Succession2×10 This Is Not For Tears

Season Finale È la resa dei conti, la scelta del sacrificio di sangue con un epico twist finale che chiude una stagione perfetta sotto tutti i punti di vista.

9.5

Ci eravamo lasciati alla fine dello scorso episodio chiedendoci chi sarebbe stato il sacrifico di sangue invocato da Logan per salvare la famiglia e la società. Avevamo messo sul tavolo due nomi, quelli più ovvi, coloro che per svariate ragioni erano più semplici da gettare in pasto ai leoni. In fondo però sapevamo che qualche sorpresa ce la si poteva aspettare, ma vi possiamo assicurare che questo finale è stato più di una sorpresa. Jesse Armstrong, il creatore dello show, chiude magistralmente la stagione con un episodio coreografato alla perfezione e che ci lascia con un twist davvero inaspettato. E la seconda stagione di Succession si può ora ritenere come nettamente migliore rispetto alla precedente.

Se più di un mese fa ritrovavamo Kendall in riabilitazione dopo gli eventi conclusivi della prima stagione, ora lo lasciamo in maniera totalmente diversa. Ultimamente il personaggio interpretato da Jeremy Strong ha trascorso il tempo sui nostri schermi nelle vesti di cane bastonato, distrutto, fragile, alla disperata ricerca di una blanda approvazione da parte del padre dopo che lo aveva tradito. Logan di certo non è il tipo da profusioni d’amore paterno e questo Kendall lo ha sempre saputo: se alla fine quest’ultimo non è riuscito a vincere un bacio dal papà in segno di elogio, il bacio glielo ha dato lui.
Il problema è che era il bacio del tradimento. Armstrong ci regala così una perfetta simmetria sul personaggio di Kendall: ad inizio stagione nella forma di un invertebrato, alla fine conscio delle sue vere possibilità come persona.

Come un novello Giuda contemporaneo, Kendall  decide di lasciare la oramai zoppicante famiglia Roy e di imbarcarsi in un conflitto consanguineo. Sì, perché quel sacrifico richiesto da Logan alla fine è stato proprio Logan stesso. Quel bacio dato sul finale dal figlio al padre aveva fatto presagire qualcosa in fondo, così come il pranzo sulla barca che tanto ricordava l’Ultima Cena cattolica. Ma se lì si annunciava il tradimento, qui il padrone di casa annunciava come fosse Ponzio Pilato la morte di uno dei commensali: alla fine però il prescelto è stato proprio lui.

Una stagione perfetta, dove i dettagli hanno fatto la differenza

La bellezza di questa stagione di Succession la si è trovata proprio in questi dettagli, minuscoli ma fondamentali e di forte impatto emotivo. Armstrong è stato eccellente in sceneggiatura perché, al di là di twist o altro, i personaggi erano sempre messi al primo posto: la loro caratterizzazione è stata eccellente nel corso di questi episodi, rendendo anche le parti prevedibili un po’ sorprendenti. I pezzi del puzzle si sono uniti alla perfezione lasciandoci un’immagine finale che fa ben sperare per il futuro.
Questa seconda stagione di Succession è stata egregiamente costruita sulla tensione, su di un crescendo emotivo che teneva lo spettatore incollato alla sedia. I personaggi erano tutti parte di un grande circo, di un drama satirico che voleva metterli in ridicolo a tutti i costi, mostrarne le loro contraddizioni. Il risultato è stato superlativo e chi scrive non ha timore a dire che questa stagione può davvero sperare di vincere anche qualche premio, soprattutto nel campo della scrittura.

La bravura di Armstrong nello scrivere questa stagione di Succession la si è notata anche e soprattutto nel personaggio di Logan che chi scrive considera il migliore personaggio in assoluto. Kendall sul finale lo definisce come una presenza malevola e noi sappiamo benissimo che lo è dalla testa ai piedi. Quando durante il pranzo Logan dice alla famiglia “devo essere io”, sta servendo in tavola il suo ego smisurato, la sua voglia di essere primus inter pares, affinché tutti possano leccargli il di dietro per provare a sbocciare come suo preferito. Ed è a loro che lascia fare il lavoro sporco: come povere bestie impaurite, tutti iniziano a puntare il dito contro tutti dicendo chi debba essere sacrificato. E Logan ascolta, compiaciuto, attendendo come un avvoltoio per cibarsi della carcassa di qualcuno.

Ora cresce la curiosità nei confronti della prossima stagione, sperando che gli alti livelli raggiunti in questi episodi non si vadano a perdere. Attenzione ai personaggi, dialoghi meravigliosi, satira e drama perfettamente assemblati sono stati i punti forti di questi dieci episodi e noi non vediamo l’ora di assistere ancora una volta all’epico scontro tra Logan e Kendall.

  • 10/10
    Storia - 10/10
  • 9/10
    Tecnica - 9/10
  • 9.5/10
    Emozione - 9.5/10
9.5/10

Summary

Un episodio perfetto che conclude una stagione similmente perfetta. Eccellente il creatore dello show Armstrong che è riuscito a porre un’attenzione sui personaggi davvero encomiabile. Un episodio che si fonda sulla tensione e su di un crescendo emotivo, con una conclusione che ci porta ad un nuovo punto di partenza.

Porcamiseria

9.5

Un episodio perfetto che conclude una stagione similmente perfetta. Eccellente il creatore dello show Armstrong che è riuscito a porre un'attenzione sui personaggi davvero encomiabile. Un episodio che si fonda sulla tensione e su di un crescendo emotivo, con una conclusione che ci porta ad un nuovo punto di partenza.

Storia 10 Tecnica 9 Emozione 9.5
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