Succession2×07 Return

È l'episodio nel quale vediamo il Logan più cinico e manipolatore, che sceglie una residenza da lui amata al posto dei figli. Perché per Logan Roy la famiglia è questa cosa qui.

8.5

Succession è la storia di una famiglia strana, diversa, certamente non come le altre famiglie alla quale la tv ci ha serenamente abituati. La loro storia ha come centro nevralgico la società di loro proprietà, la Waystar Royco, e attorno ad essa i protagonisti girano vorticosamente come fossero trottole. E questo settimo episodio racconta proprio questo.
Logan Roy, pater patronus della società che lui ha fondato, qui sembra voler guardar ai suoi figli non come tali, ma come semplici persone alle quali paga lo stipendio mensilmente. L’episodio, e forse il titolo è anche un po’ questo, ci mostra il ritorno di quel Logan manipolatore, quasi cattivo, corrotto dal potere del denaro.

Questa seconda stagione di Succession, molto più della prima, ha come elemento centrale nella trama quella necessità da parte di Logan di trovare un successore che, come ovvio, sarà uno dei suoi figli. Ma in realtà sembra quasi un gioco, come fossimo in un nuovo capitolo di Saw: se prima promette il trono a Shiv, ora vuole farle scontare sia il “dinosaur-gate” del precedente episodio, sia il fatto che lei abbia avuto contatti con l’avversaria Pierce – quella che Logan voleva acquistare – per un posto di lavoro. E qui rientra la nuova figura di Rhea, colei che aveva reso possibile l’accordo fra i Roy e i Pierce ma che è stata licenziata per aver sopraffatto Nan Pierce. È lei a proporre a Shiv la successione in Pierce: e non è neanche sbagliato provare a presupporre che ci sia lo stesso Logan dietro tutto ciò, quasi per mettere alla prova la figlia in fatto di lealtà.

E dunque chi potrà essere il successore? Roman, o Romulus alla “loganiana” maniera, non sembra così pronto, e dunque si può guardare a Kendall che pare essere stato pienamente riabilitato dal padre: esatto, pare. È magnifica la sceneggiatura nel momento in cui Logan e Kendall vanno a visitare la famiglia del cameriere morto alla fine della prima stagione. Infatti all’inizio di questo episodio un tabloid svela che, secondo la famiglia del ragazzo, la colpa dell’incidente è di Logan, l’organizzatore del matrimonio di Shiv. Così questi decide di andare a visitare i due, portando con sé Kendall, il vero responsabile: ancora il Logan manipolatore. È ovvio che papà Roy sia ben conscio delle conseguenze del far entrare Kendall in quella casa, ma lui decide che è giusto così, forse giusto per se stesso. Il Kendall che esce da quella casa è un Kendall distrutto, spezzato, pieno di colpe e rimorsi. Seppur Jeremy Strong non abbia eccelso in espressività, è comunque da plausi la sua interpretazione; Brian Cox e Sarah Snook restano i migliori in Succession.

Speriamo che il Kendall nato in questo episodio di Succession venga mantenuto in fase di elaborazione della sceneggiatura. Se ad inizio stagione lo avevamo visto isolato dal mondo per ripensare alle pugnalate inflitte al padre, dopo sette episodi lo vediamo nuovamente isolato, ma dalla sua stessa famiglia: neanche la mamma decide di ascoltarlo, usando la stanchezza come scusa (la mattina dopo lascerà un semplice biglietto).
In realtà la figura di Caroline ci disegna meglio il personaggio di Logan, che in questa stagione è davvero interessante. Gli shareholders della Waystar sono quasi in rivolta contro Logan e quest’ultimo ha bisogno di tutti i voti possibili, anche del 3% in mano alla sua prima moglie e madre dei suoi figli. Manda così Kendall, Roman e Shiv in battaglia, i quali propongono, su richiesta del padre, dei soldi. Lei controbatte chiedendo una residenza estiva, la preferita di Logan. Alla fine quest’ultimo sceglierà di dare 20 milioni e di mandare i figli da lei ogni Natale. Esatto: erano o il palazzo o i figli, lui ha scelto il palazzo.
Perché questa è la famiglia per Logan Roy.

 

  • 9/10
    Storia - 9/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
8.5/10

Summary

Ottima la sceneggiatura, soprattutto nel campo dell’evoluzione del personaggio di Kendall: peccato che Jeremy Strong non riesca a fare quel salto in più nell’espressività. Ci viene mostrato il Logan più manipolatore con un Brian Cox sempre al 100%.

Porcamiseria

8.5

Ottima la sceneggiatura, soprattutto nel campo dell'evoluzione del personaggio di Kendall: peccato che Jeremy Strong non riesca a fare quel salto in più nell'espressività. Ci viene mostrato il Logan più manipolatore con un Brian Cox sempre al 100%.

Storia 9 Tecnica 8 Emozione 8.5
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