Se eravate ancora piuttosto scettici sull’improvvisa evoluzione di The 100, Demons avrà sicuramente fatto sparire ogni possibile dubbio: la terza stagione della serie è la migliore mai realizzata fino a questo momento. Questo tipo di affermazioni lasciano generalmente il tempo che trovano e sono spesso dettate dal fanatismo esagerato, ma è piuttosto oggettivo che il livello raggiunto dalla storia e l’incredibile assenza di episodi statici o di passaggio rendono il terzo anno di The 100 il più sfaccettato, complesso e maturo. La serie riesce perfettamente a giostrarsi su più livelli, portando avanti molte storyline contemporaneamente, ma allo stesso tempo lasciando ad ognuna di essere il tempo di fare il proprio corso ed incastrarsi nel migliore dei modi con tutte le altre.
Dopo aver esplorato diverse strade, la stagione sembra semplificarsi (eufemismo bello e buono considerata l’estrema complessità del nemico da affrontare) in due semplici scenari. Clarke, Bellamy e gli altri rientrano all’ Arkadia dopo aver perso ogni traccia di Harper, Miller e Bryan, ma l’accampamento è completamente desolato. L’obiettivo diventa dunque riuscire ad accaparrare qualsiasi cosa possa essere utile dato che Raven sa come sconfiggere A.L.I.E. Il piano però fallisce miseramente. Emerson si trova infatti all’ Arkadia ed è pronto a vendicarsi per ciò che Clarke ha fatto alla sua gente. La situazione precipita in una manciata di secondi: Emerson rende prigioniero praticamente chiunque ed infligge un colpo mortale a Sinclair che, ahimè, muore fra le braccia di Raven.
Ma facciamo un passo indietro: Raven e Clarke condividono finalmente qualsiasi tipo di informazione in loro possesso riguardante A.L.I.E., il chip, l’upgrade. Apprendiamo finalmente che il chip che Clarke custodisce gelosamente può essere azionato con la frase latina Ascende Superius e che è letale per chi non è in possesso di quel determinato patrimonio genetico che permette al chip di amalgamarsi a dovere. La tecnologia del chip è andata corrodendosi nel corso degli anni ed è proprio per questo motivo che Lexa non aveva idea di cosa ci fosse dietro il suo semplice titolo di Heda.
Questa informazione era necessaria per comprendere l’importanza della scena in cui Clarke sta per assistere alla morte dei suoi amici, ma con forza riesce a ribellarsi al suo oppressore e lo condanna a morte certa.
Nel frattempo Jaha arriva a Polis ed anche Emori è ormai dalla sua parte. Murphy si ritrova ancora una volta con le spalle al muro quando Ontari non riesce a resistere alle tentazioni della City Of Lights e ripone in A.L.I.E. la sua eterna fiducia: ciò gli fa immediatamente perdere la confortevole posizione che si era “guadagnato” grazie alle sue menzogne. La “caduta” di Ontari fa ovviamente presagire che presto anche Polis farà la fine di Arkadia e di conseguenza le persone da combattere saranno fin troppe, un vero e proprio esercito. Sembra quasi impossibile pensare ad un lieto fine e, dato l’andazzo della stagione, è assolutamente impensabile che il grande scontro finale (più imminente che mai) possa concludersi senza un enorme spargimento di sangue, compreso quello dei personaggi a cui ci siamo affezionati.
Il ritorno di Emerson è senza ombra di dubbio l’elemento più importante di Demons e non solo per via del dinamismo della puntata, ma perché la sua presenza ci fa capire quanto Mount Weather continui a perseguitare Clarke in ogni suo spostamento. La complessità del personaggio di Clarke è uno dei punti di forza di The 100 e, nonostante inizialmente fosse lecito pensare che la sua difficile decisione nel finale della scorsa stagione avrebbe macchiato in modo indelebile il percorso del personaggio, adesso sappiamo quanto in realtà abbia portato Clarke ad un’incredibile evoluzione. Per quanto la giovane donna cerchi di mascherare le proprie emozioni e sembri rifiutare in un certo senso la posizione di leader che le è stata imposta, è piuttosto chiaro che la sua sofferenza interiore stia guidando le sue azioni. Clarke ha come unico obiettivo quello di proteggere la sua gente, e questo lo percepiamo dal suo sguardo dopo la morte di Emerson. Lo scontro con A.L.I.E. è però l’unico modo per riportare indietro anche sua madre: riuscirà a comportarsi da vera guerriera e non crollare prima?
Il livello della serie è altissimo e questo è anche dovuto alle incredibili performance degli attori che, dalla prima stagione, hanno decisamente fatto passi da gigante. Da Octavia a Raven, ogni personaggio è finalmente collocato all’interno di una precisa dimensione che ci permette di apprezzarne ogni sua sfaccettatura. La puntata merita 4 porcamiseria su 5, la stagione si conferma una bomba. 4 episodi alla fine, siete pronti?
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L'unica certezza in questo show è il mai na gioia di Raven, Octavia e Clarke. #The100
— yleniah 👌 (@yleniaindenial) April 22, 2016
Non pensavo di rimanerci così male per Sinclair e invece…………….. #the100
— 𝑖𝑙𝑎𝑟𝑖𝑎 🦇 (@aryaesttark) April 22, 2016
"sei fuori di testa se pensi che ti lascerò risolvere questa faccenda da sola." #the100 pic.twitter.com/yPkhrkO4Kw
— BKCT²| jib8 ☽ (@Gleek_1897) April 22, 2016
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