The Passage1×09 Stay In The Light – 1×10 Last Lesson

Season Finale Da questo finale di stagione - e forse di serie - ci aspettavamo parecchie cose: risposte, azione, combattimenti, stragi, disastri apocalittici, regolamenti di conti e soprattutto un deciso cambio nel ritmo della narrazione. Per fortuna siamo stati in gran parte accontentati.

7.3

Per il finale di stagione, The Passage ha fatto le cose in grande e ci ha regalato un doppio episodio in grande stile, con più azione di quanta non si fosse vista negli otto episodi precedenti.
Finalmente abbiamo il cambio di ritmo che si aspettava da settimane, e anche se il finale rimane molto aperto nella speranza di un non molto probabile rinnovo e alcune domande esistenziali riguardo la serie non hanno trovato risposta, questa chiusura di stagione – e forse di serie – è riuscita benissimo.

Nel primo di questi due episodi assistiamo alla caduta del progetto Noah e all’inizio della fine del mondo che conosciamo.
Abbiamo la fuga dai laboratori sotterranei, con i virali che riescono a sfondare la porta e ad attaccare gli umani intrappolati con loro in quei corridoi; abbiamo Lila morsa da Carter e Brad che torna indietro per recuperare in qualche modo Nichole e la sua cura; abbiamo il piano finale di Jonas per fermare i vampiri, e abbiamo Amy cui spetterà la scelta di cosa fare.
Abbiamo combattimenti, sparatorie e morti, sequenze da film horror con l’oscurità tutto intorno alle persone in fuga, riflettori a fornire luce per tenere a bada i vampiri e una fuga disperata verso la salvezza.

In tutto questo ci sono un paio di situazioni rese molto bene.
La prima è quella relativa a Amy, che si ritrova letteralmente strattonata in due diverse direzioni: da una parte c’è Fanning che le ricorda che se verrà attivato l’esplosivo morirà anche Brad (che è ancora di sotto) e pure Amy stessa, la cui vita è legata a quella del paziente Zero; dall’altra Carter che, se fisicamente è un mostro apparentemente privo di volontà (ha attaccato senza ripensamenti Lila e successivamente non sembrerà titubante nell’attaccare i vari soldati che gli si pareranno davanti), mentalmente continua a mostrarsi amico della bambina e a incoraggiarla a fare la cosa giusta, a sconfiggere Fanning visto che lei sola può farlo: solo lei, infatti, ha eluso completamente il controllo mentale del vampiro evitando al contempo la morte, creandosi una terza opzione che le garantisce i poteri dei vampiri ma pure il mantenimento della sua umanità. Sarebbe stata una morte eroica la sua, peccato che il suo atto di sfida sia stato pressoché inutile (e forse Fanning contava proprio su questa esplosione per poter sbucare in superfice?).
Dopodiché abbiamo la scena con il faccia a faccia tra i due avversari, colpiti da una visione oscura che ci mostra una Amy futura salvare la vita di un Fanning ormai distrutto. Perché? Quando? Domande chiaramente senza risposta, ma la visione oltre a sconvolgere la bambina convince Tim a lasciare in vita la sua preda.

Abbiamo poi la questione di Shauna.
Prima la vediamo nel laboratorio di Nichole, dove invece di ucciderla subito ci parla, chiede spiegazioni sul suo comportamento passato, e sembra quasi che le due possano riavvicinarsi, che sia possibile salvare Shauna dall’oscurità nella quale è precipitata. Purtroppo l’intromissione di un Brad armato di fucile spezza il momento, lasciandoci con la curiosità del “cosa sarebbe potuto accadere se“.

In seguito, la vampira raggiunge un Clark moribondo dopo essere stato scagliato contro un albero come fosse stato un pupazzo. Lo raggiunge e gli rinnova l’offerta già rivoltagli tempo addietro, la possibilità di salvarsi diventando la persona che lei terrà vicino. Scopriamo così che quella frase che amava dire, “ci è consentito di tenere una persona“, ha implicazioni maggiori di quelle che si potevano supporre: la persona tenuta ottiene vantaggi dal legame di sangue col vampiro (probabilmente longevità, resistenza, forse forza) ma rimarrà sé stessa e umana, senza venire ferita dalla luce e senza la sete di sangue.
Per tentare il soldato, la ragazza lo blandisce dicendogli che in quel modo lui potrebbe tenerla a bada e mantenere viva la sua umanità, praticamente facendole da custode e tenendo il mondo al sicuro da lei.
Un personaggio davvero sfaccettato e complesso, molto ben fatto.

Nel secondo episodio, saltiamo avanti nel tempo.
Il primo balzo è di un mese: cosa sarà accaduto dopo un mese?
Scopriamo che Brad, Lila e Amy giocano alla famigliola felice, nascosti nei boschi. Aspettano da settimane l’arrivo di un elicottero della CDC che non arriva mai, e Brad non si arrischia a dirigersi verso il centro personalmente per via dei rischi che comporta il viaggio lungo le strade dell’America, dove i grandi centri cadono uno dopo l’altro sotto la furia del contagio dei vampiri.

Alla fine, mentre Brad passa il tempo a insegnare regole di sopravvivenza ad Amy per prepararla a un futuro solitario nel quale nessuno si potrà prendere cura di lei, Lila decide di andare al CDC rompendo gli indugi. Ed è a quel punto che Fanning fa la sua mossa, tentando di destabilizzare Amy: fa contagiare una persona che conoscono e che vive nei boschi, a questa fa attaccare Brad e lo fa mordere.
A questo punto Amy, per difendere l’agente, rivela la sua natura di virale e uccide la coppia che si trovava con loro e che stava – giustamente – per eliminare Brad. Poi lo salva grazie al proprio sangue, e prima che si riprenda scappa di casa, timorosa di ciò che potrebbe pensare di lei e delle sue azioni.

Scopriamo anche quali siano gli altri superstiti.
Clark tiene a bada una Shauna che vive da reclusa lontana da tutto e tutti, e alla quale porta come cibo criminali rinchiusi nel bagagliaio di una macchina. Lui è disgustato da ciò che fa e cerca di non guardare quello che avviene alle sue spalle, quando la ragazza si ciba. Lei stessa pare vergognarsi di ciò che lui vede in lei, è oppressa dalla solitudine e dalla delusione per come stanno andando le cose.
La loro relazione non è quella che i due ipotizzavano, e la situazione sta diventando sempre più complicata e difficile da sopportare.

Lacey invece è sopravvissuta alla fuga dei vampiri, probabilmente è arrivata troppo tardi e si è quindi limitata solo a dare il colpo di grazia ai feriti prima che si trasformassero. Ma ha trovato Jonas, lasciato in vita da un sadico Fanning: lo convince a non uccidersi – sarebbe troppo facile! – e lo porta dove potrà lavorare a una cura per ciò che hanno scatenato nel mondo.
Proprio grazie a Jonas scopriamo che mentre l’epidemia si propaga indisturbata in America, e il CDC è stato distrutto, il resto del mondo osserva con attenzione e timore l’evolversi degli eventi.
Fino alla mossa che sancisce l’ennesima fine del mondo, un corposo lancio di testate nucleari verso l’America, l’estremo tentativo delle altre nazioni di evitare il contagio apocalittico.

Altro salto temporale.
97 anni nel futuro.
Una Amy guerriera, solitaria, sopravvissuta e durissima, avanza per la sua strada in uno scenario postapocalittico eliminando i vampiri che le si parano davanti. La sua destinazione è una città fortificata dove sembra che l’umanità stia sopravvivendo. Il suo scopo è cercare di ritrovare l’Agente, che lei ritiene ancora vivo.
Chiaramente, essendo ancora viva ed essendoci in giro altri vampiri, quantomeno Fanning sarà sopravvissuto all’attacco nucleare (e quindi probabilmente anche gli altri virali). Ma l’infezione sarà stata contenuta, o dopo un secolo si sarà diffusa globalmente?
E poi, una domanda che non ha trovato risposta in questa prima stagione: perché Fanning aveva bisogno di dodici virali?

Un buon finale, ben fatto e in grado di generare la giusta curiosità per ciò che potrebbe essere il seguito di questa prima stagione, ma che chiaramente non cancella i punti deboli mostrati dalla serie negli episodi precedenti.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
7.3/10

Summary

Questo finale di stagione è tutto ciò che volevamo: ha ritmo, ha azione, ha sangue e violenza, ma al contempo ha anche le introspezioni che ci erano già piaciute su Shauna e sul dualismo Amy-Fanning. Ha tratti horror e tratti postapocalittici. Emoziona e diverte, e incuriosisce riguardo a un’eventuale seconda stagione.
Ma non basta a cancellare del tutto gli sbadigli degli altri episodi, dato che la serie sembra essersi svegliata giusto nel finale.

Porcamiseria

7.3

Questo finale di stagione è tutto ciò che volevamo: ha ritmo, ha azione, ha sangue e violenza, ma al contempo ha anche le introspezioni che ci erano già piaciute su Shauna e sul dualismo Amy-Fanning. Ha tratti horror e tratti postapocalittici. Emoziona e diverte, e incuriosisce riguardo a un'eventuale seconda stagione. Ma non basta a cancellare del tutto gli sbadigli degli altri episodi, dato che la serie sembra essersi svegliata giusto nel finale.

Storia 7.5 Tecnica 6.5 Emozione 8
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