Dei e mostri. The Vampire Diaries chiude la sua settima stagione e si appropinqua verso l’ottava e forse non ultima stagione – così dichiarato da attori e produttori – chiudendo la storyline di Bonnie-Cacciatrice piuttosto in fretta e rivelando quello che sarà il villain della prossima. Per quanto si abbia la sensazione che sia andato tutto un pochino in fretta per guadagnare almeno dieci minuti e introdurre il “problema” che dovranno affrontare, l’ultimo episodio svolge il suo compitino senza troppe sbavature: emoziona e incuriosisce, senza dubbio, su quale sarà il futuro imminente. Ed è con immenso ritardo che SerialFreaks espone la sua opinione in merito.
Come ogni finale che si rispetti, tutti i nodi vengono al pettine – e le varie coppie che sono un po’ la linfa di questo show hanno pace. O chiusura, nel caso di Caroline e Alaric – che fin dall’inizio erano la cosa più improbabile dell’intera serie; e parliamo di qualcosa che tratta di vampiri, streghe e creature non ben identificate, eh. Insomma, Stefan ottiene di nuovo la sua biondina e Enzo ha indietro una Bonnie rinsavita, dopo che questa ha rischiato seriamente di ucciderlo dato che si è offerto come “diversivo” per permettere a Damon di risolvere la situazione. Il loro confronto straziante ma non smielato, tra l’altro, sottolinea come siano una delle coppie più riuscite della serie.
Non c’è nessun vero protagonista, in questo episodio: l’azione è corale, per riuscire a rompere il sigillo dell’Armory e dare letteralmente fuoco all’Eterno, liberando così Bonnie dalla maledizione. Le bambine di Caroline e Alaric promettono grandi cose, a dirla tutta, essendo delle succhia-magia come alcuni membri della congrega Gemini (Kai, ci manchi tanto); l’unico dubbio che sorge è perché le hanno semplicemente sfruttate per un sigillo e non hanno potuto usare i loro poteri per risucchiare la maledizione da Bonnie. Forse il tutto sarebbe finito prima, d’accordo, ma è qualcosa che innegabilmente stona nel quadro generale.
Il confronto tra Damon e Stefan, sullo sporcarsi le mani perché “il fine giustifica i mezzi” è l’ennesimo pippone scambio di principi che ci viene propinato quando non sanno più bene come sviluppare il loro rapporto; è stato molto più intenso il dialogo sotto la neve, di qualche puntata fa, piuttosto che questo abbraccio cuore-a-cuore perché Damon per l’ennesima volta fa ciò che sa fare meglio: sacrificarsi. Non è Stefan il vero martire, ma bensì il maggiore tra i due Salvatore, che ha sempre il coraggio di fare ciò che va fatto, cercando di risparmiare al fratello inutili sofferenze.
E altra cosa inutile è rimarcare come la situazione degeneri in un battito di ciglia: pur essendo riuscito a liberare Bonnie – visto che la bara con l’Eterno si trovava, guarda caso, nella cripta in cui era rinchiuso il “mostro” – a Damon va decisamente male. In preda alle stesse allucinazioni che hanno colpito tutti i militanti dell’Armory massacratisi a vicenda, sente la voce di Elena e non capendo più nulla finisce dritto dritto nella trappola.
Non sappiamo esattamente cosa o chi l’abbia stregato, fatto sta che attira Enzo e lo manda incontro allo stesso, triste destino; l’ultimo discendente di Armory ha scoperto cosa si nascondeva nella cripta sigillata da migliaia di anni, ma a noi spettatori non è concesso saperlo. Rimaniamo con il dubbio e con il raccapriccio di un paio di mani scheletriche che afferrano Enzo e lo trascinano via.
Buio. Salto temporale.
Questa stagione di The Vampire Diaries si è divertita a giocare con il tempo – e la dinamicità che porta alla trama non è affatto male. Quest’altro balzo, in realtà, è funzionale alla spiegazione di cosa effettivamente è successo dopo il “buio”, e torna alle origini: Stefan e Caroline scrivono ognuno sul loro diario e parlano proprio a Elena, approfittandone per spiegare anche a noi cos’è successo. Già, perché cosa è accaduto di preciso in quella cripta?
Ho provato a vagliare le mie conoscenze mitologiche, ma non sono stata in grado di comprendere quale creatura abbia effettivamente preso possesso delle menti di Damon e Enzo. Li ritroviamo mesi dopo, evasi non si sa bene come dal caveaux – senza avvisare gli altri che li stavano aspettando – e totalmente fuori controllo. La misteriosa entità pare rendere chiunque uno spietato assassino; pare anche essere fissata con i ganci da macellaio, dato che già in passato abbiamo assistito alla “mutazione” di una vittima posseduta e alle sue barbare uccisioni.
C’è da dire che con due vampiri – due come Damon e Enzo – è un po’ alla “ti piace vincere facile”.
Insomma, Bonnie ha perso qualsiasi magia, Caroline e Stefan sono di nuovo insieme, Damon e Enzo replicano in coppia Jack lo Squartatore e Matt se n’è andato pare per sempre. Ecco, parliamo di Matt Donovan: un personaggio sprecato, con storyline riempitive e più o meno inutili ai fini generali della trama. La sua utilità non era ancora chiaro quale fosse, fino a questo momento; Donovan rappresenta la parte umana di tutto lo show, ciò che le persone normali dovrebbero provare nell’essere circondati dalle creature sovrannaturali e il dolore per non riuscire a stare al passo. Il problema di Matt è sempre stato questo, da quando Elena ha scelto di sacrificarsi per salvarlo e lasciare così che diventasse lui l’unico essere umano della combriccola, Alaric escluso: non è mai stato in grado di reggere i ritmi; vuoi per scelte di trama, vuoi per recitazione non esattamente brillante, vuoi per tutta una serie di motivi che mi rattristano un po’, a pensarci.
Il sentimento che lascia l’amaro in bocca, nel guardarlo andare via senza che nessuno sia venuto a salutarlo, è la pena: pena per qualcuno che ormai rappresenta il passato, colui che avrebbe solo voluto ricongiungersi all’amata Penny – apparsagli come “fantasma” per ricordargli di vivere la sua vita lontano da tutto questo – ma che invece ancora una volta sceglie di vivere. Via da Mystic Falls.
Non so se rivedremo più Matt Donovan nell’ottava stagione – spero di no, per dignità del suo personaggio – ma sicuramente è stata un’uscita di scena che mi ha rattristato parecchio. A quanto pare, in un mondo popolato da vampiri, streghe e doppleganger, non c’è posto per gli umani.
Tre porcamiseria. Il finale di stagione non è affatto brillante: risulta piuttosto sbiadito, come se guardassimo il tutto attraverso una lente. Finisce, certo, ma l’entrata in scena del prossimo villain è fin troppo sommessa, senza “esplosioni” o colpi di scena; per una situazione come questa, non è esattamente intonato alla sensazione che dovrebbe suscitare.
Tutta la stagione si merita esattamente lo stesso voto. I fasti delle prime sono ben lontani, ma rispetto alla sesta ha saputo portare qualche novità e reinventarsi senza Nina Dobrev – che era diventata un po’ una piattola, ammettiamolo.
Voi avete idea di quale sarà la misteriosa creatura?
Ci rivediamo in autunno. Meditate, gente, meditate.
Vota l'episodio!
Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!
Hanno votato questo episodio 5 lettori, con una media di 3,60 porcamiseria su 5.
Loading...
Pescheranno le idee dal cappello:
Mi chiedo cosa mai riusciranno a inventarsi per fare l'ottava stagione #TVD
— Ilaria🔥 (@ilaria_roman) May 18, 2016
Riassunti efficaci (anche del Dottore, eh):
3) Due fratelli vampiri si ritrovano innamorati della stessa donna in una città piena di vampiri, lupi mannari, streghe e Matt Donovan.
— i am burning up a sun just to say goodbye. (@xadamsvoice) May 21, 2016
Sentimento condiviso:
Quanto vorrei essere Bonnie Bennett solo per sentirmi chiamare "love" da Enzo..
— present: omy🎐 #Lullaby4thWin (@yutascent) May 26, 2016
Ti è piaciuto l'episodio?
