o potrei fare io stesso una strage.
  • Cal, ogni tanto ancora preda di qualche attacco di rabbia, è però sempre più lucido, grazie al sostegno della famiglia, e si offre allo S.H.I.E.L.D. come prova di buone intenzioni da parte degli Inumani. Visto il colpo di mano di Jiaying, che ci sia sotto qualcosa?
  • Lo S.H.I.E.L.D. di Gonzales deteneva, da tipo qualche secolo, un enorme artefatto Kree importantissimo per gli Inumani: che il piano di Jiaying sia quello di riappropriarsene?
  • Fa piacere, da una parte, vedere un Fitz ormai del tutto ristabilito e così in sintonia con Coulson e soprattutto con Lance Hunter; d’altro canto, però, prosegue la spirale negativa di Simmons, sempre più rancorosa nei confronti di tutto e tutti.
  • Ah, in tutto ciò, dopo tutti i doppigiochi, Mack lascia lo S.H.I.E.L.D. E sticazzi?

Twitter Freaks

Abbiamo avuto più o meno tutti la stessa reazione, sul Twitter.

Senza parlare di Gonzales, che già non era un campione di simpatia, in più ha osato criticare Tony Stark. RIP.

Simpatici eh gli Inumani, però speravamo che la povera Skye avesse almeno uno dei genitori sano di mente. E invece.

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