A The Vampire Diaries è sempre piaciuto calcare la mano sulle ship, o comunque sulle storie d’amore che si sono susseguite – numerosissime – nel corso delle serie. Tolti gli abbinamenti casuali a cui è andata incontro Caroline – escludendo Klaus, si è ripassata più o meno mezza Mystic Falls – la vera protagonista delle romance è sempre stata Elena Gilbert. Folle urlanti che ancora adesso si strappano i capelli per i Delena, e ammetto di essere stata anch’io vittima dello shipping per questa coppia.
Bonnie Bennett, invece, è sempre stata messa da parte; vuoi per esigenze di trama, vuoi perché ogni suo interesse amoroso era un personaggio secondario destinato a morire malissimo poche puntate più avanti, vuoi anche perché Bonnie non è mai stata la protagonista.
Più o meno come Caroline, ha sempre sofferto del Complesso della Non Protagonista: sì, esiste ed è utile alla trama, ma si sacrifica sempre per gli altri e non pensa mai alla realizzazione personale.
Scomparsa Elena, in questa settima stagione The Vampire Diaries ha iniziato a puntare molto su Bonnie Bennett – anche perché Candice Accola e la sua gravidanza rendevano un po’ impossibile una storyline fluida per Caroline – facendo scoprire a noi spettatori che la strega che avevamo sempre snobbato può essere in realtà un bel personaggio. E non solo.
In questo episodio, la serie è stata ancora una volta in grado di stupirmi; non succede nulla di particolare, a dirla tutta, e la trama orizzontale resta ferma lì dov’è o quasi. E allora perché questa affermazione? Semplice. Perché come ho detto prima, The Vampire Diaries sa essere molto, molto bravo a regalare alle sue spettatrici – perché il target è palesemente femminile – delle storie d’amore che sanno davvero farti sciogliere nello zucchero; ti emozionano e ti spingono a tifare per una coppia assolutamente improbabile su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo. E se non è bravura questa, non so come altro chiamarla – paraculaggine, forse, ma funziona.
La vera questione è che The Vampire Diaries ha finito le cose da dire e ripete sempre gli stessi meccanismi; ma qualsiasi cosa faccia, questa capacità di spiazzarti ogni volta e diventare una sorta di “porno dei sentimenti”, un guilty pleasure per eccellenza, lo sa fare dannatamente bene.
Mostrare, in questa puntata, come Enzo e Bonnie sono arrivati a essere i piccioncini che abbiamo visto nel corso della stagione è una mossa davvero indovinata. I quaranta minuti scorrono veloci, alternando i flashback di cosa è successo tre anni prima alla situazione presente; Damon è riuscito a infilarsi e a diventare il terzo incomodo tra i due, desideroso di aiutare la sua amica Bon-Bon e cercare di riconquistare – se non la sua fiducia – la facoltà di ricevere parola da lei, ancora infuriata.
Stringono dunque un patto con Rayna Cruz: Damon, Enzo e Bonnie, più uno scettico Alaric e un ancor più scettico Stefan, saranno il braccio armato della Cacciatrice, tormentata dalle visioni dei vampiri scappati dalla Pietra della Fenice. Se riusciranno ad ucciderli nuovamente tutti quanti, Rayna cederà la vita dell’Eterno a cui è legata e permetterà a Bonnie di vivere – dato che le medicine sopprimi-magia l’hanno avvelenata e mo’ non sta molto bene, ecco. Ma questa parte è solamente il contorno a cosa realmente si vede in tutto l’episodio.
Non è facile per due persone totalmente diverse, che si sono mal sopportate fino a cinque minuti prima, iniziare a convivere per necessità – letteralmente, per questioni di vita o di morte. Il fatto che sia stato Enzo a “rapire” Bonnie per sottrarla alle grinfie dell’Armory è un passaggio piuttosto curioso, visto che non si spiega bene il perché abbia scelto di salvarla. Enzo ha sempre tenuto i suoi pensieri per sé, probabilmente si è avvicinato a Bonnie per mero opportunismo: gli serviva una strega che facesse ricerche sull’Armory mentre lui continuava a tenere la sua faccia di bronzo e lavorare per loro.
È grazie a questa vicinanza forzata che comincia a crescere qualcosa tra i due; l’ottimo lavoro di building di questa coppia, fatto in più o meno quaranta minuti, fa girare le scatole se si pensa che allora gli sceneggiatori sanno ancora scrivere cose più che decenti per questo show. La chimica tra i due attori si può tagliare col coltello, sfrigola letteralmente, il che aiuta parecchio nell’appassionare chi assiste alla lenta nascita dell’attrazione e si ritrova a esclamare “Suvvia, baciatevi e basta.”
Enzo non ha mai avuto nessuno in vita sua, se non un vecchio amore perduto; Bonnie pure, o quasi. Il lato romantico di un vampiro che fondamentalmente è sempre stato buono regala a tutta la storia una dolcezza e una complicità che nessuna delle coppie viste fin’ora in The Vampire Diaries ha mai avuto. Non c’è traccia di angst, solo tenerezza, ed è una boccata d’aria fresca.
La vita di Bonnie resta in pericolo e il tempo si assottiglia; Rayna sembra avere una lista pressoché infinita e il fatto che sia in giro a cacciare vampiri da più o meno un secolo rende l’impresa ancora più difficile.
Il futuro si prospetta incerto: se davvero l’Armory può pensare a una cura per Bonnie, quale sarà il prezzo? Cosa c’è davvero rinchiuso in quella cripta, che ha tenuto in vita una delle sorelle St. John tutto questo tempo? Lo scopriremo negli ultimi episodi, immagino.
Sento di potermi sbilanciare, e forse parlo sull’onda dei sentimenti, ma questo episodio è da quattro. La bellezza nel guardare una serie tv sta anche qua: ci sono momenti in cui si può anche lasciare da parte la regia o l’originalità della trama per essere trascinati dai sentimenti. E questa settimana, The Vampire Diaries ci è riuscito in pieno. Un applauso.
I will go down with this ship:
Sapevo che alla fine avrei iniziato a shippare Enzo e Bonnie. Mi sono piaciuti molto i flashback che li riguardavano. #tvd
— Barbs 🌸 (@xLonelygirl_) April 23, 2016
È ufficiale: dopo questa puntata shippo Bonnie e Enzo #TVD
— Ire. ☁️ (@JUVSTN94) April 22, 2016
Quesiti esistenziali:
Ma com'è che in The Vampire Diaries pure il più brutto è bono?
— Grattastinchi (@sbirulina_) April 15, 2016