The Passage1×08 You Are Not That Girl Anymore

A una settimana dal finale di stagione, finalmente arrivano gli eventi tanto attesi, accompagnati da colpi di scena e dal solito, immancabile ritmo forsennato che da sempre contraddistingue questa serie e le corse clandestine di lumache.

6.3

A una settimana dal doppio episodio finale della prima stagione di The Passage il giudizio rimane quello espresso durante tutti gli episodi di questa serie: ci sono ottime premesse, la storia è interessante, ma il ritmo ha una lentezza assassina.
L’ottavo episodio è l’esempio perfetto di tutto ciò.

Finalmente, in questo episodio, si verificano gli eventi che aspettavamo dall’inizio: Fanning mette in moto il suo malefico e complicato piano, c’è il confronto tra lui e Amy e abbiamo la cura.
Ma chiaramente, trovandoci in questa serie, questi eventi attesissimi non giungono in un episodio scoppiettante e pieno di azione adrenalinica né con un ritmo serrato in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo.
Arrivano invece con una rapidità che sembra richiamare il famoso bradipo della motorizzazione di Zootropolis, il che è un peccato visto che alcuni colpi di scena non sono niente male e sarebbero magari potuti essere apprezzati maggiormente se inseriti in un contesto lievemente più dinamico. Così invece, nell’ennesimo episodio che sembra scorrere a velocità dimezzata, quasi sono ignorati, e bisogna rifletterci a freddo per ricordarsene e ammettere che sì, erano colpi di scena, erano inattesi ed erano pure ben strutturati.

Di sicuro il colpo più inatteso è stato Martinez. A posteriori, si realizza che aveva parlato sempre e solo con Guilder, e non si può fare a meno di apprezzare la raffinatezza del tutto.
Ma anche il ruolo enorme affidato a Grey, il povero inserviente timido e timoroso, lascia abbastanza a bocca aperta: trattato da tutti – spettatori compresi – come un personaggio secondario destinato a rimanere sullo sfondo, e unica persona a parlare apertamente a tutti, fin dall’inizio, di come i vampiri entrassero nella mente delle persone e li spingessero a fare cose. E invece, dopo avercelo fatto bollare come innocuo e pittoresco, eccolo al centro del piano. Grey, con le autorizzazioni di sicurezza più alte in tutto l’edificio.
Grey, che isola lo stabile.
Grey, che si libera dalla prigionia ignorando le ferite che si procura da solo, visto che è palesemente ormai sotto il controllo completo del suo padrone, un rapporto che richiama enormemente quello tra il vampiro più famoso della storia, Dracula, e il suo servitore Renfield.
Più disturbante del vedere Grey distruggere i server o liberarsi dalle manette lasciando un’impronta insanguinata sulla porta, è stato vederlo tramortire Lila e rinchiudere Nicole nel laboratorio proprio quando la dottoressa aveva preparato la cura per Amy.

Amy, intanto, è rimasta praticamente tutto il tempo rinchiusa nella propria mente.
Ormai è prossima alla trasformazione, che sappiamo dipendere dal suo accettare il dono di Fanning. L’alternativa alla trasformazione, però, pare essere solamente la morte, come accaduto a Elizabeth.
La bambina sembra tenere a bada il vampiro, inizialmente, salvo poi tornare da lui, come spaventata dalla sua condizione e incuriosita da ciò che le accadrà. Il timore di vederla cedere e passare dalla parte di Fanning c’è, inutile negarlo, pur sapendo bene che si tratta della protagonista e che rimarrà quantomeno dalla parte degli umani. Del resto viene descritta come la salvatrice del mondo, no?
Però alla fine resiste, sceglie di restare sé stessa, e riapre gli occhi tornando da Brad proprio mentre Grey, al rallentatore, apre le celle dove i vampiri, sedati, cominciano a recuperare i sensi.

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Il titolo dell’episodio, infine, si rifà alla nuova puntata della storia di Shauna e Clark.
Adesso vediamo l’ennesimo frammento del passato della ragazza, quando non si sa come era riuscita a fuggire dal complesso solo per venire rintracciata dal capo della sicurezza. Clark, invece di riportarla subito indietro, la tiene buona, la porta perfino a mangiare in un locale lungo la strada, e i due continuano a scambiarsi confidenze finché non arriva il resto delle guardie a prenderla e riportarla dentro.
Ennesimo tradimento per lei, che ancora stava cercando di convincere l’uomo a fuggire con lei… ed ennesimo tradimento nel presente, quando praticamente la rifiuta, non accettando la sua promessa di salvezza dal massacro che sta per arrivare: lei è un mostro, lui teneva a lei ma alla vecchia lei, quella umana. E ora non è più quella ragazza.
Certo, evita di menzionare che lui è corresponsabile di questo cambiamento, ma vabbè…

Settimana prossima ci saranno quasi due ore di finale, gli episodi nove e dieci.
Si può quindi sperare di avere, grazie al doppio episodio, l’azione che ci si sarebbe aspettata da un episodio finale.  Magari con un briciolo di velocità in più rispetto agli altri episodi, e magari con la spiegazione al grande dubbio che attanaglia gli spettatori: perché Fanning ha bisogno che siano in dodici i vampiri? E la morte di Winston non dovrebbe aver fatto aumentare la richiesta di nuovi vampiri, dato che il loro numero è calato?

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 5/10
    Tecnica - 5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.3/10

Summary

Con questo episodio si apparecchia la scena per il gran finale. Avviene quanto si aspettava da tempo, e veniamo pure stupiti in alcune occasioni. Ma il ritmo rimane sempre talmente lento da far sembrare che l’episodio fosse in slow motion, quindi la speranza è che il doppio episodio finale aumenti un poco i giri del motore.

Porcamiseria

6.3

Con questo episodio si apparecchia la scena per il gran finale. Avviene quanto si aspettava da tempo, e veniamo pure stupiti in alcune occasioni. Ma il ritmo rimane sempre talmente lento da far sembrare che l'episodio fosse in slow motion, quindi la speranza è che il doppio episodio finale aumenti un poco i giri del motore.

Storia 7.5 Tecnica 5 Emozione 6.5
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