SpecialiGolden Globe 2019: i vincitori delle categorie televisive

Tra conferme e sorprese, mentre le piattaforme di streaming continuano a guadagnare terreno, i vincitori dei Golden Globe 2019 sono (quasi) del tutto un'ottima bussola per orientarsi nella qualità televisiva di questa stagione.

Nell’anno in cui i film musicali la fanno da padrone tra nomination e premi, si è svolta ieri notte la 76esima edizione dei Golden Globe, il terzo dei grandi riconoscimenti dell’intrattenimento visivo dopo Oscar Emmy. La valutazione viene effettuata da una giuria formata dai giornalisti della Hollywood Foreign Press Association, che rappresentano i media statunitensi fuori dagli USA. A condurre questa edizione, dal Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills sono stati Sandra Oh e Andy Samberg, a riprova del contributo fondamentale del piccolo schermo al premio.

Tralasciando i premi dedicati al cinema, passiamo direttamente a quelli televisivi, che hanno destato qualche sorpresa, lasciando completamente a bocca asciutta calibri da novanta come The Handmaid’s Tale Westworld, che nelle interpretazioni di questa stagione avevano uno dei punti forti.  Come Miglior serie Drama è The Americans ad aggiudicarsi il titolo, con la sua sesta e ultima stagione andata in onda lo scorso anno; un premio sicuramente meritato per una serie che nell’arco di sei anni ha collezionato diversi altri riconoscimenti. Nelle medesima categoria i concorrenti non erano da meno in quanto a qualità, con Bodyguard, Homecoming, Killing Eve Pose.

Per quanto riguarda le comedy, invece, è l’acclamata The Kominsky Method a vincere il premio come miglior serie, battendo The Good Place, Barry, Kidding The Marvelous Mrs. Maisel. Un risultato non scontato in una categoria in cui era veramente difficile azzardare previsioni.

Il Golden Globe per la migliore miniserie o film per la televisione suscita invece un po’ più di incertezze, dato che a trionfare è stato American Crime Story: The Assasination of Gianni Versace, che era in lizza con produzioni di calibro altrettanto alto (e forse migliore) come Sharp Objects, Escape at Dannemora, The Alienist A Very English Scandal.

Non è da meno la sfida tra le migliori attrici in una miniserie o film per la televisione, tra le quali è Patricia Arquette a ritirare il premio, per la sua interpretazione in Escape at Dannemora. Rimangono con l’onore della nomination Amy Adams (Sharp Objects), Laura Dern (The Tale), Connie Britton (Dirty John) e Regina King (Seven Seconds).

Tra gli uomini è (sorprendentemente) Darren Criss ad aggiudicarsi il globo d’oro come migliore attore in una miniserie o film per la televisione, grazie al ruolo di serial killer interpretato in ACS: The Assassination of Gianni Versace. Un premio di cui essere orgoglioso, soprattutto in considerazione della concorrenza: senza premio infatti rimangono Hugh Grant (A Very English Scandal), Benedict Cumberbatch (Patrick Melrose), Daniel Brühl (The Alienist) e Antonio Banderas (Spot Mulino Bianco Genius: Picasso).

Nella categoria drama la migliore attrice è la conduttrice della serata, Sandra Oh, per il suo ruolo in Killing Eve. La Oh lascia a bocca asciutta Julia Roberts (Homecoming), Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale), Keri Russell (The Americans) e Caitriona Balfe (Outlander).

Tra gli uomini candidati per un ruolo drammatico c’erano Jason Bateman (Ozark), Stephan James (Homecoming), Billy Porter (Pose), Matthew Rhys (The Americans) e Richard Madden (Bodyguard). È stato proprio quest’ultimo ad aggiudicarsi il premio grazie alla serie action di Netflix.

Il Golden Globe per la migliore attrice in una serie comedy è spettato invece a Rachel Brosnahan per il suo ruolo da protagonista in The Marvelous Mrs. Maisel, che conferma l’ottimo livello raggiunto dalle produzioni Amazon. Non ce la fanno Kristen Bell (The Good Place), Alison Brie (GLOW), Debra Messing (Will & Grace) e Candice Bergen (Murphy Brown).

Micheal Douglas ritira il premio come migliore attore in una serie comedy, attestando The Kominsky Method come una delle migliori novità della stagione. Douglas batte Jim Carrey (Kidding), Donald Glover (Atlanta), Bill Hader (Barry) e Sacha Baron Cohen (Who is America?).

Come miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per la televisione vince Patricia Clarkson, grazie all’interpretazione di una madre particolarmente apprensiva in Sharp Objects. La durissima sfida per il premio vedeva in lizza Yvonne Strahovski (The Handmaid’s Tale), Thandie Newton (Westworld), Penelope Cruz (ACS: The Assassination of Gianni Versaci) e Alex Bornstein (The Marvelous Mrs. Maisel).

Infine, come migliore attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione la spunta Ben Whishaw, col suo ruolo in A Very English Scandal. A contendergli il globo d’oro c’erano Alan Arkin (The Kominsky Method), Kieran Culkin (Succession), Edgar Ramírez (ACS: The Assassination of Gianni Versace), Henry Fonzie Winkler (Barry).