The Good Doctor2×14 Faces – 2×15 Risk and Reward

Un trapianto facciale e una neonata in pericolo mettono a dura prova medici e specializzandi del St. Bonaventure. A peggiorare la situazione è il nuovo caporeparto che ce la mette tutta per rendere la vita dura ai protagonisti.

7.7

Ancora una volta, dopo alcuni episodi incentrati sui sentimenti e le vicende personali dei medici del St. Bonaventure, The Good Doctor ristabilisce l’equilibrio mettendo al centro la medicina attraverso casi clinici talmente complessi da catalizzare l’attenzione e occupare gran parte del minutaggio, riuscendo comunque a non annoiare grazie alla forte carica emotiva che caratterizza le singole trame verticali e che determina un sentito coinvolgimento del pubblico.

Se dovessimo individuare una costante nei casi clinici proposti nelle due puntate, questa sarebbe senz’altro la necessità di compiere scelte incredibilmente difficili, che non possono essere ridotte alle comuni categorie di “giusto” e “sbagliato”. Questo è particolarmente evidente nei casi centrali dei due episodi, in cui a rendere ancora più intensa la battaglia interiore vissuta dai personaggi è il fatto che essi siano chiamati a prendere una decisione in qualità di genitori: due storie molto forti, in cui il dramma della perdita – già avvenuta o molto probabile – di una figlia si accompagna al senso di colpa.

Il padre e la madre della piccola Percy, ad esempio, sono posti davanti alla domanda che nessun genitore vorrebbe mai ricevere, ossia se tentare il tutto e per tutto per curare la figlia appena nata anche se questo dovesse significare vederla morire lentamente di fame o se piuttosto spegnere le macchine che la tengono in vita e risparmiarle (o meglio, risparmiarsi) questo calvario: saranno le parole di Claire, da sempre la più empatica del gruppo, ad aiutare i genitori – soprattutto la madre – a orientarsi in questa scelta, prima di arrivare a un lieto fine del tutto improvviso e inaspettato grazie alla genialità di Shaun.

Meno fortunata è Shannon che ha perso la figlia in seguito a un incidente stradale. La scelta che si pone davanti a lei è solo all’apparenza più semplice di quella dei genitori di Percy e a poco vale il fatto che ormai lei non possa fare niente per riportare indietro chi ha perso: in seguito a un iniziale rifiuto, la donna acconsentirà a donare il viso della figlia a Molly, una ragazza che ha bisogno di un trapianto facciale, ma questo non le renderà meno faticoso metabolizzare la tragedia vissuta e mettere da parte il senso di colpa per non aver evitato l’incidente. Alla fine, dopo lo straziante (tanto per il personaggio quanto per il pubblico) addio alla salma della figlia con tanto di “camminata dell’onore” tra il personale dell’ospedale, il pensiero di aver regalato a un’altra ragazza la possibilità di una vita migliore grazie al suo volto aiuterà la donna a scendere a patti con l’accaduto e ad accettare di “rivedere” quei lineamenti a lei così cari sulla faccia di una persona che non conosce.

Per quanto riguarda le vicende personali dei singoli protagonisti, il loro approfondimento è pressoché assente in Faces, fatta eccezione per Melendez e Lim, alle prese con le conseguenze della loro relazione sul rapporto professionale, e per Glassman, che intraprende un viaggio di mezza giornata con Shaun per andare alla ricerca di una vecchia fiamma con cui vuole riconciliarsi. Le scene che vedono protagonista il vecchio neurochirurgo non sono di certo le più coinvolgenti e attese, ma è da apprezzare il fatto che in entrambi gli episodi sono quasi del tutto assenti le ormai troppo frequenti scenate contro chiunque cerchi di aiutarlo e l’introduzione di un potenziale margine di miglioramento per questa storyline attraverso l’apertura verso altre persone che combattono la stessa battaglia.

I have autism. It’s part of who I am.

Il discorso è diverso per Risk and Rewards – episodio diretto da Freddie Highmore, che ha già debuttato come regista in Bates Motel: il nuovo caporeparto di chirurgia, Jackson Han, irrompe al St. Bonaventure con il suo ego spropositato, pronto a mettere in difficoltà tutti i medici e gli specializzandi con cui ha a che fare. Nonostante l’antipatia che il personaggio suscita già dal primo minuto in cui compare, l’introduzione di quest’uomo eccentrico, imprevedibile e senza scrupoli potrebbe arricchire notevolmente la serie, portando una ventata di novità nelle corsie dell’ospedale. Conoscendo The Good Doctor, potrebbe trattarsi soltanto di una “minaccia” passeggera che, dopo aver scombussolato un po’ lo status quo dei protagonisti, torna da dove è venuta; eppure allo stesso tempo non possiamo negare che le continue frecciatine ai suoi sottoposti e il drastico giudizio nei confronti di Shaun e della sua condizione, che culminerà poi nella decisione di trasferirlo nel reparto di patologia, lascino intravedere degli episodi conclusivi ricchi di sfide tanto per il dottor Murphy quanto per i suoi colleghi.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
7.7/10

Summary

Grazie a due trame verticali crude e intense che permettono un grande coinvolgimento emotivo e all’introduzione di un nuovo personaggio che promette di turbare alcuni equilibri della serie, questi episodi portano a casa una bella vittoria, che si spera essere l’incentivo per concludere in bellezza la stagione.

Porcamiseria

7.7

Grazie a due trame verticali crude e intense che permettono un grande coinvolgimento emotivo e all'introduzione di un nuovo personaggio che promette di turbare alcuni equilibri della serie, questi episodi portano a casa una bella vittoria, che si spera essere l'incentivo per concludere in bellezza la stagione.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 8.5
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