The 1003×02 Wanheda (Part2)

Il primo episodio di questa nuova stagione ci ha presentato una serie nutrita di scenari complessi, confusi ma decisamente interessanti. Benchè questo secondo capitolo non abbia certo dipanato la matassa aggrovigliata di situazioni createsi negli ultimi mesi, ci offre comunque delucidazioni importanti in merito al complesso e delicato panorama che sembra essersi sviluppato sulla terra. […]

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Il primo episodio di questa nuova stagione ci ha presentato una serie nutrita di scenari complessi, confusi ma decisamente interessanti. Benchè questo secondo capitolo non abbia certo dipanato la matassa aggrovigliata di situazioni createsi negli ultimi mesi, ci offre comunque delucidazioni importanti in merito al complesso e delicato panorama che sembra essersi sviluppato sulla terra.

I nuovi assetti politici e la grande vastità di fazioni ormai consolidate, hanno inevitabilmente dato vita ad un clima gelido, teso quasi come la corda di un violino in procinto di rompersi al primo alito di vento. Clarke è stata appena catturata da quello che sembra essere un cacciatore di taglie della Nazione del Ghiaccio: il suo spirito caparbio e battagliero, reso ancora più aspro e selvaggio dall’esilio autoimposto, la spinge verso molteplici tentativi di fuga. Dopo l’ennesimo fallimento, riesce quantomeno a ferire con un coltello il suo carceriere, costretto quindi momentaneamente a rifugiarsi in una grotta.

The 100 3x02 Wanheda (part.2) recensione

La sensazione che l’aguzzino di Clarke abbia qualcosa da nascondere sulla propria identità, sembra chiaro e lampante come la luce del sole. Poco prima infatti, l’interessato in questione ha cercato di eludere furtivamente un battaglione di soldati della Nazione di ghiaccio, la sua Nazione: se lo scopo comune è quello di condurre Wanheda dalla loro regina, perchè nascondersi?

A questa domanda, che ci tormenterà per tutto l’episodio, troveremo finalmente risposta nella manciata di minuti finali, quando la puntata è ormai agli sgoccioli: si scoprirà infatti che il misterioso rapitore non è nient’altro che un principe, figlio della tanto chiaccherata regina di ghiaccio, che conduce Wanheda al cospetto di Lexa in cambio dell’annullamento dell’esilio.

The 100 3x02 Wanheda (part.2) recensione

Dunque, qui l’affare si complica e non poco: le tre o quattro fazioni che ci erano state presentate nelle prime due stagioni, sembrano allargarsi a macchia d’olio sulla cartina geografica, apparendo ormai quasi triplicate, creando quindi una gran confusione su chi appoggia chi, quali sono le coalizioni, chi sono i buoni, chi i cattivi e quale sia a conti fatti il reale assetto geopolitico della terra.

E ora, come se non bastasse, è stata sganciata questa bomba sul principe Roan: in esilio perchè? ha tradito qualcuno? e se si, chi? il suo vecchio popolo? il popolo di Lexa? era stato bandito da entrambi per qualche efferato omicidio? Spero vivamente che gli autori sappiano il fatto loro perchè con tutta questa carne al fuoco potrebbe essere di una facilità disarmante carbonizzare quanto di buono fatto nelle due stagioni precedenti.

Nel frattempo Bellamy, Monty e Kane si sono offerti volontari per la disperata missione di salvataggio: recuperare Clarke è infatti un obbiettivo di primaria importanza. Benchè tutti quanti stiano impiegando fino all’ultima risorsa salvare Clarke, nessuno sembra più motivato e determinato di Bellamy.

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Già alla fine della scorsa stagione si poteva intuire un qual certo avvicinamento tra i due ragazzi, quasi come a presagire una sorta di rapporto che potesse spingersi oltre la semplice amicizia: fatto curioso dato che agli antipodi della serie non si può certo dire che scorresse buon sangue tra i due. L’evoluzione del rapporto tra Clarke e Bellamy risulta infatti uno dei cardini centrali dell’intera serie: prima nemici, poi alleati, in seguito amici ed infine chissà, forse amanti? Tutto lascia presagire un’inevitabile relazione, ma The 100 ci ha abituati bene in quanto a colpi di scena, quindi non si può mai sapere.

Parallelamente a tutto questo, nell’accampamento base dell’Arkadia smarrimento e confusione serpeggiano in sordina nonostante il momentaneo periodo di pace. Octavia è sempre nel mezzo di una crisi d’identità, Lincoln  sopporta amorevolmente le sue scene d’isteria da donna col ciclo ed Abby, sempre più versata nel compito di leader, cerca di dividersi tra il ruolo di medico e quello di comandante. Spesso però non sembra essere in grado di scindere l’una e l’altra cosa e per questo, messa sotto pressione dalle molteplici decisioni da prendere, riesce a farsi coraggio e scegliere infine la strada più complessa ma in fondo più giusta: tornare a Mount Weather.

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A centinaia di chilometri di distanza da tutte queste complesse situazioni di guerra,fazioni e politica, troviamo infine Murphy. Relegato a semplice figura secondaria nella primissima stagione, il suo personaggio sembra aver raccolto sempre più consensi da parte del pubblico, portando quindi gli autori ad incasellarlo tra le fila dei protagonisti.

Inquadrare con esattezza il personaggio di John Murphy è però una bella sfida: il suo carattere complesso, a tratti quasi camaleontico, risulta difficile da comprendere fino in fondo. Se in un primo momento sembra risultare freddo, egoista e calcolatore ecco che improvvisamente vediamo dissolvere questa lato duro del suo carattere nel momento i cui Emori si trova in pericolo di vita.

The 100 3x02 Wanheda (part.2) recensione

Quando la ragazza viene afferrata per la gola dall’ uomo deforme a cui ha tentato di rubare un misterioso oggetto indiscutibilmente legato alla “City of Light“, ecco subito intervenire Murphy in suo soccorso. Restando fermamente ancorato alle proprie decisioni, John prende nuovamente le distanze da Jaha e da tutta la confusa questione legata alla Città della Luce (su cui per altro non si è fatta ancora chiarezza), remando contro a tutta la gente che sembra spingerlo in questa direzione.

Da quel poco che ci è dato vedere, possiamo solo presumere che la sua decisione sia la più saggia da seguire, perchè l’affascinante ologramma dalle sinuose sembianze di una donna bellissima, lascia trasparire un che di malvagio e sinistro per non parlare poi dell’evidente lavaggio del cervello operato su Jaha.

Anche questo episodio risulta essere quasi esclusivamente un apripista della terza stagione. Più che altro sembra quasi che gli autori stiano mano a mano provando a fare ordine nella testa dello spettatore, piuttosto destabilizzato dalla moltitudine di eventi accaduti nei tre mesi antecedenti alla situazione attuale, cercando quindi di arrivare pian piano ad un minimo di ordine mentale che permetta di seguire il resto della stagione con più lucidità. Le idee di partenza sembrano buone, ma è ancora troppo presto per determinarne la completa riuscita: per questo motivo il secondo episodio si merita tre porcamiseria.

3

Inizia a piacervi questa terza stagione di The 100? Cosa pensate accadrà a Clarke nelle mani di Lexa? Murhpy sopravviverà isolato da tutti i suoi compagni? Diteci la vostra lasciando un commento qui sotto oppure su una delle nostre pagine social facebook o twitter!


 

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