The Passage è una serie post-apocalittica in cui un esperimento governativo che avrebbe dovuto trovare una cura a svariate malattie ha trasformato alcuni detenuti in pericolosi vampiri altamente infettivi. E solo una giovane orfana potrebbe salvare tutti.
Da questo finale di stagione - e forse di serie - ci aspettavamo parecchie cose: risposte, azione, combattimenti, stragi, disastri apocalittici, regolamenti di conti e soprattutto un deciso cambio nel ritmo della narrazione. Per fortuna siamo stati in gran parte accontentati.
A una settimana dal finale di stagione, finalmente arrivano gli eventi tanto attesi, accompagnati da colpi di scena e dal solito, immancabile ritmo forsennato che da sempre contraddistingue questa serie e le corse clandestine di lumache.
Dopo aver assaggiato negli ultimi un poco di azione, la speranza che si mantenga un minimo di ritmo si scontra con l'ennesimo episodio lento e introspettivo.
Dopo aver assistito alla trasformazione di Carter e al panico riguardante Jonas, arriviamo agli episodi centrali di questa prima stagione chiedendoci se finalmente Fanning farà la sua mossa, se aumenterà il ritmo della serie e se, a questo punto, la serie ci stia piacendo o meno.
Dopo l'ultimo episodio ci aspettavamo sviluppi importanti sull'asse Clark-Shauna... e invece questa volta la storia è incentrata su Anthony Carter. Un altro episodio molto lento ma comunque piacevole, che ci mostra passato, presente e futuro del personaggio.
In questi primi episodi di The Passage riceviamo già alcune sorprese, mentre si cominciano a delineare i binari sui quali scorrerà la narrazione, tra il desiderio di libertà di Brad e Amy e la sete di sangue dei vampiri creati dal progetto Noah
Finalmente è iniziata la serie che porta sullo schermo la storia di Amy Bellafonte, tratta dai libri di Cronin. Ma la resa sarà all'altezza del media originale, o soffrirà il passaggio dalla carta alla televisione?
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