The Marvelous Mrs. MaiselThe Marvelous Mrs. Maisel Season 3: orgoglio e pregiudizio

Anteprima Midge e i suoi sketch sono tornati sulle luci della ribalta nella terza stagione di The Marvelous Mrs. Maisel, la serie originale Prime Video che non riesce a smorzare alcuni aspetti troppo fittizi e siparietti a cui siamo troppo abituati, senza però dimenticare alcune novità importanti nella storia. Abbiamo visto i primi 5 episodi in anteprima e ve ne parliamo qui.

7.9

It’s the Sixties, man.

È passato un anno dall’ultimo bacio tra Midge e il “quasi” ex marito Joel, ma l’arco temporale trascorso tra la chiusura di sipario della seconda stagione e la riaccensione delle luci sul palco della terza è davvero breve, giusto il tempo di una notte, l’ultima (forse) insieme. The Marvelous Mrs. Maisel torna il 6 dicembre su Amazon Prime Video, per proseguire la storia chiaramente interrotta sul più bello e lasciandoci con il fiato sospeso; che ci dovesse essere un prosieguo era evidente, ma non ci è ancora dato sapere come terminerà stavolta. Abbiamo visionato i primi cinque episodi della terza stagione in anteprima e possiamo anticiparvi alcune cose a riguardo, prima fra tutte l’evoluzione definitiva della stessa Midge, al secolo Miriam Weissman, l’ebraica performer che si è esibita talmente tanto e con talmente tanta verve da essere riuscita a strappare un tour di sei mesi in Europa.

Questo lo sapevamo già, almeno per coloro che avevano seguito la stagione precedente, e non è affatto un dato trascurabile. L’inizio della terza stagione infatti, come vi dicevamo, prosegue pedissequamente la narrazione rimasta tranciata di netto un anno fa, riaprendo letteralmente le danze durante uno spettacolo di Natale all’americana di fronte a frotte di soldati dell’esercito (God bless America e i suoi machos). Midge infatti sta per cominciare il suo tour, senza però evitare di portarsi appresso mille problematiche e gli strascichi di una vita borghese che non le si addice più del tutto: primo fra tutti, il rapporto con Joel, che verrà definito una volta per tutte, forse (di nuovo). Solo il loro cuore però sa la verità, ed è ancora tutto da vedere. Come se non bastasse, ci si mette anche Susie Myerson, la sua sboccatissima e sfacciatissima manager, la quale darà parecchio filo da torcere alla comedian, desiderando dare una svolta alla sua carriera e dunque si ritrova sul punto di abbandonare Midge proprio in procinto della partenza per il tour.

Cosa ne sarà invece dei genitori di Midge, i signori Weissman? Se nella scorsa stagione era la madre, Rose, ad aver avuto qualche screzio di pazzia e cercare in maniera originale di portare una ventata di aria fresca alla sua vita, è ora l’accademico Abe alla ricerca di nuove vie per trovare un vero e proprio impiego, ma qualcosa è andato storto. La casa signorile e dal profumo anni Cinquanta del benessere post bellico che ha visto crescere una famiglia di affabili e signorili abitudini viene improvvisamente riempita da una decina di studenti sinistrorsi e dediti a uno stile di vita di gran lunga diverso da quello a cui siamo stati abituati, senza perdere mai però lo stile classico delle commedie di Amy Sherman-Palladino, ancora una volta al timone della serie.

So, tonight, ladies and gentlemen, I failed. Oh did I just fail. Yes, I need it. […] Women are not supposed to fail […] we just get one chance. One.

Lo stile che ha dato fin dagli esordi una chiara impronta comedy alla serie non si perde e viene anzi accentuato dalle scene con inquadrature girate senza alcuno stacco sul set, riprendendo movimenti, espressioni ed emozioni in continua, passando anche letteralmente attraverso le pareti di casa. La parola d’ordine di questa stagione, almeno negli episodi seguiti finora sino al mid-season, è “indipendenza”: libertà di parola, di emozione, abbattimento delle pareti e di regole sociali ormai ammuffite e farraginose. Questo vale in prima battuta per una giovane donna, Midge, che sembra aver messo da parte qualsiasi intenzione di dedicarsi alla famiglia (persino ai figli) e alla volontà di legarsi stabilmente a un uomo (Benjamin) per lasciare tutto alle spalle, vivere appieno la nuova vita e partire verso un futuro tanto incerto, quanto interamente da esplorare.

“Ribellione” è la seconda parola chiave che è ben in grado di descrivere quanto accade ai nostri eroi: Midge si ribella al sistema che l’ha vista incatenata finora, Susie decide di prendere in mano le redini della sua vita ancor più di quanto abbia fatto finora, al contrario Rose esterna finalmente tutta la rabbia e l’esaurimento che l’ha condotta a perdere il controllo e a non tollerare più questa vita, per non parlare di Abe e di un pugno di studenti non esattamente dello stesso standing dei volti a noi familiari.

Una nuova ventata di espressione che però non va a inficiare, purtroppo o per fortuna, lo stile recitativo sempre prolisso e talvolta dilungato nel corso della stagione. Finora infatti la verbosità di ogni dialogo è stato il tratto distintivo di tutti gli episodi della serie, ripresi dal chiaro stile della Palladino già tracciato in Una mamma per amica. Talvolta si lascia ampio respiro, forse troppo, a scambi di battute dal ritmo serratissimo, unico escamotage per tenere un po’ sveglio lo spettatore di fronte a uno schermo che ripresenta i soliti siparietti, le solite scenette, per quanto avremmo voluto un po’ più di immersione nella psicologia dei personaggi, almeno alla terza stagione.

Non vogliamo più macchiette e attori su un palcoscenico, per quanto si tratti della storia di un’attrice, dopo tutto. Ormai la prolissità dei dialoghi è tanto ampia quanto scontata, alla pari del guardaroba infinito delle donne di casa Weissman, sempre impeccabili, con abbinamenti di ottimo gusto e sempre diversi per ogni occasione. Per fortuna abbiamo a che fare anche con qualche novità, per quanto sparuta e fugace, dettata dall’introduzione di volti noti agli habitués di Prime Video, come Sterling K. Brown (Randall Pearson in This Is Us) e nuovi personaggi che portano una nuova linea narrativa: si tratta della famiglia cinese con cui Joel si trova a trattare per accaparrarsi un locale e di cui vedremo spesso sullo schermo la figlia, Mae, che diventerà man mano sempre più importante ai fini della narrazione.

Insomma, qualcosa è cambiato nella storia di una selfmade woman che si sta aprendo sempre più al mondo, sempre più sola, sempre più forte. The Marvelous Mrs. Maisel è la rappresentazione di uno spaccato di vita dove si respirano ancora pregiudizi sociali forti e stringenti, che solo l’orgoglio e la vulcanica forza di una donna testarda possono scalfire a colpi di battuta, salendo su un palcoscenico dopo l’altro di cui vi invitiamo ad esserne spettatori, ancora una volta.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 7.8/10
    Emozione - 7.8/10
7.9/10

Summary

Midge è tornata sugli schermi, portando con sé i soliti sketch ma anche tante novità, raccontando come si diventa una donna sempre più indipendente in un’America anni Sessanta dove il pregiudizio domina, ma la testardaggine è donna e calca il palcoscenico senza paura.

Porcamiseria

7.9

Midge è tornata sugli schermi, portando con sé i soliti sketch ma anche tante novità, raccontando come si diventa una donna sempre più indipendente in un'America anni Sessanta dove il pregiudizio domina, ma la testardaggine è donna e calca il palcoscenico senza paura.

Storia 7.5 Tecnica 8.5 Emozione 7.8
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a The Marvelous Mrs. Maisel