La svolta richiamata dal titolo di questo nuovo episodio di The Gifted è solamente apparente: nonostante le trame subiscano un’accelerata verso nuove prospettive, le dinamiche rimangono le stesse e non prive di significative criticità.

ATTENZIONE! Spoiler clandestini nascosti oltre questo punto.

Dopo la delicata parentesi della scorsa settimana, le cose precipitano per i protagonisti: Rebecca viene tenuta prigioniera e torturata da Reeva, sia per punirla della sua efferatezza sia per evitare che scappi e vada fuori di testa un’altra volta. Proprio alla ragazza è dedicato il flashback di inizio episodio, che racconta un’adolescente non troppo diversa da quella che conosciamo, che tiene in scacco i genitori col terrore e che non riesce a frenarsi nell’utilizzo indiscriminato dei suoi poteri.

La follia di Rebecca è talmente forte da accecarla e non farle riconoscere in Andy l’unica persona che davvero ci tenga, tanto da aiutarla a fuggire; ma la ragazza lo costringe a scegliere da che parte stare e questo le sarà fatale. Il giovane Strucker rimedia l’ennesima figura barbina, tratteggiato come un adolescente in piena tempesta sentimentale capace di mutare opinione tre volte in quaranta minuti fino a riscattarsi almeno nel finale, in coppia con Polaris, la cui presenza, pur se limitata nella puntata, è fondamentale per la psiche del ragazzo.

Mentre la Cerchia Interna ha i suoi guai relativi (la missione principale viene comunque compiuta), i Mutanti Clandestini attraversano l’ennesima crisi d’identità, che stavolta passa dagli eccessi di Johnny, ormai al limite della sopportazione per una causa che sembra perdere pezzi ogni giorno. Questo porta inevitabilmente allo scontro con Clarice, già marchiata dal sospetto di fare il doppio gioco per i Morlock e adesso in preda a un’ingiustificata e improvvisa crisi di coscienza dopo il rapimento di un uomo.

Il cambiamento repentino di Blink cozza sia con il passato della donna sia con quanto avvenuto coi Mutanti Clandestini e coi Morlock stessi, andando a minare una caratterizzazione già compromessa dell’eccessiva ~~rottura di coglioni~~ criticità mostrata dalla mutante in ogni episodio in cui è apparsa. Marcos dal canto suo non ha neanche il tempo di elaborare l’addio alla figlia che Johnny lo trascina nel vortice dell’azione, finendo separati sul finale nel sacrificio che dovrebbe riscattare Thunderbird dal comportamento tenuto fino a quel momento. All’uomo non perdoniamo di aver regalato una gioia all’agente Turner, che nella sua inutilità adesso forse riuscirà a cavare fuori qualcosa di significativo a livello di trama.

Il segmento degli altri Strucker pecca un po’ per la mancanza d’azione e la scontatezza di alcuni passaggi, ma la rivelazione del doppio gene X in Lauren può riservare ottimi spunti – certo il prossimo love interest farebbe bene a stare allerta, considerando la durata delle relazioni della ragazza. L’episodio si snoda tra la negatività del sentirsi traditi (Andy a turno da tutti, Rebecca dai suoi e poi da Reeva, Johnny da Clarice, Reed e Noah da Madeline) e la conseguente perdita di fiducia nella causa, prima del riscatto finale (avviene con Andy e parallelamente con Johnny).

Alcune facilonerie logiche (un solo edificio per controllare tutti i collari… davvero?), puntellate da una evidente carenza di budget (soprattutto per la CGI), insieme a dinamiche non proprio originali guastano un buon episodio che chiude questa prima parte e rimanda tutti a gennaio, sperando che le cose adesso comincino a movimentarsi, un mantra che ultimamente stiamo ripetendo troppo spesso per The Gifted.

6.5/10

Storia - 6.5/10
5.5/10

Tecnica - 5.5/10
6/10

Emozione - 6/10

6/10

Summary

Il finale di metà stagione promette grandi rivoluzioni ma finisce per migliorare di poco negli errori che questo arco ha finora presentato. Cambiamenti repentini di personalità, alcune pecche logiche e un disorientamento percepibile nella direzione che la serie vuole prendere portano ad abbassare le aspettative per la seconda metà di stagione.