Soundtrack1×01 Track 1: Nellie and Sam

Series Premiere Sam è un padre single e Nellie una disegnatrice di talento. Un giorno le loro vite e i loro cuori si intrecceranno a ritmo di musica.

4.2

Soundtrack è la nuova romantica trovata di Netflix alla soglia delle feste natalizie. La serie inizialmente prodotta dalla Fox nel 2018 e poi abbandonata a favore della casa dello streaming, è definita dalla stessa Netflix come “un dramma musicale romantico che osserva le storie d’amore che collegano un gruppo eterogeneo e disparato di persone nella Los Angeles contemporanea attraverso la musica che vive nei loro cuori e nelle loro menti”; e quindi? Facciamo un passo alla volta.

Nonostante questa sia soltanto la recensione del primo episodio, sappiamo già dai titoli degli altri nove che compongono questa prima stagione che ognuno è pensato come la traccia di un album musicale con il nome dei protagonisti che ne delineano il focus di volta in volta; i personaggi “principali” sembrano essere Sam , interpretato da Paul James (vecchia conoscenza di Greek), un giovane papà single alle prese con le difficoltà di crescere da solo un figlio e potergli garantire una vita dignitosa dopo l’apparente morte della madre e Nellie, messa in scena da Callie Hernandez (Alien: Covenant), disegnatrice dal grande talento che si prende cura del padre divorziato.

Every song is a love song

Questa è la frase con cui Sam apre i primi istanti della serie e, leggendola nella maniera più generale possibile, non si può che essere in gran parte d’accordo: l’amore per qualcosa o qualcuno lega indissolubilmente la natura e il destino della musica. La premessa non è neanche delle peggiori ma tutto sta nel come viene utilizzata.

Il dubbio principale risuona nell’idea che Soundtrack non sia altro che l’ennesimo prodotto fatto per riempire l’attesa tra una serie “evento” e l’altra (non a caso è stato da poco reso disponibile nel catalogo il tanto chiacchierato The Irishman di Martin Scorsese e nel giro di qualche giorno la gente non farà altro che parlare della mastodontica produzione di The Witcher con Henry Cavill). Sfruttando anche l’entusiasmo generato dalla concorrenza (Prime Video) con la serie antologica Modern Love e il rinato amore per i prodotti “musical” grazie a La La Land, Soundtrack prova a delineare la classica storia d’amore.

Il dubbio principale è che non sia altro che l’ennesimo prodotto fatto per riempire l’attesa tra una serie “evento” e l’altra

Il risultato non è niente di eclatante per il semplice fatto che non si tratta di nulla di nuovo, nonostante ormai le produzioni definibili anche solo in parte “originali” siano più un’unicità che una rarità; in questa prima traccia però non si eccelle in niente: i personaggi sono i classici bellocci mono-espressivi e monodimensionali (c’è anche Jenna Dewan, ex- Jenna Dewan Tatum, che fa si l’attrice per mestiere ma non è che sappia recitare), la decantata Los Angeles sembra fittizia, di plastica, evidenziando se possibile la stessa artificialità dei sentimenti, cioè l’esatto contrario delle premesse con cui la serie è stata presentata, e per finire i dialoghi sono talmente scadenti e banali che annoverano al loro interno delle frasi rubate probabilmente a qualche Bacio Perugina o a dei post di Osho.

La scelta peggiore di tutta la vicenda però è forse quella degli inframezzi musicali, non tanto per la presenza di canzoni “giovani” della serie “mettiamoci Amy Winehouse che prima era considerata una poco di buono ma adesso che fa parte del Club 27 è tornata in auge e ci darà sicuramente quel taglio intellettuale”, quanto per l’aver deciso di far cantare i personaggi in playback, con la voce del cantante di turno; cioè, ma per quale motivo? Non si può pretendere che ogni attore sappia anche cantare, ma con tutta la tecnologia oggi a disposizione che si abbia almeno la decenza di modificarne la voce e tentare di dare una parvenza di realismo ad una situazione del tutto irreale.

Il “plot twist”, se così si può definire, degli ultimi 10 minuti è tutt’altro che un buon motivo per continuare una serie che forse, e va sottolineato il forse, avrebbe potuto avere un suo senso nel lontano 2008, su Italia 1, magari in seconda serata dopo un episodio di Gossip Girl, non oggi.

 

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 4.5/10
    Tecnica - 4.5/10
  • 2/10
    Emozione - 2/10
4.2/10

Summary

Se proprio volete una Soundtrack ascoltate l’album di Elisa.

Porcamiseria

4.2

Se proprio volete una Soundtrack ascoltate l'album di Elisa.

Storia 6 Tecnica 4.5 Emozione 2
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