The Loudest Voice1×05 2012

Tra deliri d'onnipotenza e crudeltà gratuita, questo episodio di The Loudest Voice ci presenta un diverso Roger Ailes. E la Carlson diventa sempre più protagonista.

8.7

Dovessimo trovare una parola che identifichi il quinto episodio di The Loudest Voice essa sarebbe crudeltà. Ma non una classica come quella che vediamo nelle fiabe, bensì una crudeltà che potremmo definire gratuita e che nasce da una mania di onnipotenza da parte del protagonista Roger Ailes: perché quest’episodio, per dirla all’inglese, is full Roger Ailes.
Ailes è qui rappresentato come il toro di una corrida pronto a scagliarsi su chiunque intralci il suo percorso: complessivamente questo episodio diventa così, almeno fino ad ora, il migliore della stagione per qualità attoriale e di sceneggiatura.

L’ambientazione, come suggerisce il titolo dell’episodio, è il 2012, anno delle presidenziali americani che videro Barack Obama eletto una seconda volta. Ailes quindi si sente e si vede coinvolto in una crociata per salvare l’America da colui che ritiene un socialista anti-americano e non-americano. Il terzo episodio, simile per l’ambientazione, diventa così un nulla rispetto all’efficacia emozionale di questo.
La morale viene messa da parte per dar sfogo all’onnipotenza e al delirio di un uomo che vuole solo la vittoria del candidato repubblicano anche a costo di portare avanti notizie false. La crudeltà diventa così l’elemento che contraddistingue Ailes in questo episodio: lo è nelle azioni e lo è nelle parole.

Se stai cercando qualcuno di potente che può cambiare la tua vita o mandarti dritto all’inferno, ci stai parlando

Eccezionale Russell Crowe nell’impersonare un personaggio malvagio e senza scrupoli: le tendenze di Ailes sono talmente variegate che Crowe ha vaste scelte dal punto di vista attoriale e fa centro con tutte.

Ma, per lo spettatore in particolare, il vero punto di riferimento per misurare la crudeltà del protagonista e fin dove egli possa spingersi ha un nome e un cognome: Gretchen Carlson. Finalmente la serie ci mostra per bene colei che farà scoppiare il caos mediatico con le accuse di molestie ad Ailes e, sul finale, ne abbiamo anche un assaggio.
Sin dall’inizio Ailes non esita a toccare in maniera impropria la Carlson, quasi fosse un suo diritto. Brava Naomi Watts in questo episodio nell’interpretare la Carlson, anche se non eccelsa in espressività tranne alcuni momenti, in particolare quelli finali.

L’episodio ha visto anche un maggior screentime per Seth MacFarlane e per il suo Brian Lewis. Seppur sia sempre strano vederlo in una serie drama, di certo non si può dire che sia stato male. È proprio con lui infatti che assistiamo ad un altro momento di crudeltà ed onnipotenza di Ailes, quando quest’ultimo gli offre ben 8 milioni di dollari per non farlo parlare dopo il licenziamento.

Brian? Devo ammetterlo, sei il migliore che io abbia mai visto. Ma io sono sempre meglio

L’episodio mostra anche colui grazie al quale The Loudest Voice esiste. Parliamo del giornalista Gabriel Sherman che in quel periodo iniziò a lavorare ad un libro su Ailes e sulla costruzione di Fox News. Il libro verrà poi pubblicato nel 2014 con il titolo The Loudest Voice In The Room: la serie, infatti, è basata proprio sul reportage di Sherman il quale figura anche tra i produttori, oltre ad aver sceneggiato la première e il terzo episodio.

In generale dunque l’episodio è una panacea di performances attoriali di ottima qualità, in particolare con Crowe che di certo spicca su tutti. Anche i dialoghi non sono stati male, ma sicuramente è stato un episodio che si è poggiato molto sul cast.

  • 9/10
    Storia - 9/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
8.7/10

Summary

Un fantastico Russell Crowe porta sullo schermo un Ailes dalle mille sfaccettature crudeli. Brava anche Naomi Watts, seppur la sua espressività risalti solamente nei momenti finali dell’episodio. Non male MacFarlane benché faccia strano vederlo in una serie drama. In generale è un episodio che poggia molto sul cast, anche se la sceneggiatura porta ottimi dialoghi.

Porcamiseria

8.7

Un fantastico Russell Crowe porta sullo schermo un Ailes dalle mille sfaccettature crudeli. Brava anche Naomi Watts, seppur la sua espressività risalti solamente nei momenti finali dell'episodio. Non male MacFarlane benché faccia strano vederlo in una serie drama. In generale è un episodio che poggia molto sul cast, anche se la sceneggiatura porta ottimi dialoghi.

Storia 9 Tecnica 8 Emozione 9
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a The Loudest Voice