The Vampire Diaries7×14 Moonlight On The Bayou

Crossover A ogni sceneggiatore, a quanto pare, piace la nostalgia; ultimamente i crossover tra serie diverse dello stesso universo vanno parecchio di moda (specialmente sulla CW, vedi The Flash con Arrow o Supergirl) e The Vampire Diaries si accoda all’usanza per sfornare una puntata che regala quaranta minuti piuttosto piacevoli. Il merito principale, manco a dirlo, […]

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A ogni sceneggiatore, a quanto pare, piace la nostalgia; ultimamente i crossover tra serie diverse dello stesso universo vanno parecchio di moda (specialmente sulla CW, vedi The Flash con Arrow o Supergirl) e The Vampire Diaries si accoda all’usanza per sfornare una puntata che regala quaranta minuti piuttosto piacevoli. Il merito principale, manco a dirlo, è tutto di Klaus Mikaelson, che regala una boccata d’aria fresca a una serie che – purtroppo – langue ormai da quando i fratelli Originali hanno lasciato la serie principale per lo spin off.

On the run

In fuga da Rayna Cruz – che pare indemoniata, tale è la voglia di far fuori qualunque vampiro porti il suo marchio – troviamo uno Stefan Salvatore impegnato a guidare per mezza America fino a raggiungere l’unico posto sicuro dove la Pietra della Fenice non è in grado di localizzare la sua presenza: il Saint James Infirmary, che caso vuole sia proprio uno dei locali sotto il controllo di Klaus, in quel di New Orleans. Guidato da Matt – che torna a essere utile quanto un GPS, in questo caso particolare – e Valerie, raggiunge sano e salvo il regno di Klaus, dove trova proprio lui ad accoglierlo.

7x14 Moonling on the Bayou Vampire Diaries Recensione

Inutile dire che Stefan la lezione non l’ha mai imparata: far infuriare un ibrido così incline alla rabbia non è una buona idea, soprattutto se la bugia che gli si tiene nascosta riguarda l’aver attirato una spietata cacciatrice di vampiri proprio nella città dove si trova tutta la sua famiglia. Klaus, manco a dirlo, minaccia il giovane Salvatore di farlo fuori con le sue mani se non si leva di torno. Se non che, arriva inaspettata l’unica persona che può chiedere a Klaus un favore e ottenere la sua piena collaborazione: Caroline, che nel frattempo è in viaggio con Alaric per Dallas, incapace – così pare – di separarsi dalle bambine.

7x14 Moonling on the Bayou Vampire Diaries Recensione

La telefonata casuale tra la nostra biondina e Klaus ha il potere di ricordarci, nettamente, come la loro sia una delle coppie più belle e più sottovalutate di questa serie tv; è raro trovare una chimica così potente tra due personaggi ed è ancor più raro rivederla immutata dopo quasi tre stagioni di assenza e un “incontro” solo telefonico. Questo è uno di quei casi in cui i due protagonisti hanno il potere di svelare lati dell’altro che solitamente rimangono nascosti: Klaus riesce a “svegliare” in Caroline quella voglia di non essere solo la small town girl, la consapevolezza che là fuori c’è tutto un mondo che aspetta solo la vita di un’immortale per poter essere assaporato appieno. Caroline, di contro, umanizza Niklaus come nessuno è mai riuscito a fare, nemmeno i suoi fratelli; solo nel sentire la preoccupazione che l’attanaglia per il destino di Stefan, cambia idea e decide di aiutarlo, assicurandole che lo proteggerà al meglio.

7x14 Moonling on the Bayou Vampire Diaries Recensione

Caroline Forbes è sempre stata un personaggio secondario, che serie dopo serie è diventata uno dei principali ma che – probabilmente per il complesso della non-protagonista – viene sempre messa in secondo piano: nelle decisioni, nelle storyline, negli interessi. Klaus è sempre stato l’unico, nel corso delle stagioni, che ha scelto Caroline e la sua felicità liberando Tyler dalla “taglia”, salvando i suoi amici a costo di rimetterci le penne, lasciandola andare perché ha capito che non era pronta ad avere la vita che lui le stava offrendo. Ed è proprio per questo che suggerisce a Stefan di fare la stessa cosa: se è pronto a sacrificare tutto – Caroline inclusa – ed essere inseguito da Rayna pur di salvare Damon, forse non è l’uomo giusto per renderla felice. Chiaro come il sole cosa ancora leghi Klaus alla bionda vampira, ed è una delle cose più belle di questa serie. Lo so, sono di parte, ma chissene.

The Armory

Nel frattempo, molto più vicini a casa, Damon e Bonnie accettano l’invito di Enzo in una misteriosa magione che scopriamo appartenere a un’organizzazione chiamata Armory; ci viene spiegato che sono collezionisti di paccottiglie artefatti sovrannaturali e che hanno assunto proprio Enzo (spiegando così la sua assenza negli scorsi mesi) per ritrovare Rayna Cruz e il suo pugnale. Come hanno convinto uno come Enzo a lavorare per loro, vi chiederete voi? Promettendogli informazioni riguardo le sue origini, argomento che gli è sempre stato molto a cuore data l’infanzia non esattamente felice e la successiva morte per tisi, prima di diventare vampiro.

7x14 Moonling on the Bayou Vampire Diaries Recensione

Ovviamente c’è qualcosa sotto, e non è certo un colpo di scena magistrale lo scoprire che Alexandria St. John – quella che pare essere al comando di Armory – è in realtà intenzionata a usare ogni mezzo possibile per catturare Rayna e impadronirsi della Pietra della Fenice; oltre ad aver catturato Nora e Mary Louise vuole sfruttare Stefan come esca per attirare lì la cacciatrice.

Damon e Bonnie hanno un poco amichevole scambio di opinioni con Enzo – a cui, tanto per dire, Bonnie taglia una mano per aver accesso alle sue impronte digitali e aprire porte – e Tyler, la cui trasformazione in licantropo è utilizzata per torchiare Damon e obbligarlo a rivelare la posizione di Stefan. Va da sé che Damon non cede e la situazione precipita, come sempre, finché sia lui che Bonnie – mezza morta come sempre – riescono a fuggire dalla sede di Armory con nulla di fatto in mano.

7x14 Moonling on the Bayou Vampire Diaries Recensione

Il finale ci regala due nuovi spunti: scopriamo che Enzo è in realtà il figlio del fondatore di Armory e che tutta la proprietà appartiene a lui; inoltre, Alexandria è la sola famiglia che gli è rimasta, anche se non mi sono ben chiare le diramazioni dell’albero genealogico degli antenati di Lorenzo, dato che Alex è di colore e lui proprio no. O è una balla colossale per sfruttare l’alleanza di Enzo contro i suoi passati amici, oppure non so.
E mentre Damon decide di togliersi di torno per evitare che altri rischino di morire per colpa sua, l’altro spunto che ci traghetta direttamente nella seconda parte del crossover in The Originals è l’aiuto che Klaus ha deciso di concedere a Stefan; li salutiamo mentre sono diretti da una strega che, a quanto pare, può essere d’aiuto al giovane Salvatore per liberarsi di Rayna Cruz.

Tre anni da lì, nel consueto flashforward di ogni puntata, Caroline a New Orleans cerca disperatamente Klaus nel bar in cui l’abbiamo visto accompagnato da Stefan. E nessuno sa niente di lui da ben tre anni. Che sarà successo?

3

 

Tre porcamiseria per una puntata senza infamia e senza lode.
Il ritorno di Klaus, anche per poco, ha aiutato a rendere gradevole un episodio che altrimenti sarebbe stato piuttosto scialbo; il vederlo per poi salutarlo poco dopo ci ha ricordato quanto questa serie sapeva essere davvero originale e accattivante, prima che naufragasse in puntate mediocri o vagamente divertenti. Speriamo che il futuro di The Vampire Diaries si chiarisca presto.


Mi sembra che i pareri siano unanimi:

https://twitter.com/zouiszl/status/703243544799133696

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